33° settimana di gravidanza
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33a settimana: sei nell’ottavo mese di gravidanza, quasi a metà del terzo trimestre.
Il tuo bambino continua a crescere e ha ossa e muscoli sempre più forti, eppure lo senti muovere meno perché lo spazio a sua disposizione si riduce sempre più. Eh sì, il feto ormai è grosso e pesante e il tuo corpo inizia a risentire delle sue dimensioni.
Ecco gli indispensabili da sapere:
- Com’è il tuo bambino
- Come ti trasformi
- 33a settimana di gravidanza: sintomi
- Calendario degli esami: la ricerca degli anticorpi anti HBV e HCV
- Viaggi in aereo: sì o no?
Com’è il tuo bambino
Oltre a essere lungo, il tuo piccolo comincia ad assumere un aspetto più “paffuto”, perché sta accumulando una riserva energetica di grassi che gli sarà utile al momento della nascita.

La lanugine, cioè la sottile peluria che lo ricopriva fino a questo momento, è caduta, lasciando posto a una pelle di colore roseo, protetta da uno strato di grasso (chiamato vernice caseosa). Le sue ossa sono sempre più forti e robuste, perché il piccolo sta assorbendo molto calcio dal tuo organismo. Anche i suoi muscoli sono più elastici e i movimenti più coordinati. Nonostante questo, lui si muove meno, perché ha poco spazio a disposizione.

Infatti, il tuo bambino in questa settimana ha raggiunto una lunghezza di ben 43-43,5 centimetri e un peso di 2 chili. Lo spazio che occupa nella tua pancia, rannicchiato nella classica posizione fetale, corrisponde pressappoco a un cespo di lattuga.
Il piccolo comprende quando c’è luce e quando invece fa buio: se c’è luce il tuo utero assume infatti una particolare colorazione arancione. Prova a fare un esperimento: indirizza con una torcia un fascio di luce sul pancione, potrai sentire il piccolo muoversi o tentare di indirizzarsi verso la sorgente luminosa.
Come ti trasformi
Ormai il tuo corpo non cambierà più molto da qui al momento del parto. L’addome è sempre più teso, la pelle è così tesa che ti provoca prurito e così anche il seno che è gonfio e pronto per l’allattamento. I tubercoli di Montgomery sono evidenti e ogni tanto ti potrà capitare di vedere perdite di colostro, il primo latte, che esce dal capezzolo. La tua andatura è sempre più dondolante e fatichi a vedere la punta delle tue scarpe a causa delle dimensioni del pancione.
Il tuo aumento di peso
Alla 33a settimana di gravidanza dovresti essere aumentata di circa 12 chili e mezzo. Se prima di restare incinta eri molto magra, potresti essere aumentata di 15 chili o più. Se invece eri già un po’ sovrappeso, non dovresti a questo punto aumentare oltre 8-10 chilogrammi. Anzi, fai attenzione perché nelle ultime settimane si ingrassa molto facilmente. Controlla comunque il tuo peso nel nostro calcolatore qui sotto.
Calcolatore peso gravidanza
Come stai fisicamente ed emotivamente
Dal punto di vista fisico il peso della gestazione si fa sentire sempre di più: mal di schiena, goffaggine, gonfiore alle gambe… e forse, proprio per questo, tu sei ormai emotivamente sempre più pronta al parto. Il tuo corpo sta dando il massimo in questo ultimo periodo di gestazione e proprio i disturbi ti stanno preparando psicologicamente alla parto. Hai voglia di conoscere tuo figlio, mentre la nostalgia per il periodo di attesa sta scomparendo e lascia il posto alla curiosità per il piccolo che in tutti questi mesi è cresciuto dentro di te.
Tu e il futuro papà
Godetevi le ultime settimane a due
Ci avete pensato? Questa e le prossime settimane sono le ultime che potete trascorrere in due (o tre, o quattro se avete già altri figli): con l’arrivo del bebè le cose cambieranno e per qualche settimana i tempi e i ritmi saranno inevitabilmente concentrati su di lui o lei. Organizzate qualcosa di speciale: una cena in quel locale che desiderate provare da tempo, oppure un weekend di coccole e relax.
