30° settimana di gravidanza

30a settimana: sei nel terzo trimestre di gravidanza, verso la fine del settimo mese.

Ecco iniziato il conto alla rovescia: mancano dieci settimane al parto. Il tuo bambino è sempre più grande e più simile a quando verrà al mondo. Fa le capriole e si mette già con la testolina posizionata verso il canale vaginale. Il tuo pancione cresce sempre di più e tu ti appresti, insieme con il tuo compagno, a vivere le ultime dieci settimane dell’attesa.

Ecco gli indispensabili da sapere:

  1. Com’è il tuo bambino
  2. Come ti trasformi
  3. 30a settimana di gravidanza: sintomi
  4. Esami: è il momento della terza ecografia
  5. No alle diete dimagranti in gravidanza!

Com’è il tuo bambino

Circondato dal liquido amniotico, il piccolo lo inghiotte e lo respira: questo contribuisce allo sviluppo del suo apparato digerente e alla formazione degli alveoli polmonari. I suoi polmoni infatti stanno producendo una buona quantità di surfactante, una sostanza fondamentale per il loro corretto funzionamento che gli consentirebbe di sopravvivere, nel caso nascesse prematuro.

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La lanugo (cioè la sottile peluria) sulla testa inizia a lasciare il posto a capelli più spessi e grossi. La pelle è più liscia e più rosea, perché sta progressivamente aumentando il grasso corporeo, e i tratti del viso sono sempre più simili a quelli che avrà dopo la nascita. Se aspetti un maschio, a 30 settimane i suoi testicoli scendono nello scroto. Il piccolo continua a incrementare il suo peso e la sua pelle si ricopre di nuovi strati di vernice caseosa, il grasso che lo aiuterà a regolare la sua temperatura corporea e lo manterrà protetto anche dopo la nascita.

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La lunghezza del tuo bimbo è ormai di circa 39-40 centimetri (calcolati dalla testa ai piedini), (27 centimetri dalla testa al coccige) e il suo peso di 1 chilo e 350 grammi, più o meno come una grossa papaya.

Spesso i feti a 30 settimane adottano la posizione definitiva, con la testa rivolta verso il canale del parto. Ma, se tuo figlio ancora non l’ha fatto, non preoccuparti perché ha ancora tutto il tempo e lo spazio per girarsi.

Come ti trasformi

La trasformazione più evidente nella 30a settimana è l’aumento del pancione, che diviene sempre più grande.

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Il tuo bambino pesa ormai 1.300-1400 grammi, ai quali si devono aggiungere anche il volume del liquido amniotico e i chili in più che hai accumulato in questi mesi. Per te sarà sempre più faticoso muoverti, non riuscirai a compiere alcuni movimenti, chinarti e rialzarti sarà quasi impossibile: ed è meglio così perché altrimenti potresti avere problemi dovuti ai cali di pressione.

Il tuo aumento di peso

Alla 30a settimana di gravidanza dovresti essere aumentata di circa 11 chili. Tieni presente che nel terzo trimestre mettere su peso è molto più facile: cerca di non superare i 300 grammi in più alla settimana, soprattutto se il ginecologo ti ha già dato indicazioni in tal senso. Confronta comunque il tuo peso con i nostri modelli di riferimento per l’aumento di peso in gravidanza e controlla il tuo peso nel nostro calcolatore qui sotto.

Calcolatore peso gravidanza

Come stai fisicamente ed emotivamente

Sapere di essere arrivata a questo punto della gestazione è un traguardo prima di tutto emotivo. Con il 3 davanti al numero delle settimane stai per iniziare una sorta di conto alla rovescia che terminerà con la nascita di tuo figlio.
Tutto questo coincide con la consapevolezza che mancano circa due mesi al gran giorno e che la maggior parte della strada percorsa insieme, dal momento del test di gravidanza, è ormai dietro alle tue spalle. Il modo in cui ti senti emotivamente dipende molto da come hai vissuto la gravidanza: se sei stata bene, potresti avvertire un po’ di dolce nostalgia; se al contrario hai avuto disturbi più o meno seri, dalle nausee alla necessità di stare a letto, forse non vedi l’ora che questo periodo passi rapidamente.
Di sicuro i sintomi fisici dell’ultima parte della gestazione si fanno sentire: ormai il pancione è voluminoso, potresti faticare a respirare bene e, dopo un po’ di tempo in piedi, senti gonfiore e pesantezza agli arti inferiori.

