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Sono anni che gli esperti sostengono l’importanza dell’allattamento al seno prolungato, fino ai due anni di vita del bambino e anche oltre se mamma e figlio lo desiderano. Ora, all’elenco già lunghissimo dei benefici di questa pratica se ne aggiunge un altro: un miglior sviluppo del bambino. È quanto suggerisce uno studio condotto da un gruppo di ricercatori dell’Università di Creta, pubblicato sul Journal of Epidemiology and Community Health.
poppate fino ai 6 mesi per quasi la metà dei bebè
Lo studio ha coinvolto 540 neonati. Gli studiosi hanno chiesto alle loro madri se avessero optato per l’allattamento al seno o per la nutrizione artificiale. Hanno così scoperto che una piccola percentuale di bebè non era mai stata allatta al seno ed era stata nutrita con il latte artificiale. Circa la metà dei bambini, invece, era stata allattata per massimo sei mesi e un terzo oltre i sei mesi. All’età di 18 mesi, i bambini sono stati sottoposti a dei test, in grado di analizzare le loro abilità cognitive, linguistiche e motorie.
I risultati dei test
Ebbene, dall’analisi dei risultati è emerso che l’allattamento al seno prolungato si è associato a punteggi migliori nei test. In media, i bambini hanno ottenuto, per ogni mese in più di allattamento, un incremento di 0,28 punti nei test sullo sviluppo cognitivo, di 0,29 punti in quelli sulla capacità di linguaggio e comunicazione e sempre di 0,29 punti nei test per lo sviluppo dei movimenti fini (che riguardano le abilità manuali). Inoltre, i bimbi che hanno ricevuto il latte della mamma per più di sei mesi hanno ottenuto 4,44 punti in più nei test sui movimenti fini rispetto ai bebè che hanno ricevuto latte artificiale fin dalla nascita. Gli autori hanno concluso che, sebbene questi risultati vadano confermati da altri studi, sono molto significativi. Infatti, rivelano, ancora una volta, che l’allattamento al seno rappresenta il meglio per un bambino, sotto molto profili.