Argomenti trattati
L’allattamento al seno in pubblico, in alcuni Paesi, desta ancora scalpore. Anche in Italia non mancano episodi in cui alcune donne sono state rimproverate, invitate a coprirsi o ad allontanarsi solo per aver deciso di scoprire il seno per nutrire il proprio bebè che reclamava la poppata. È davvero insolito che un diritto che dovrebbe essere considerato del tutto naturale, come l’allattamento al seno, in pubblico sia ancora qualcosa di poco tollerato. Vediamo se esiste una normativa specifica sul tema e in che modo una neomamma possa tutelarsi.
Allattamento al seno in pubblico, perché ci si stupisce
Gli episodi in cui una donna è stata allontanata perché allattava al seno in un luogo pubblico si sono verificati per esempio in una piscina pubblica a Milano ma anche all’Università di Parma e, sempre in Emilia Romagna, in un locale all’aperto. Episodi che suonano strani, in un paese tradizionalmente dalla parte della mamma, come è l’Italia. È anche vero che, negli ultimi decenni, l’allattamento al seno ha smesso di essere considerato come un fatto naturale, anche a causa della diffusione del latte artificiale e dei biberon. Il seno stesso è stato più considerato un simbolo erotico da coprire e nascondere e meno quello che è: un contenitore naturale, che garantisce al neonato il nutrimento perfetto, completo e alla giusta temperatura. È il momento di cambiare rotta e tornare a considerare l’allattamento al seno in pubblico come un fatto naturale, da accettare e anzi da promuovere.
Che cosa dice la legge italiana sull’allattamento in pubblico
Proprio di recente, la deputata Gilda Sportiello ha voluto lanciare un segnale forte, allattando il figlio di pochi mesi durante i lavori alla Camera. Ci si augura che l’esempio sia seguito da altre donne, al Governo ma non solo, visto che nella legislatura precedente si prevedono postazioni dedicate alle donne che desiderano allattare. L’esigenza di poter nutrire il bambino al seno ovunque ci si trovi è quindi fortemente avvertita, anche se nel nostro paese non esiste alcuna legge specifica che fornisca indicazioni di comportamento, quindi che vieti o che raccomandi. Si tratta in pratica più di un fatto culturale, di sensibilità individuale e di abitudine, ma è importante incentivare la diffusione dell’allattamento al seno in pubblico e non solo, seguendo le Linee Guida dell’Oms (Organizzazione mondiale della sanità). Un esempio viene dall’iniziativa Unicef “Ospedali&Comunità Amici dei Bambini”, che si è proposta di allestire in Italia, all’interno degli ospedali e in altri luoghi pubblici, spazi sicuri e protetti per le mamme che allattano.
L’allattamento al seno è un diritto
Se leggi specifiche non esistono, è vero che ci sono indicazioni precise per favorire in tutti i modi l’allattamento al seno a richiesta, ossia quando il bambino ne sente la necessità. Questo includerebbe, quindi, anche il fatto di proporre il seno in luoghi diversi da casa propria. A tal proposito, l’Istituto Superiore di Sanità ribadisce che un bambino allattato al seno ha diritto alla sua poppata nel momento in cui ne sente il bisogno, proprio come un adulto è libero di entrare in un locale per mangiare o bere qualcosa se ne ha il desiderio. Una mamma quindi non deve essere costretta a nascondersi o a rimandare l’allattamento, rischiando di non soddisfare un bisogno primario del figlio.
Sì, quindi, all’allattamento al seno in pubblico, all’aperto e dove la mamma ritenga di doverlo fare, in piena libertà e senza limitazioni alle esigenze di un bambino piccolo che sta crescendo. Il concetto è ripreso anche, per esempio, dalla Dichiarazione degli Innocenti dell’Oms e dell’Unicef, che raccomanda come gli Stati firmatari debbano impegnarsi ad aumentare la fiducia delle mamme nel diritto di allattare, eliminando restrizioni e influenze negative.
Allattamento al seno in pubblico, cosa succede negli altri Paesi
Nel resto del mondo, alcuni Paesi tutelano l’allattamento al seno, altri non ancora. Vediamo insieme come è regolamentato nei paesi europei:
- In Francia due anni fa è stata avanzata una legge che punisce con una multa fino a 1.500 euro chiunque abbia atteggiamenti discriminatori o parole offensive nei confronti di una donna che allatta in pubblico;
- In Inghilterra nel 2010 l’Equality Act ha reso punibili le discriminazioni nei confronti delle mamme che allattano al seno in pubblico, anche se esistono ancora pregiudizi in merito;
- In Danimarca i gestori di locali pubblici possono invitare le donne a non allattare al seno, perché si privilegia l’interesse di altri clienti che potrebbero esserne infastiditi.
- Negli Usa in alcuni Stati l’allattamento in pubblico è tutelato per legge, altrove questo non succede e le donne sono ancora oggetto di critiche e discriminazioni;
- In Romania, qualche anno fa, centinaia di mamme si sono riunite in un museo di Bucarest per allattare i loro bambini, in segno di sostegno all’allattamento anche in luoghi pubblici;
- In India all’interno del Taj Mahal, monumento patrimonio Unesco, è stata allestita una zona dove le neomamme possono allattare in tranquillità.
Le regole per allattare in serenità
Poiché nessuna legge vieta l’allattamento al seno in pubblico, qualsiasi neomamma che desideri nutrire il figlio ovunque si trovi lo può fare senza che nessuno abbia il diritto di criticarla. È bene seguire qualche consiglio, soprattutto per tutelare la propria serenità e la tranquillità del bambino:
- Scegliere un luogo tranquillo: se si è in un ristorante, in un bar o all’aperto ci si può sedere in un punto appartato, volgendo la schiena al punto di maggior affollamento. In questo modo il piccolo avrà la tranquillità necessaria per succhiare in pace.
- Preferire un abbigliamento comodo: se si prevede di dover allattare, è preferibile una camicia da sbottonare rapidamente e il reggiseno da allattamento. In un paio di gesti il seno sarà pronto per il bambino.
- Portare un telo o uno scialle: saranno utili per creare una sorta di tendina e quindi un ambiente protetto per il bimbo.
- Usare la fascia porta-bebè: pone il piccolo nella posizione più idonea per permettere di allattarlo senza grandi manovre.
Fonti / Bibliografia
- Parma, cacciata dall'università perché allatta il figlio. L'ateneo: "Faremo i dovuti accertamenti" - Il Fatto QuotidianoAllattare un neonato è una “scena” che può urtare la “sensibilità” degli studenti. È con queste motivazioni che una vigilante dell’università di Parma ha allontanato Olha Zdyrko, una mamma 27enne, dopo che si era fermata sotto il porticato di via d’Azeglio per la consueta poppata del figlio. L’episodio è stato raccontato dalla stessa donna e dal …
- https://www.salute.gov.it/imgs/C_17_EventiStampa_534_intervisteRelatori_itemInterviste_1_fileAllegatoIntervista.pdf
- Allattamento al seno in pubblico?