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Per combattere l’ansia in gravidanza c’è un modo sano: mangiare più pesce. La scoperta è stata fatta nel corso di uno studio sulla dieta in gravidanza condotto dai ricercatori dell’Università di Bristol e pubblicato dalla rivista Plos One.
Nel corso della ricerca è emerso che la carenza di pesce in gravidanza aumenta il rischio di ansia della futura mamma addirittura del 53%. E lo stress materno fa male al bambino: può facilitare nascite premature, basso peso alla nascita, problemi alla vista o allo sviluppo del cervello.
9.500 donne sotto esame
I ricercatori hanno studiato le abitudini di oltre 9.500 donne in gravidanza dividendole a seconda del tipo di alimentazione. Le donne che non consumavano mai pesce sono risultate avere un rischio maggiore del 53% di avere alti livelli di ansia a 32 settimane di gravidanza, rispetto a quelle che mangiavano due porzioni a settimana più una porzione di olio di pesce. Il consiglio degli esperti, dunque, è quello di aumentare il consumo di pesce nei nove mesi per combattere l’ansia.
Un consiglio per le vegetariane
I ricercatori consigliano anche alle donne vegetariane di fare uno strappo alla regola e di consumare un po’ di pesce in gravidanza. È emerso, infatti, che chi è vegetariana è più stressata durante l’attesa se non assume integratori a base di acidi grassi omega 3, in natura contenuti nel pesce.
Chi mangia in modo tradizionale, invece, ha un rischio inferiore del 23% di essere sopraffatta dall’ansia. Le donne vegetariane che comunque non vogliono mangiare pesce, per combattere l’ansia possono assumere altre fonti di omega 3, contenuti negli oli di lino, mandorle, noci e alghe. In vendita ci sono anche integratori specifici e latti arricchiti.