Argomenti trattati
Tutti parlano della gravidanza come di un momento bellissimo e magico della vita di una donna e, infatti, uno dei momenti speciali che molti futuri genitori ricordano con maggiore nostalgia è quando iniziano ad arrivare i calcetti nella pancia: è allora che la mamma comincia a realizzare che il piccolo cresce, si fa spazio dentro il grembo e sembra voler interagire con lei.
Indicatori della salute
Un motivo in più per mamma e papà per essere contenti dei primi calcetti nella pancia arriva ora da una ricerca condotta dall’Imperial College London e dal Great Ormond Street Hospital (Regno Unito), secondo cui se il bimbo nella pancia scalcia è un buon segnale per la sua salute, perché calcetti nella pancia sono una forma di esercizio per sviluppare correttamente le articolazioni e i muscoli di gambe e braccia.
Risonanze magnetiche
Per giungere a questa conclusione gli autori dello studio hanno svolto un’analisi computerizzata delle scansioni di alcune risonanze magnetiche per creare modelli che descrivessero i movimenti fetali, riuscendo così a monitorare il comportamento di feti di età gestazionale compresa tra 20 e 35 settimane e a registrare se e quando davano calcetti nella pancia.
Nel terzo trimestre
La ricerca, pubblicata sulla rivista medica Journal of the Royal Society Interface, spiega che è a cavallo tra il 7° e l’8° mese di gestazione, ovvero intorno alle 30 settimane, che il nascituro si fa maggiormente sentire con calcetti nella pancia, spinte e altri movimenti: in questo momento della gravidanza, infatti, il piccolo è sufficientemente forte da sferrare colpi “ben assestati” e, allo stesso tempo, gode ancora di un buono spazio di manovra all’interno dell’utero. Col passare delle settimane, invece, la forza con cui il piccolo si fa sentire tende a diminuire perché lo spazio che ha a disposizione per muoversi diminuisce.