Identikit della 33a settimana
- Ottavo mese di gravidanza, verso la metà del terzo trimestre
- Età gestazionale: da 32+0 a 32+6
- Il tuo aumento di peso ideale fino ad ora: circa 13 chili (12 chili e mezzo)
- Lunghezza del tuo bimbo: 43-43,5 centimetri (calcolati dalla testa ai piedini), (30 centimetri dalla testa al sederino)
- Peso del tuo bimbo: circa 2 chilogrammi
Sintomi della 33a settimana di gravidanza
Ecco di seguito i malesseri più frequenti che potresti avvertire a 33 settimane di gravidanza. Sono legati soprattutto all’aumento di volume del feto e quindi dell’utero. Potrebbero causarti disagio nel quotidiano, ma non sono pericolosi per il tuo benessere. Parlane comunque con il ginecologo.
Gambe e piedi gonfi

Questo sintomo, tipico della gravidanza, si manifesta soprattutto nei mesi estivi, se vivi in ambienti surriscaldati oppure ti muovi poco. A causa del peso del feto che grava sul bacino, la circolazione sanguigna degli arti inferiori risulta ostacolata e il sangue venoso fatica a risalire dalla periferia del corpo. La parte liquida del sangue fuoriesce dai vasi sanguigni e si deposita nei tessuti, causando pesantezza e gonfiore.
Dolore alle costole
Il fondo del tuo utero adesso è molto in alto, al di sopra dell’ombelico, e i piedini del feto premono sul diaframma. Lo spazio richiesto è sempre maggiore e quindi le costole inferiori sono costrette ad allargarsi leggermente per contenere il volume dell’utero. Puoi avvertire un indolenzimento in questa zona e, una volta che il bimbo sarà nato, potrai avere il torace più ampio.
Sciatica
Detta anche sciatalgia o lombosciatalgia, è un’infiammazione del nervo sciatico (che parte dalla colonna vertebrale e arriva alla gamba), a causa della postura scorretta che stai assumendo. Le vertebre sono soggette a una curvatura insolita, quindi premono sulle radici dei nervi, infiammandoli. Il dolore può essere molto intenso, accompagnato da formicolii e da diminuzione della forza.
Altri disturbi molto comuni
- Bruciore di stomaco
- Prurito al pancione
- Mal di schiena
- Emorroidi
- Stitichezza
- Respirazione difficoltosa
- Insonnia
Consigli di benessere
Scegli un’alimentazione adeguata
Anche negli ultimi mesi, l’alimentazione corretta in gravidanza è essenziale per il tuo benessere e per continuare a garantire al feto i nutrienti che gli occorrono per completare il suo sviluppo.
- Assumi più calcio. Il feto sta completando lo sviluppo dello scheletro, quindi assorbe molto calcio dal tuo organismo: consuma latticini che ne sono una fonte molto ricca. Se sei vegana, esistono in commercio prodotti totalmente vegetali fortificati con questo minerale, dagli yogurt al latte di riso o soia. Inoltre, cerca di esporti alla luce naturale (con un solare protettivo se sei nei mesi estivi) per sintetizzare vitamina D, che favorisce l’assorbimento del calcio stesso.
- Varia la tipologia delle proteine. Le proteine sono i mattoni dell’organismo: tuo figlio è già formato, ma ha ancora bisogno di queste preziose sostanze. Oltre alle proteine di origine animale (carne, pesce, latticini e uova), sono importanti anche quelle dei legumi (ideali se abbinati ai cereali), che oltretutto contengono molte fibre, utili per il transito intestinale.
- Limita i grassi e gli zuccheri. In questa fase della gestazione è facile aumentare troppo di peso. I grassi sono una bomba calorica. Gli zuccheri semplici (miele, marmellata, dolci, zucchero da cucina), oltre che fornire calorie inutili, aumentano il rischio di diabete gestazionale, che può insorgere anche verso la fine della gravidanza.
Miti da sfatare
Se hai la pancia grande, tuo figlio sarà grosso
FALSO. Non è assolutamente vero che le dimensioni del pancione indichino quanto grande sarà il bambino. Il volume dell’addome è sì legato a peso e lunghezza del feto, ma anche ad altri fattori come la quantità di liquido amniotico, il tessuto adiposo che si è accumulato nella zona dell’addome e del giro vita, la forma del tuo fisico e altro ancora. Per le stesse ragioni, non è detto che se il pancione ha dimensioni piuttosto ridotte, il neonato debba essere di costituzione minuta. È importante che tu ti attenga alle considerazioni del medico che esegue l’ecografia.
