39° settimana di gravidanza
Argomenti trattati
39a settimana: sei quasi arrivata alla fine del terzo trimestre e del nono mese di gravidanza. Manca solo una settimana al giorno del lieto evento!
Tuo figlio è un bambino perfettamente formato e il tuo corpo è pronto per darlo alla luce. Presta attenzione ai segnali che ti invia il tuo organismo, perché il travaglio potrebbe iniziare in qualsiasi momento.
Ecco gli indispensabili da sapere:
- Com’è il tuo bambino
- Come ti trasformi
- 39a settimana di gravidanza: sintomi
- Cos’è l’eruzione polimorfa della gravidanza
- Esami: è ora della cardiotocografia
- Tocofobia, la paura del parto
Com’è il tuo bambino
Raggomitolato su se stesso e rivolto verso il canale del parto, il tuo bimbo si muove poco dato che ormai non ha più spazio a disposizione.

La testolina è ricoperta di peli lunghi e folti, che però non sono ancora veri e propri capelli e cadranno qualche settimana dopo la nascita per lasciare il posto alle chiome vere e proprie. Anche ciglia e sopracciglia sono ben definite, così come le unghie di mani e piedini. Il viso è paffuto e il corpo piuttosto grassottello, con la pelle rosea che alla nascita sarà un po’ rugosa per il contatto prolungato con il liquido amniotico.

Il tuo piccolo in posizione fetale ha ormai raggiunto le dimensioni di un’anguria. La sua lunghezza (dalla testa ai piedini) è di 49-50 centimetri, il suo peso di 3 chili e 250 grammi.
Come ti trasformi
A partire dalle ultime settimane il tuo fisico non va incontro a particolari cambiamenti perché ormai la gravidanza è a termine. Il tuo addome paradossalmente sembra più piccolo, ma è solo perché il bambino è posizionato verso il canale del parto e quindi il pancione è più “sceso”. Hai le gambe sempre un po’ gonfie a causa della circolazione difficoltosa (per colpa del pancione) e della stanchezza che ti fa muovere meno. Il seno è pronto per allattare con i capezzoli grossi e scuri. Nelle coppe del reggiseno potresti trovare qualche goccia di colostro, il primo latte.
Il tuo aumento di peso
Alla 39a settimana di gravidanza dovresti essere aumentata di circa 14 chili e 500 grammi. Manca ancora una settimana alla data presunta del parto quindi potresti aumentare di mezzo chilo circa. Il peso in più in gravidanza dovrebbe infatti non superare i 15 chili se sei partita da un peso forma nella norma. Se eri sovrappeso, dovresti essere aumentata meno: circa 10 chili. Controlla comunque il tuo peso nel nostro calcolatore.
Calcolatore peso gravidanza
Come stai fisicamente ed emotivamente
Dal punto di vista fisico ti senti molto stanca e anche un po’ desiderosa di recuperare il tuo corpo, tornando a essere quella di prima. Ci vorrà del tempo, certo, ma adesso sono tanti mesi che il tuo fisico è diverso e senti la necessità di un cambiamento, che ti porti dall’essere una gestante all’essere una mamma. Per questo, il tuo maggiore desiderio è vedere finalmente il tuo bambino.
Tu e il futuro papà
È bene restare sempre all’erta
Anche se alla data prevista per il parto manca circa una settimana, è meglio che anche il padre del piccolo si tenga pronto: il bambino è sul punto di nascere, perché non sono pochi i piccoli che vengono al mondo alla 39a settimana. È quindi opportuno che si organizzi con il lavoro, cercando di portare a termine impegni con scadenza imminente oppure delegando alcuni compiti ai colleghi.
