Come smettere di fumare in gravidanza: 7 metodi efficaci

Francesca Scarabelli A cura di Francesca Scarabelli Pubblicato il 16/07/2024 Aggiornato il 17/07/2024

Smettere di fumare in gravidanza è importante per la salute di mamma e bambino ma non sempre facile: alcuni consigli per dire addio definitivamente alle sigarette!

Fumare in gravidanza mette in pericolo il cuore del bebè?

Non è facile smettere di fumare, nemmeno se si è in dolce attesa e si ha la consapevolezza che il fumo può nuocere alla salute del bambino, che corre rischi come iposviluppo, problemi respiratori e parto pretermine. Per fortuna ci sono delle strategie che si possono mettere in pratica per smettere di fumare in gravidanza il prima possibile, anche se sarebbe meglio gettare via le sigarette ancora prima del concepimento.

Alcune di queste sono idee abbastanza semplici ma non per questo meno efficaci, come ad esempio succhiare una caramella o sorseggiare una tisana quando viene voglia di fumare, fare più movimento e cambiare in alcune parti la propria routine quotidiana. Ci sono anche dei sostituti delle sigarette che si possono usare per aiutarsi nel periodo in cui si sta dicendo addio alle sigarette, ma queste soluzioni devono essere sempre valutate insieme al proprio medico. Con questi consigli e il giusto supporto, smettere di fumare in gravidanza non sarà così difficile come potrebbe sembrare!

Come sostituire le sigarette in gravidanza?

Se la sola forza di volontà non è sufficiente si può ricorrere, sotto controllo medico e solo per pochi giorni, ad una cura sostitutiva alla nicotina sotto forma di chewing-gum da masticare al bisogno o di cerotti transdermici da applicare sulla pelle che possono essere acquistati liberamente in farmacia.

Gravidanza: i metodi naturali per smettere di fumare

Durante la gravidanza sarebbe meglio evitare del tutto l’assunzione di nicotina, in qualsiasi forma e anche in dosaggi minimi, ma questi sostituti della sigaretta possono almeno limitare i danni provocati da tutte le altre sostanza nocive presenti nelle sigarette e ridurre i sintomi di astinenza, quindi possono essere visti come un supporto temporaneo per smettere di fumare. In genere le future mamme sono molto motivate ad abbandonare questa cattiva abitudine, quindi un chewing-gum da masticare al bisogno potrebbe essere sufficiente, evitando così i cerotti che invece rilasciano nicotina in maniera costante.

No alle sigarette elettroniche

Fumare le sigarette elettroniche in gravidanza non è una soluzione. Tramite questi dispositivi si può comunque assumere nicotina, seppure in quantitativi minori rispetto alle comuni sigarette, tanto che le stesse aziende produttrici sconsigliano il loro utilizzo in gravidanza nel foglio di istruzioni che accompagna il prodotto. In gravidanza, però, sarebbe meglio non fumare nemmeno le sigarette elettroniche senza nicotina.

L’Oms, l’Organizzazione mondiale della sanità, è contraria perché emettono un aerosol di sostanze e aromi la cui sicurezza non è stata ancora provata e in presenza di un organismo in formazione è bene non correre rischi. Non è stata poi testata la loro reale capacità di dissuadere dal fumo; per tutti questi motivi le sigarette elettroniche sono vietate anche ai minorenni.