Tu e il futuro papà

Se non vuole più accompagnarti

Fino a questo momento, il tuo compagno è sempre stato accanto a te, parlandoti e aiutandoti in caso di dubbi e paure. Da qualche tempo, però, noti che prende tempo, a volte dice di non poterti accompagnare alle visite, insomma non è del solito umore. Devi sapere che anche il futuro padre è soggetto a una sorta di “ansia pre-parto”, particolarmente elevata nel terzo trimestre. I timori sono soprattutto legati alla sensazione di non essere all’altezza del nuovo ruolo, di non riuscire a proteggere in modo adeguato te e il bambino. Non sempre stargli accanto con affetto è sufficiente a rassicurarlo: parlate con il ginecologo o con la psicologa che tiene i corsi pre-parto per avere indicazioni su come affrontare questa forma ansiosa.

Identikit della 30a settimana 

  • Terzo trimestre, fine del settimo mese
  • Età gestazionale: da 29+0 a 29+6
  • Il tuo aumento di peso ideale fino ad ora: circa 11 chilogrammi
  • Lunghezza del tuo bimbo: e 39-40 centimetri (calcolati dalla testa ai piedini), (27-28 centimetri dalla testa all’osso sacro) 
  • Peso del tuo bimbo: circa 1 chilo e 350 grammi

Sintomi della 30a Settimana di gravidanza

Ecco alcuni dei più frequenti segnali che potresti avvertire a 30 settimane di gestazione. Il consiglio è di fare sempre riferimento al ginecologo per qualsiasi dubbio.

Perdite bianche

Non sempre le perdite bianche in gravidanza sono preoccupanti. Si tratta anzi di una manifestazione abbastanza comune, dovuta al fatto che i genitali sono molto irrorati di sangue e la parte liquida va a costituire queste perdite, trascinando via germi e cellule morte. Se, però, le perdite sono dense, di una consistenza simile al latte cagliato e accompagnate da prurito, possono indicare una vaginite da Candida albicans, da curare con antimicotici. Se invece la perdita è acquosa, abbondante e soprattutto improvvisa, contatta il ginecologo per una visita, in modo da escludere che si tratti di liquido amniotico, segnale di un parto prematuro.

Prurito all’addome

Il prurito del pancione è dovuto alla tensione della pelle per assecondare la crescita del feto nell’utero. Gli strati più esterni si assottigliano, andando incontro a una leggera irritazione che provoca prurito. Puoi alleviare il fastidio applicando un prodotto nutriente e massaggiando bene. Parlane comunque con il ginecologo per escludere che si tratti di un problema di colestasi gravidica.   

Peli sul pancione

In questo periodo avrai notato che il tuo pancione si sta coprendo di una peluria più folta e scura. Le cause non sono ancora note. Probabilmente i peli sono dovuti all’aumento, nel sangue, di testosterone, un ormone maschile presente anche nella donna, che in gestazione è più elevato, soprattutto se il feto è di sesso maschile.

Altri disturbi molto comuni

Consigli di benessere

Preparati al parto con il massaggio perineale 

In questo periodo della gestazione sono sempre valide le regole di benessere delle settimane precedenti: alimentazione sana senza eccedere con zuccheri e grassi, un po’ di attività fisica, cura del corpo con relax e creme nutrienti. Il parto però si avvicina ed è importante iniziare ad allenare i muscoli al travaglio con il massaggio perineale, una tecnica che migliora l’elasticità dei tessuti in vista del passaggio del feto nel canale del parto. Ecco i punti da seguire, anche se per maggiore sicurezza ti suggeriamo di parlarne con l’ostetrica.

  1. Scegli la posizione per te più comoda, solitamente semisdraiata, accovacciata o comunque con il perineo (la zona che separa la vulva dall’orifizio anale) leggermente sollevato.
  2. Posiziona un pollice o entrambi all’ingresso della parete posteriore della vagina, appoggiando gli indici sui glutei. Inizia quindi a esercitare una lieve pressione verso il retto, quindi in basso, per almeno un minuto.
  3. A questo punto, muovendo insieme i pollici e gli indici verso l’alto e l’esterno, esegui un massaggio della vagina, tornando poi al punto di partenza in modo da formare una U.
  4. Puoi aumentare l’efficacia del massaggio utilizzando qualche goccia di olio naturale, per esempio di mandorla dolce. Esegui questo esercizio tutti i giorni o almeno a giorni alterni, per circa dieci minuti.