Identikit della 39a settimana
- Quasi alla fine del nono mese e del terzo trimestre di gravidanza
- Età gestazionale: da 38+0 a 38+6
- Il tuo aumento di peso ideale fino ad ora: circa 14,500 grammi
- Lunghezza del tuo bimbo: 49-50 centimetri circa (dalla testa ai piedini), (36 centimetri dalla testa al sederino)
- Peso del tuo bimbo: in media 3 chili e 250 grammi
Sintomi della 39a settimana di gravidanza
Nell’imminenza del parto, ecco quali sono i sintomi che potresti avvertire.
Perdita del tappo mucoso
È il segnale tipico che il parto è ormai prossimo. Il tappo mucoso è una membrana gelatinosa che si forma all’inizio della gravidanza e “sigilla” il collo dell’utero. Ha la funzione di evitare il rischio di ingresso di germi dall’esterno, proteggendo il feto dalle infezioni. Verso la fine della gestazione, puoi ritrovare nelle mutandine o nella carta igienica una piccola quantità di sostanza gelatinosa, striata di rosa o di rosso. Il tappo mucoso viene espulso perché ha ormai esaurito la sua funzione.
Formicolio alle gambe
Questo sintomo, caratteristico della gravidanza avanzata, è dovuto al fatto che l’utero è ormai arrivato alle sue massime dimensioni ed esercita una pressione notevole sul bacino e sulle vertebre lombari, dove hanno origine le fibre nervose delle gambe. Le radici compresse di questi nervi provocano una fastidiosa sensazione di formicolio.
Febbricola e raffreddore

Il tuo organismo sta impiegando tutte le sue forze per prepararsi al parto. Il tuo sistema immunitario può quindi risentirne e andare incontro a un leggero calo. Ti potrebbe quindi capitare di avere qualche linea di febbre, raffreddore, sensazione di ossa rotte. È tutto normale e il tuo bambino non ne risente. Per tenere sotto controllo i malesseri puoi assumere un po’ di paracetamolo, previo consenso del ginecologo.
Altri disturbi molto comuni
- Gambe gonfie
- Irrequietezza
- Contrazioni preparatorie
- Mal di schiena
- Stanchezza
- Sonnolenza
Cos’è l’eruzione polimorfa della gravidanza
Nell’imminenza del parto o anche due o tre settimane prima, potresti andare incontro alla comparsa di piccoli foruncoli e macchie rosse accompagnati da un prurito generalizzato in tutto il corpo. Si tratta di un tipo di follicolite pruriginosa legata ai cambiamenti ormonali della fine della gravidanza, le cui cause non sono note. Di solito si manifesta nella prima gravidanza e comunque colpisce solo una parte delle donne incinte. Non è nulla di pericoloso, si risolve dopo il parto, ma se causa fastidio puoi chiedere al dermatologo un prodotto a base di antistaminici per attenuare il prurito.
Consigli di benessere
Rilassati in attesa del parto
Il parto è ormai imminente e non c’è molto che tu possa fare. Ti consigliamo però di seguire alcuni suggerimenti.
- Dormi il più possibile. È importante non solo per fare scorta di energie (in questi giorni ti sentirai molto stanca), ma anche perché dopo il parto e nelle prime settimane di vita del piccolo il tuo sonno sarà abbastanza frammentato. Il neonato infatti si sveglia almeno un paio di volte durante le ore notturne per la poppata.
- Bevi molto e assumi cibi ricchi di fibra. L’acqua ha una duplice funzione: prima di tutto ti mantiene ben idratata e favorisce il ricambio del liquido amniotico che protegge il bambino. Inoltre ti depura e stimola la regolarità intestinale. La stessa funzione hanno le fibre, che aiutano a eliminare le feci e ad avere un intestino libero: questo è importante anche in vista del parto. Durante il travaglio può infatti capitare di espellere un po’ di feci, situazione non pericolosa, ma imbarazzante.
