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Le intossicazioni alimentari, che a volte sono chiamate tossinfezioni alimentari, si verificano durante tutto l’anno. In estate, però, sono più frequenti perché si consumano spesso alimenti freddi o crudi, che possono contenere germi o tossine responsabili di malesseri di vario tipo. Vediamo quali sono le più frequenti intossicazioni alimentari e come è possibile proteggere soprattutto i bambini piccoli e le donne in gravidanza.
Che cosa sono le intossicazioni alimentari
Le tossinfezioni e le intossicazioni alimentari sono disturbi che possono comparire in seguito all’ingestione di cibi contaminati da microrganismi dannosi oppure dalle loro tossine. Gli esperti distinguono tra:
- infezioni alimentari: termine generico che indica una malattia dovuta a ingestione di microrganismi nocivi;
- intossicazioni alimentari: disturbi legati alle tossine presenti nei cibi;
- tossinfezioni alimentari vere e proprie: sono causate sia da batteri sia da tossine.
I disturbi legati alle infezioni alimentari sono di tipo gastrointestinale, come nausea, vomito e diarrea. Può anche comparire febbre. I malesseri possono essere più o meno seri, durare solo un giorno o due oppure continuare anche per diversi giorni. La gravità dipende dalla quantità di microrganismi nocivi ingeriti, ma non solo: anche le condizioni di salute generale della persona sono determinanti. Le persone anziane, i bambini al di sotto dei sei anni di età, le donne in attesa possono sviluppare forme più serie e anche complicanze. Per questa ragione è fondamentale cercare di prevenire le intossicazioni alimentari, soprattutto in questi gruppi di popolazione.
Intossicazioni alimentari, i principali responsabili
Ecco quali sono i germi e le tossine più spesso responsabili di malesseri dovuti all’ingestione di cibi contaminati.
Escherichia coli
È un batterio del quale esistono diversi ceppi, che vive nell’intestino di bovini, ovini e altri animali da allevamento che sono portatori asintomatici. Consumando carni crude o poco cotte, latte crudo, uova e formaggi non pastorizzati è possibile ingerire i batteri Escherichia, che causano dolori addominali, nausea, vomito e diarrea. Nei bambini e nelle donne in attesa può comparire una complicanza molto seria, la Seu o sindrome emolitico-uremica, che può causare insufficienza renale. In questi casi, può rendersi necessario il ricovero di qualche giorno in ospedale.
Salmonella
Il batterio Salmonella, molto diffuso, è la più frequente causa delle tossinfezioni alimentari. Si trova nell’intestino di mammiferi e uccelli, anche esemplari da cortile, quindi può raggiungere l’uomo attraverso l’ingestione di latte non pastorizzato e uova crude. Questi ingredienti possono essere utilizzati anche per preparare gelati artigianali, creme, maionese e pietanze fredde che in estate si consumano spesso. Di conseguenza, è possibile contrarre l’infezione che si manifesta con diarrea, vomito, febbre anche per diversi giorni. Gli antibiotici possono essere utili solo all’inizio, a patto che siano prescritti dal medico. È necessario bere molto per reintegrare i liquidi persi e osservare una dieta priva di grassi e di proteine animali.
Campylobacter
Questo batterio si trova soprattutto nella carne di pollo, tacchino e in generale nei volatili, anche nelle parti più interne. Provoca febbre, crampi addominali e dissenteria se si consuma carne avicola non sufficientemente cotta, oppure se la si prepara senza una adeguata igiene delle mani, delle superfici e degli attrezzi che si usano. L’infezione da Campylobacter spesso si risolve spontaneamente, restando a riposo, assumendo liquidi e soluzioni a base di minerali per combattere la disidratazione. Solo nei casi più seri (bambini piccoli, anziani, persone con malattie croniche) il medico può prescrivere antibiotici come eritromicina o tetracicline.
Listeria
È presente in una grande varietà di alimenti: vegetali crudi, carne di pollo e tacchino, di ovini e di bovini. Di conseguenza, sono numerosi i prodotti che possono contenere la Listeria: oltre alla carne ovina e bovina e al pollame, il germe si trova in uova, ortaggi, latte e formaggi molli (soprattutto quelli a venature bluastre). Non in tutti compaiono disturbi, ma i bambini, le donne in gravidanza, gli anziani possono accusare sintomi di tipo influenzale, che vanno curati in modo adeguato (con farmaci prescritti dal medico) per evitare che compaiano complicanze al cuore e al sistema nervoso.
Clostridium botulinum
Questo batterio si trova un po’ ovunque nel terreno. Produce una tossina che, di conseguenza, può contaminare sia le preparazioni di origine animale (come salsicce e insaccati) sia quelle vegetali, soprattutto le verdure sott’olio e le conserve fatte in casa. In assenza di ossigeno, quindi proprio nelle conserve sotto vuoto, il batterio, se presente nelle carni e nelle verdure trattate, produce una tossina che, nel giro di poche ore, causa il botulismo. Questo dà luogo a sintomi di vario tipo, dalle vertigini alla difficoltà di respirazione e di movimento, fino alla paralisi. È necessario, in questo caso, rivolgersi immediatamente al Pronto soccorso.
Come difendere bambini e donne in gravidanza dalle intossicazioni alimentari
Per tenere lontane le intossicazioni alimentari, soprattutto da bambini e donne in gravidanza, sono molto utili semplici ma efficaci regole di prevenzione. Vediamo quali.
- Consumare soltanto alimenti preparati con latte pastorizzato e uova pastorizzate di provenienza sicura. Le alte temperature della pastorizzazione eliminano i germi mantenendo intatte le proprietà nutritive.
- Bambini piccoli, donne in gravidanza, anziani e malati cronici non dovrebbero consumare alimenti crudi soprattutto di provenienza animale. Le verdure vanno lavate con cura.
- Cuocere bene le carni di pollame e di volatili, in tutte le loro parti, assicurandosi che si superino i 70 gradi centigradi anche nelle parti interne. Far riscaldare bene le pietanze dopo averle fatte raffreddare e proporle sempre fumanti.
- Prestare attenzione all’igiene: piani di lavorazione, coltelli, forchettoni e tutti i materiali che vengono in contatto con la carne cruda vanno lavati con cura, con acqua calda.
- Lavare sempre bene le mani prima e dopo la preparazione dei cibi e utilizzare dei guanti se la pelle è ferita o screpolata.
- Consumare conserve di verdura solo di tipo industriale, preparate con modalità che assicurino l’assenza della tossina botulinica.
Fonti / Bibliografia
- Infezioni alimentari o tossinfezioni: cosa sono - ISSaluteLa tossinfezione alimentare è causata dal consumo di alimenti contaminati da batteri, o loro tossine, o da virus. Nella maggior parte dei casi non è grave
- https://www.efsa.europa.eu/sites/default/files/assets/141122-p6.pdf
- Tossinfezioni alimentari - Istituto Superiore di Sanità