7° settimana di gravidanza
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7a settimana di gravidanza: sei a metà del secondo mese e mancano ancora 6 settimane alla fine del primo trimestre.
Il tuo corpo continua a cambiare per adattarsi alla crescita dell’embrione che, per quanto piccolissimo, si sta diversificando sempre di più. Puoi avvertire disturbi come nausea, reflusso, stanchezza, e puoi sentirti un po’ timorosa del futuro. È tutto normale: condividi queste sensazioni con il partner e prenditi i tuoi tempi per stare bene.
Ecco gli indispensabili da sapere:
- Com’è il tuo bambino
- Come ti trasformi
- 7a settimana di gravidanza: sintomi
- Combatti il reflusso esofageo
- Le tinture per capelli sono pericolose?
Com’è il tuo bambino
In questa settimana la sua testa, che appare molto grossa e sproporzionata, sta iniziando a separarsi dal corpo grazie allo sviluppo del collo. Si stanno inoltre delineando il naso e gli occhi chiusi dalle palpebre, mentre la bocca, minuscola, è già provvista di labbra e lingua. Il cervello cresce con molta rapidità, formando i due emisferi e tre zone specifiche in via di sviluppo:
- la zona frontale, che sovrintende al pensiero e alla memoria;
- la zona mediana, addetta al coordinamento dei messaggi nervosi;
- la zona posteriore, che controlla il battito del cuore, l’andamento del respiro e tutti i movimenti del corpo.

Il cuore è già suddiviso in quattro parti (che diventeranno i due atri e i due ventricoli) e batte in modo regolare. Stanno prendendo forma i polmoni, il pancreas, l’intestino, le ossa e i muscoli. E sono riconoscibili gli arti, provvisti rispettivamente di manine e piedini, gomiti e ginocchia.
Il piccolo, inoltre, inizia già a muoversi, a fare dei piccoli scatti, che però tu non puoi riuscire ancora ad avvertire.

Come ti trasformi
Il tuo corpo lavora a pieno ritmo, mettendo in circolo una grande quantità di ormoni della gravidanza: dalla HCG (Gonadotropiana corionica umana) all’HPL (Ormone lattogeno placentare), dal progesterone agli estrogeni. Di conseguenza la stanchezza si fa inevitabilmente sentire. Proseguono le piccole trasformazioni tipiche del primo trimestre: l’addome è appena più rotondo e magari le gonne e i pantaloni iniziano a “tirare” un po’ all’altezza del girovita. Il seno è sempre un po’ gonfio sotto l’impulso degli ormoni della gravidanza.
Il tuo aumento di peso
In questa settimana non dovresti aumentare di molto, soprattutto se hai problemi di nausea e questo ti impedisce di nutrirti adeguatamente. Se al contrario hai appetito, cerca di non superare i 500-600 grammi in più al mese rispetto al peso forma che avevi prima di essere incinta. Controlla comunque il tuo peso in questa settimana con il calcolatore qui sotto.
Calcolatore peso gravidanza
Come stai fisicamente ed emotivamente
Questa è una fase in cui si possono provare sentimenti contrastanti. Potresti sentirti molto bene ed essere serena e ottimista riguardo al futuro, oppure accusare in modo intenso i disturbi dei primi mesi ed essere un po’ timorosa. Sono situazioni ugualmente frequenti e potranno andare avanti ancora un po’, fin verso la fine di questo primo trimestre di gravidanza, quando avrai meno paura che possa verificarsi un aborto spontaneo.
Tu e il futuro papà
Iniziate a “fare squadra”
In questa prima fase della gravidanza è normale sentirti affaticata, perché il tuo corpo lavora a pieno ritmo. Impara a darti delle priorità e a dedicarti a quello che è più importante o che ti fa stare bene. Per questo chiedi al tuo partner comprensione e collaborazione anche nelle piccole cose di tutti i giorni. Il suo ruolo durante l’attesa che state vivendo insieme è infatti essenziale: si impara a diventare genitori molto prima della nascita di un bambino.
Identikit della 7a settimana
- Primo trimestre di gravidanza, a metà del secondo mese
- Età gestazionale: da 6+0 a 6+6
- Il tuo aumento di peso ideale fino ad ora: dovresti essere ingrassata di circa 500 grammi rispetto a quando non eri incinta
- Lunghezza media del tuo bimbo: da 5 a 10 millimetri
- Peso ipotizzabile del tuo bimbo: 0,2 grammi
7a settimana di gravidanza: sintomi
Ci sono donne che non si accorgono neanche di essere incinte, altre che invece avvertono diversi disturbi. I sintomi caratteristici della settima settimana di gravidanza accompagnano in genere i primi tre mesi, per poi attenuarsi. Ecco i più comuni:
Reflusso esofageo
Consiste nel ritorno in esofago del contenuto acido dello stomaco, con sensazione di dolore e bruciore. Le cause del reflusso in gravidanza nei primi mesi sono legate all’aumento del progesterone, l’ormone che dilata l’utero per assicurare la crescita dell’embrione, ma che al tempo stesso rilassa anche gli altri organi (come lo stomaco) rallentando la digestione e aumentando l’acidità, con comparsa di reflusso.
Tensione e indolenzimento del seno
È di uno dei sintomi più tipici della gravidanza, che ti accompagnerà per tutti i nove mesi. Le tue ghiandole mammarie stanno già iniziando a ingrossarsi allo scopo di produrre il latte per il nascituro.
Euforia alternata a tristezza
Gli sbalzi emotivi e comportamentali sono normali in quanto legati alla tempesta ormonale in atto.
Altri sintomi comuni
- stanchezza e sonnolenza
- repulsione per certi sapori o odori
- nausea più o meno intensa
- gonfiore addominale
Perdite bianche: normali, ma attenzione
In questo periodo e ancora per qualche settimana potrai notare delle perdite bianche, diverse da quelle trasparenti tipiche dell’ovulazione. Non devi preoccuparti: anche dette leucorrea gravidica, hanno la funzione di proteggere l’embrione insediato nell’utero, eliminando germi e altre sostanze che potrebbero raggiungerlo. Parlane con serenità al ginecologo, ricordandoti di contattarlo con urgenza se queste perdite si accompagnano a dolore o bruciore intimo; se noti tracce di sangue o se assumono una colorazione giallastra, probabile segnale di qualche vaginite.
Consigli di benessere
1) Combatti il bruciore di stomaco

