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Per ridurre il rischio di nascite pretermine la prevenzione è l’arma migliore, e il percorso virtuoso inizia dai corsi di accompagnamento alla nascita: ad affermarlo è la Federazione nazionale degli ordini della professione di ostetrica (Fnopo), che spiega che è proprio durante gli incontri preparto che viene spiegata alle future mamme l’importanza di condurre una vita sana, evitando l’uso e l’abuso di sostanze quali alcol, droghe e sostanze psicotrope. Tutti questi fattori, sottolinea infatti la Fnopo, “assieme a patologie quali obesità, diabete, ipertensione possono influire negativamente sulla salute del feto e sulla qualità del parto, predisponendo alle nascite pretermine”, ovvero quelle nascite che avvengono prima della 37a settimana di gestazione.
L’importanza del latte materno
Oltre che nella fase prenatale attraverso i corsi preparto, le ostetriche spiegano che il loro ruolo è fondamentale per il benessere della futura mamma e del bambino anche nel periodo post natale. Particolare attenzione viene per esempio prestata dalle ostetriche alla promozione dell’allattamento materno, alimento specie-specifico importantissimo per un sano sviluppo del neonato e ancor più per i bambini prematuri, per i quali viene considerato una vera e propria terapia: per un neonato pretermine essere allattato al seno vuol dire infatti “avere maggiori possibilità di superare le complicanze legate alla sua condizione, tra le quali la enterocolite necrotizzante che si verifica in circa l’1-8% dei ricoveri in unità di terapia intensiva neonatale”, spiegano dalla Fnopo.
Ogni anno nascono 32mila prematuri
Ogni anno in Italia nascono 32mila bimbi prima della 37a settimana di gestazione e di questi 4.400 pesano meno di 1,5 kg e presentano particolari rischi legati alla mancata maturazione degli organi vitali, con conseguenze che possono essere molto gravi e durare per tutta la vita. Per aiutare i piccoli prematuri e le loro mamme, spiegano le ostetriche della Fnopo, “è fondamentale il lavoro di team ed è indispensabile che le neomamme e i neonati vengano assistiti e seguiti in strutture sempre più all’avanguardia non solo con risorse tecnologiche, ma anche con la presenza di professionisti come l’ostetrica sempre più specializzata che sappia tempestivamente individuare e indirizzare alle cure specialistiche le donne con fattori di rischio, e che sappia sappia ascoltare e comunicare con la mamma e con tutta la famiglia con empatia e vicinanza”.
Fonti / Bibliografia
- Pagina non trovata | Federazione Nazionale degli Ordini della Professione di OstetricaAccedi ai servizi , agli uffici, alle notizie, agli avvisi e alla modulistica con collegamenti all'Amministrazione Trasparente e all'Albo Pretorio.