- Prenditi momenti di riflessione. Sono gli ultimi giorni prima che nasca tuo figlio e a breve il tempo per te stessa sarà scarso. Quindi goditi questo periodo sospeso tra la gravidanza e il puerperio per considerare il miracolo che stai portando avanti, grazie alla tua forza e alle trasformazioni fisiche e mentali che hai attraversato. Anche questa è una fase importante per la consapevolezza di stare diventando mamma, di nuovo o per la prima volta.
Miti da sfatare
I rapporti sessuali sono pericolosi nell’imminenza del parto
FALSO. Fare l’amore negli ultimi giorni prima del parto non è pericoloso per il bambino o per te. Anzi, potrebbe contribuire a far partire con regolarità il travaglio se sei giunta a termine e non ci sono problemi con la gestazione. L’orgasmo femminile infatti libera prostaglandine, sostanze che favoriscono le contrazioni e l’avvio del travaglio stesso. Parlane con il ginecologo o l’ostetrica.
Il calendario degli esami
È ora della cardiotocografia
Alla 39a settimana di gravidanza è utile sottoporsi alla cardiotocografia o monitoraggio cardiotocografico, che si esegue anche nelle settimane successive se il parto non si verifica. È un esame assolutamente indolore, non invasivo e importante per valutare le condizioni metaboliche e l’ossigenazione del feto a termine gravidanza. Sul tuo addome vengono applicati due sensori o trasduttori, collegati a un’apparecchiatura. Uno dei sensori registra il battito cardiaco del feto, l’altro le contrazioni uterine: se tutto è regolare, puoi tornare a casa e attendere l’arrivo del travaglio. Se, invece, vengono registrate anomalie, per esempio battito cardiaco fetale rallentato, vengono effettuati altri accertamenti ed eventualmente si fa nascere il bambino con un cesareo oppure si induce il parto. Nel corso della cardiotocografia si effettua anche un’ecografia e la flussimetria, ossia il controllo dell’afflusso di sangue alla placenta che sta ancora nutrendo il bambino.
Tocofobia, la paura del parto
Negli ultimi giorni di gravidanza, molte donne sono soggette a un vero e proprio terrore al pensiero di quello che dovranno affrontare. Si tratta della tocofobia, ossia la paura del parto. Secondo alcuni studi riguarda tra i 5 e il 15% delle gestanti in fase avanzata e si manifesta con agitazione, insonnia, sudorazione e altri sintomi legati a uno stato ansioso correlato al parto. Le donne che ne soffrono provano un vero e proprio terrore all’idea del travaglio e temono che, durante il parto, possa succedere loro qualcosa di terribile. La tocofobia è una delle cause più frequenti di cesareo. Se anche tu vivi queste spiacevoli sensazioni, parlane con il ginecologo e con l’ostetrica.
Non aspettare, pensaci ora!
Scegli un metodo di depilazione dolce

È bello arrivare in sala parto curate, tenendo conto che, nelle settimane successive, non sarà facile per te dedicarti al tuo aspetto fisico. La ceretta a caldo dura a lungo, ma può indebolire i capillari e favorire la comparsa di varici, quindi non è il caso di farsela fare nel nono mese di gravidanza. Chiedi consiglio a una brava estetista per scegliere un metodo di depilazione efficace ma delicato per gambe, ascelle, pube. Oppure puoi decidere di depilarti da sola, ricorrendo al rasoio oppure alle creme depilatorie.
Curiosità sulla gravidanza
Le fasi lunari potrebbero influenzare le nascite
Sembra che la luna abbia davvero un influsso sulle nascite: non esistono studi scientifici veri e propri, ma i reparti maternità registrano un aumento dei parti nei giorni di luna crescente, prima della luna piena e immediatamente dopo. In effetti è vero che le fasi lunari agiscono sulle forze gravitazionali delle maree e, quindi, potrebbero avere anche un effetto sulle acque che costituiscono il liquido amniotico, facendo aumentare la pressione e inducendo quindi la rottura del sacco amniotico, con fuoriuscita delle acque stesse.
38° settimana di gravidanza 40° settimana di gravidanza