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Molti credono che si tratti di un disturbo tipico dell’età adulta. In realtà, l’anemia può comparire anche nei bambini. L’anemia è una condizione caratterizzata da una diminuzione dei globuli rossi e dell’emoglobina, la sostanza in essi contenuta che serve per trasportare l’ossigeno in tutto l’organismo. Può dipendere da tante cause diverse, anche se le più comuni sono tre.
Una carenza di ferro
Nella maggior parte dei casi, l’anemia è il risultato di una carenza di ferro nel sangue. In termini medici, si parla di anemia sideropenica. In genere, questa forma compare a causa di piccole ma continue perdite di sangue. La colpa può essere di un’infiammazione dell’apparato gastroenterico legata a un’allergia alimentare, per esempio al latte, o a malattie specifiche (come l’ernia iatale e l’ulcera). La quantità di ferro circolante nell’organismo può essere scarsa anche per un’insufficiente introduzione del minerale attraverso l’alimentazione. Infine, all’origine possono esserci anche infezioni non curate, come un’otite o un’infezione alle vie urinarie: in queste situazioni, infatti, il ferro viene prelevato dalla sede dell’infezione e dalle cellule di difesa.
Un apporto vitaminico insufficiente
In altri casi l’anemia è causata da una carenza di vitamine, soprattutto di vitamina B12 e di vitamina B9, detta anche acido folico. Si tratta, infatti, di sostanze che intervengono nella formazione dei globuli rossi e dell’emoglobina. Quasi sempre, questa forma deriva da uno scarso consumo di alimenti di origine animale e di verdure a foglie verde, i cibi più ricchi di vitamine B12 e B9.
Alcuni farmaci
Infine, seppure più raramente, l’anemia può essere scatenata da un’eccessiva distruzione dei globuli rossi per infezioni o assunzione di alcuni farmaci (come antibiotici e antinfiammatori).