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Secondo uno studio condotto presso la Mayo Clinic e pubblicato di recente sulla rivista Mayo Clinic Proceedings 2 donne su 10 hanno riferito di evitare la gravidanza a causa dell’emicrania, temendo sia un peggioramento del disturbo sia gli effetti collaterali dei farmaci sullo sviluppo del loro bambino, anche se le prove scientifiche dimostrano che l’emicrania migliora fino al 75% dei casi durante la gravidanza.
I risultati dello studio americano
L’emicrania è una delle principali cause di disabilità nel mondo, che colpisce in particolare le donne in età fertile. Lo studio ha reclutato partecipanti presso cliniche specializzate nella cura del mal di testa negli Stati Uniti. L’analisi ha incluso 607 donne con emicrania che hanno completato i questionari da febbraio 2016 a settembre 2019; tra queste il 19,9% ha riferito di aver evitato di restare incinta.
Tra quante hanno evitato la gravidanza, il 72,5% temeva che la propria condizione potesse peggiorare proprio durante la gestazione, il 68,3% che la disabilità causata avrebbe reso difficile la gravidanza e il 76% pensava che i farmaci contro il mal di testa avrebbero influito negativamente sullo sviluppo del bambino. Inoltre il 72,7% era preoccupato di trasmettere ai propri figli geni che avrebbero potuto aumentare il rischio di emicrania.
L’emicrania migliora durante la gravidanza
Il dolore di solito migliora durante la gravidanza, specialmente tra le pazienti che hanno emicrania senza aura, che inizia con le mestruazioni o emicrania mestruale, con una significativa riduzione della frequenza e dell’intensità degli attacchi, in particolare durante il secondo e il terzo trimestre. Inoltre, poiché la prognosi dell’emicrania durante la gravidanza è generalmente buona, è spesso possibile limitare l’uso di farmaci, riducendo così il rischio di eventi avversi correlati ai medicinali. Quando è necessario ricorrere a una terapia, esistono farmaci e opzioni non farmacologiche associati a un rischio più basso.