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La maggior parte delle donne, non appena scopre di essere incinta – se non addirittura fin da quando inizia a cercare un bebè – evita tutti i comportamenti a rischio. In particolare, elimina dalla dieta tutte quelle sostanze e quegli alimenti che potrebbero nuocere in qualche modo al piccolo durante la gravidanza.
Non sempre, però, rinuncia completamente al caffè. Spesso ne diminuisce solamente il consumo, credendo che ciò sia sufficiente per tutelare il feto. In realtà, potrebbe non essere così. Secondo una recente metanalisi, infatti, anche due sole tazzine di caffè al giorno possono aumentare le probabilità che il bimbo sviluppi leucemia.
Esaminati oltre 20 studi scientifici
Le metanalisi sono ricerche rigorose che combinano i risultati di vari studi clinici e, con appositi metodi statistici, producono risultati “riassuntivi”. Questa è stata condotta da un team di ricercatori americani della Bristol University e pubblicata sull’American Journal of Obstetrics and Gynaecology. Gli autori hanno preso in considerazione oltre 20 studi che indagavano sulle conseguenze del consumo di caffè in gravidanza.
Nocive anche due tazzine al giorno
Bastano due tazzine al giorno per mettere a rischio la salute del piccolo. Dalle analisi condotte, è emerso che l’abitudine di bere caffè in gravidanza non è poi così innocua. Nemmeno quando le quantità sono limitate. Infatti, si è visto che questa pratica si associa a un rischio aumentato di leucemia nel bebè.
In particolare, gli studiosi hanno scoperto che i piccoli le cui mamme avevano consumato questa bevanda nel corso dei nove mesi avevano il 20% delle possibilità in più di sviluppare leucemia rispetto a quelli nati da donne che non avevano bevuto caffè durante la gestazione.
Se poi le tazzine consumate erano molte, le conseguenze erano peggiori. Infatti, il rischio raggiungeva punte del 60% nei bambini nati da donne che nel corso della gravidanza superavano le due tazzine di caffè al giorno e del 72% se le tazzine erano quattro o più.
Le ragioni non sono ancora chiare
Lo studio non chiarisce le ragioni del legame fra consumo di caffè in gravidanza e leucemia, tuttavia gli esperti ipotizzano che la caffeina potrebbe essere in grado di modificare il Dna delle cellule del feto, rendendo il piccolo più vulnerabile alla comparsa dei tumori del sangue. Ora serviranno nuove ricerche per confermare quanto scoperto.
“Occorrono urgentemente ulteriori studi prospettici per esplorare gli effetti negativi del consumo di caffè sulla leucemia infantile” hanno spiegato gli autori. In ogni caso, bisogna già prendere delle misure cautelative. È importante che governi e medici inizino a informare le future mamme della possibile azione nociva del caffè in gravidanza.