Di diritti del bambino in effetti si fa un gran parlare, e giustamente, considerate le condizioni difficili o addirittura disumane in cui sono costretti a vivere, anzi a sopravvivere, la maggior parte dei piccoli nel mondo. Ma sui doveri, invece, solo qualche accenno, passato quasi sempre inosservato…
Con l’occasione del nuovo anno, proviamo allora a fare con i nostri figli il gioco dei buoni propositi, stabilendo insieme quali sono i loro diritti, ma anche i loro doveri, e valutando come metterli in pratica e vivere tutti più sereni e contenti.
Facciamo un esempio pratico. I piccoli hanno il diritto di giocare e di avere uno spazio a loro disposizione? Hanno anche il dovere di riporre i giocattoli nei loro contenitori e di lasciare la stanza in ordine.
Prendendo spunto dalla lista dei buoni propositi suggerita tempo fa per i bambini dai pediatri americani, cerchiamo dunque di capire che cosa possiamo pretendere dai nostri figli in rapporto alla loro età.
Per i piccoli dai 3 ai 5 anni:
– lavarsi i denti due volte al giorno o, se non ancora in grado, lasciarseli lavare dai genitori
– lavarsi le mani o farsi aiutare a lavarsele ogni volta che si è andati in bagno e prima di mangiare
– aiutare a sparecchiare la tavola
– mettere in ordine i propri giocattoli dopo averli usati
– ubbidire ai genitori senza fare capricci
– cercare di socializzare con gli altri bambini dell’asilo, soprattutto se timidi o isolati
– se si hanno problemi, dubbi o paure, non esitare a parlarne con mamma, papà o un’insegnante.
Per i ragazzini dai 6 agli 11 anni
– iniziare a prendersi cura della propria salute bevendo acqua anziché bevande dolci
– fortificare il proprio organismo scegliendo uno sport o un’attività fisica da praticare tre volte alla settimana
– non dimenticare mai di mettersi il casco in bici, sullo skateboard o sugli sci
– indossare sempre la cintura di sicurezza in auto senza protestare
– per quanto riguarda l’uso di internet e videogame seguire le regole e gli orari stabiliti dai genitori
– non condividere on line i propri dati personali e non inviare foto senza chiedere consiglio a mamma o papà
– in caso di bullismo confidarsi con i genitori o con altri adulti di riferimento.