Miti da sfatare

Se la futura mamma mangia banane avrà un maschio

FALSO. Circola voce che, se in gravidanza si mangiano tanti cibi ricchi di potassio, come per esempio le banane, il nascituro sarà maschio. È una credenza poco conosciuta, ma diffusa, che è stata addirittura oggetto di ricerche. In realtà non esiste nessuna certezza scientifica in proposito, come non ha alcun fondamento l’altro falso mito secondo il quale, privilegiando durante l’attesa alimenti poco calorici e poveri di zucchero, si favorirebbe l’arrivo di una bambina.

Il calendario degli esami

I controlli di questo periodo

Alla 30a settimana di gravidanza ci sono alcuni esami ai quali sottoporsi, che solitamente sono consigliati tra le 28a e la 32a settimana; a 30 settimane è quindi il momento ideale. Ecco quali sono.

L’emocromo: per valutare numero e caratteristiche delle cellule del sangue. Da quantità, forma e dimensioni del globuli rossi è possibile individuare o escludere un problema di anemia in gravidanza, una condizione frequente che richiede un supplemento sia di ferro, sia di acido folico. Dai globuli bianchi è possibile capire se ci sono infezioni di qualche tipo in corso, mentre il numero delle piastrine è importante per una corretta coagulazione del sangue.

La valutazione della glicemia, cioè dei livelli di glucosio (zucchero) nel sangue, per la diagnosi di diabete gestazionale.

L’esame delle urine, per mettere in luce eventuali problemi renali e malattie come la pre-eclampsia.

Il Toxo-test, da fare solo se non hai mai contratto la Toxoplasmosi e quindi devi seguire alcune regole igieniche come lavare bene frutta e verdura, evitare carne cruda e usare i guanti per cambiare la lettiera al micio di casa. Il rischio di malformazioni a carico del feto, però, in questa fase della gravidanza si riduce progressivamente.

Il Test Hiv, da eseguire per essere sicuri che tu non l’abbia contratto in questi mesi. L’Hiv è infatti molto diffuso e non tutti sono consapevoli di averlo.

Per verificare l’elenco di esami e prestazioni in esenzione cliccare qui.

Non aspettare, pensaci ora!

È il momento della terza ecografia

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Dalla 30a alla 32a settimana solitamente si esegue la terza e ultima ecografia della gravidanza (a volte, però, in particolari situazioni il ginecologo ne prescrive una anche tra la 34a e la 36a settimana). Serve per controllare l’accrescimento del feto, le condizioni della placenta, del cordone ombelicale e del liquido amniotico, escludendo malformazioni più piccole che potrebbero non essere state individuate con l’ecografia morfologica. Se ancora non l’hai fissata, è il momento per farlo perché potrebbe essere necessario qualche giorno di attesa.

No alle diete dimagranti in gravidanza!

Soprattutto nel terzo trimestre, vedere il proprio peso che lievita inesorabilmente può preoccupare. In effetti è bene evitare di aumentare troppo, perché il sovrappeso o l’obesità materna mettono a rischio il benessere in gravidanza, predisponendo a malattie come il diabete gestazionale o la pre-eclampsia. Inoltre, come abbiamo detto, l’aumento di peso dovrebbe essere ancora più contenuto in una donna partita da una condizione di sovrappeso o di obesità già prima della gravidanza. Detto questo, non dimenticare che il tuo punto di riferimento è il ginecologo. Evita assolutamente le diete di tua iniziativa, perché potrebbero privare te o il bambino di importanti nutrienti.

Curiosità sulla gravidanza

L’utero non è un ambiente sterile

Fino a qualche tempo fa si pensava che l’ambiente uterino fosse completamente asettico, libero da germi e batteri. Alcune ricerche hanno invece dimostrato che non è così: nel liquido amniotico e nella placenta ci sono vari ceppi di microbi che però non sono pericolosi, anzi. Contribuiscono a creare il microbiota del neonato che, durante il parto, si arricchirà ulteriormente dei batteri buoni provenienti dal corpo della mamma. Tutto questo contribuisce a formare il sistema immunitario del piccolo.

29° settimana di gravidanza 31° settimana di gravidanza

Fonti / Bibliografia

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