7 idee utili per smettere di fumare definitivamente

Non è semplice dire basta alle sigarette. Secondo un’indagine commissionata dalla Lega nazionale contro la lotta ai tumori, il 40 per cento dei fumatori vorrebbe smettere, ma non sempre ci riesce da solo. Innanzitutto per farcela si deve essere veramente convinti e motivati: la volontà è fondamentale, altrimenti si rischia di dire addio alle sigarette solo per un po’, salvo poi ricadere nel vizio dopo qualche settimana. Si può anche ricorrere ad un sostegno psicologico, una specie di psicoterapia, singola o di gruppo, in cui si affronta il problema con un esperto e dove vengono consigliati una serie di comportamenti per evitare di riprendere a fumare. Il sostegno psicologico da solo, però, è in genere efficace se la futura mamma non supera le 10 sigarette al giorno, altrimenti si deve intervenire anche sulla dipendenza fisica con le cure sostitutive. Se la futura mamma non riesce da sola a smettere di fumare, non deve farsi prendere dallo sconforto e, soprattutto, non deve rassegnarsi e continuare a fumare. Esistono, infatti, diversi centri specializzati seri e qualificati cui è possibile rivolgersi. Sono strutture in grado di seguire la donna sotto ogni punto di vista, sia psicologico sia fisico, tenendo conto delle condizioni particolari in cui si trova come, appunto, la gravidanza.

Ci sono poi alcuni consigli utili per smettere di fumare in gravidanza e possibilmente dire addio definitivamente alle sigarette:

  1. Scegliere una data per smettere di fumare e informare amici e parenti della decisione presa. Dopo quella data non devono più essere presenti sigarette in casa o in ufficio.
  2. Dedicatevi a qualcosa che distragga dal pensiero della sigaretta e che allo stesso tempo vi faccia sentire appagate come, per esempio, prepararsi un bagno caldo o chiamare un’amica. Ci si può anche tenere occupate frequentando un corso di preparazione al parto. Questo è importante soprattutto nei primi quindici giorni di astinenza, quando il desiderio di fumare si avverte più forte. Questi sintomi, in ogni caso, sono il segnale che il corpo si sta già riprendendo dali effetti dell’assunzione di nicotina.
  3. Se siete abituate ad avere sempre la sigaretta in bocca e ne sentite la mancanza, al suo posto potete provare a bere dei succhi di frutta, delle tisane o altri liquidi ipocalorici, tenendo la tazza o il bicchiere con la stessa mano utilizzata per fumare o, ancora, fare sciacqui con il collutorio.
  4. Evitate le tentazioni: non recatevi dal tabaccaio dove eravate solite comprare le sigarette e chiedete a parenti e amici di non fumare in vostra presenza;
  5. Create nuovi rituali: se eravate abituate ad accendere una sigaretta in determinati momenti della giornata, ad esempio dopo il caffè del mattino, potete sostituire questo piccolo rito con un nuovo gesto, ad esempio mangiando uno snack leggero e salutare;
  6. Accantonate tutti i soldi che avreste speso per le sigarette: vedere il gruzzolo che cresce sarà gratificante e potrete comprare qualcosa per voi o per il bambino;
  7. Fate più movimento, soprattutto all’aria aperta: l’attività fisica ha un effetto rilassante e sentirete meno il bisogno di accendere una sigaretta.

Quanto tempo ci vuole per smettere?

Gli effetti nocivi del fumo sono noti, ma in gravidanza includono anche rischi per il feto come ad esempio:

  • gravidanza extrauterina;
  • aborto spontaneo;
  • parto prematuro;
  • rischio di complicanze durante il parto;
  • ritardo di crescita nell’utero;
  • basso peso alla nascita;
  • aumento del rischio di Sids;
  • problemi di sviluppo del neonato;
  • problemi comportamentali e dell’apprendimento durante l’infanzia;
  • elevato rischio di diminuzione del latte materno.

Non c’è una quantità sicura di sigarette in gravidanza, anche una sola al giorno può avere effetti nocivi sul benessere del feto. Proprio per questo motivo è importante smettere di fumare il prima possibile, nel primo trimestre di gravidanza o possibilmente anche prima del concepimento. Ogni futura mamma è diversa e quindi avrà bisogno del suo tempo per smettere di fumare, ma in generale possiamo dire che l’astinenza da nicotina può cominciare già a poche ore dall’ultima sigaretta; dopo due o tre giorni si entra nella fase acuta, mentre dopo una quindicina di giorni comincia ad attenuarsi.

 
 
 

In breve

Fumare fa male, ma le sigarette in gravidanza sono dannose anche per il bimbo che si porta in grembo. Proprio per questo è importante smettere di fumare in gravidanza e concentrarsi sulle priorità del bambino.

 

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