Per ridurre i sintomi del reflusso o anche solo del bruciore di stomaco, evita gli alimenti che aumentano l’acidità gastrica come agrumi, aceto, spezie piccanti, pomodoro. In generale gli alimenti aspri non sono adatti, anche se possono alleviare la nausea. Attenzione anche ai piatti ricchi di grassi, che rallentano la digestione e predispongono all’aumento di peso. Vanno infatti preferiti gli alimenti di facile digestione, come carboidrati complessi, carni bianche, frutta e ortaggi.
2) Mangia poco e spesso
Non solo reflusso esofageo. Nei primi mesi di gravidanza potresti essere facilmente soggetta a nausea, bruciore di stomaco e difficoltà digestive in genere. In tutti questi casi il consiglio dei gastroenterologi è di mangiare poco e spesso anziché concedersi pasti completi e magari troppo abbondanti, che stimolano una eccessiva produzione di succhi gastrici, con conseguente sensazione di bruciore.
Miti da sfatare
Le tinture per capelli sono pericolose nel 1° trimestre

FALSO. Organizzazioni mediche prestigiose come l’American College of Obstetricians and Gynecologists e l’American Pregnancy Association hanno dichiarato che tingersi i capelli in gravidanza è di norma sicuro. Nelle tinture sono presenti ammoniaca, perossido di idrogeno e altre sostanze chimiche che potrebbero avere effetti nocivi sul feto, ma in realtà una correlazione non è mai stata dimostrata. Per questo è consigliabile seguire alcune precauzioni, come scegliere tinture a base di sostanze naturali e prive di prodotti chimici. Inoltre è importante evitare il fai da te e rivolgersi invece a un parrucchiere esperto, al quale spiegare che si è in attesa di un bambino. Se non ti senti tranquilla, scegli un trattamento che non tocchi il cuoio capelluto, per esempio i colpi di sole.
Non aspettare, pensaci ora!
Hai già scelto l’ostetrica?
La figura dell’ostetrica, nel nostro Paese, è ancora secondaria rispetto a quella del ginecologo. Si tratta invece di una professionista altrettanto importante, che possiede competenze complementari e che si occupa di molti aspetti della gestazione e che può essere utile durante il parto. L'ostetrica può chiarirti molti dubbi sulla gravidanza, suggerirti come alleviare le nausee, quali corsi pre-parto seguire, come prevenire cedimenti cutanei e così via. Le ostetriche esercitano la libera professione oppure sono attive presso i reparti maternità degli ospedali.