Il calendario degli esami
Emocromo, urine, anticorpi anti HBV e anti HCV
Alla 33a settimana di gravidanza è possibile che tu debba eseguire, come già successo per i mesi precedenti, l’emocromo e l’esame delle urine. In questo periodo in cui ti avvicini al parto, solitamente si suggerisce di effettuare anche gli esami qui elencati.
- HBsAg o ricerca dell’antigene del virus dell’epatite B (HBV). Negli adulti, l’epatite B (che si trasmette attraverso sangue infetto, rapporti sessuali e da madre a figlio nel parto) è poco pericolosa: solo in una piccola percentuale di casi diventa cronica, con conseguenti danni al fegato. È invece molto rischiosa se viene contratta da un neonato; per questo dal 1991 in Italia è disponibile un vaccino obbligatorio per tutti i nuovi nati. L’esame sulla gestante si esegue con un prelievo di sangue a digiuno da almeno tre ore ed è normale se non sono presenti anticorpi contro il virus dell’epatite B.
- Ricerca degli anticorpi contro il virus dell’epatite C (HCV). Il virus dell’epatite C, anche se meno frequentemente rispetto al virus B, è in grado di provocare una infezione acuta del fegato nei bambini appena nati. La trasmissione dell’epatite C è rara durante il parto, ma se si verifica è pericolosa perché non dà sintomi, ma nella maggior parte dei casi provoca una infezione cronica del fegato, con conseguenze serie. L’esame si effettua sul sangue a digiuno da almeno tre ore ed è normale se non sono presenti anticorpi contro il virus dell’epatite C.
Per verificare l’elenco di esami e prestazioni in esenzione cliccare qui.
Nessun diritto di precedenza sui mezzi pubblici
Triste ma vero: nel nostro Paese non esiste nessuna legge che imponga di lasciare libero il posto a sedere su un mezzo pubblico a una donna in evidente stato di gravidanza. Se quindi hai il pancione e stai viaggiando su un autobus, il buon senso e l’educazione dovrebbero indurre chi è seduto a cederti il posto. Ma, se nessuno lo fa, non incorre purtroppo in alcun tipo di sanzione. E allora a cosa servono i cartelli affissi sui mezzi pubblici che invitano a cedere il posto a donne incinte e anziani? Sono semplicemente un invito, ma senza alcun obbligo.
Non aspettare, pensaci ora!
Prepara la borsa per il parto

Manca ancora un po’ di tempo al parto, ma se non l’hai ancora fatto è bene che tu prepari una borsa per il parto contenente tutto quello che ti serve per l’ospedale. Di solito l’elenco viene fornito durante i corsi pre-parto, ma ecco quello che potrebbe essere necessario:
- tutti gli esami eseguiti in gravidanza (comprese le ecografie e i test come l’amniocentesi)
- due o tre camicie da notte aperte davanti
- una vestaglia pesante o leggera a seconda della stagione
- pantofole
- tre o quattro paia di calzini in cotone
- mutande in cotone a vita alta
- reggiseni per l’allattamento
- una confezione di coppette assorbilatte
- occorrente per l’igiene personale (spazzolino, dentifricio, docciaschiuma, spazzola)
- un cambio di indumenti per lasciare l’ospedale
- assorbenti per il dopo parto
- tre o quattro buste trasparenti con l’occorrente per vestire il neonato (body e tutina)
- pannolini per il bebè
Curiosità sulla gravidanza
Viaggi in aereo: sì o no?
È possibile prendere l’aereo in un periodo della gravidanza così avanzato come la 33a settimana? Dipende dalle compagnie, quindi se hai in programma un viaggio che prevede l’aereo informati bene prima per non rischiare di non poter partire. Rischi particolari nel volare con il pancione non dovrebbero essercene, ma alcune compagnie aeree permettono di volare fino alla 36a settimana in caso di gestazione singola, fino alla 32a se aspetti dei gemelli. Altre, soprattutto le low cost, ammettono le gestanti solo fino a 28 settimane, consentendo il viaggio a gravidanza più avanzata esclusivamente dietro presentazione di un certificato del ginecologo che testimoni l’assenza di rischi.
32° settimana di gravidanza 34° settimana di gravidanzaFonti / Bibliografia
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