Argomenti trattati
La placenta non è sterile, è questo l’assunto da cui partono nuovi studi e ricerche finalizzati a individuare le cause dei parti prematuri. In realtà, infatti, la placenta è ricca di batteri e la composizione di tale flora batterica varia da donna a donna.
Influenza la nascita e non solo
La placenta è fondamentale per la sopravvivenza in utero del feto ma diventa anche un parametro importantissimo per la nascita, a termine o prematura, e per la salute futura del bambino, soprattutto riguardo la sua flora intestinale. Lo studio è incentrato sul microbioma (i batteri, i funghi e i virus che popolano la placenta), che pare essere correlato con la possibilità che si verifichi un parto prematuro.
Attenzioni alle infezioni in gravidanza
Il fatto che i batteri e i virus abitino nella placenta rende ancor più necessaria la cura delle infezioni durante la gravidanza. In caso, infatti, di patologie periodontali e di infezioni urinarie, la donna andrebbe incontro a un probabile parto prematuro.
Eredità microbica
Ma i batteri presenti nella placenta non hanno soltanto rilevanza sul momento del parto, anzi. Questi microbi fungono anche da “eredità” importante per la flora intestinale del bambino. Questa scoperta è avvenuta grazie alla constatazione che i batteri presenti nell’intestino del neonato non sono del tutto speculari a quelli presenti in vagina.
I dati della ricerca
Per giungere a queste conclusioni, i ricercatori hanno analizzato la placenta di più di 300 donne che avevano partorito prematuramente o con taglio cesareo. Nella loro placenta sono stati individuati 300 tipi differenti di batteri, più o meno pericolosi. Tra questi ultimi, i più incisivi sul parto prematuro sembrano essere quelli provenienti dal cavo orale.