Crema solare per bambini: quale scegliere e i migliori prodotti

Alberta Mascherpa A cura di Alberta Mascherpa Pubblicato il 24/05/2024 Aggiornato il 12/06/2024

La protezione solare per i bambini è indispensabile insieme a regole di comportamento utili a prevenire le scottature e altre conseguenze. Vediamo insieme quali scegliere.

La pelle dei bambini va protetta dal sole sempre, non solo al mare, ma anche in montagna, nei parchi e in città. Ecco quali protezioni solari per bambini usare

La crema solare è fondamentale per i bambini che, rigorosamente dopo i sei mesi, vengono esposti al sole: una protezione solare adeguata eviterà eritemi, pericolose scottature e anche possibili danni in età adulta. Ideali sono le protezioni alte, da riapplicare ogni due ore su tutte le zone esposte e dopo il bagno in mare o in piscina, avendo sempre cura di non esporre i minori nelle ore più calde. 

La crema solare è un’alleata indispensabile per assicurare ai bambini un’estate di giochi all’aperto, serena e senza problemi. Se stare al sole, infatti, per i piccoli è un toccasana dal momento che stimola la produzione di vitamina D, preziosa per rafforzare le ossa e il sistema immunitario, i genitori non devono mai dimenticare che un’esposizione non protetta può fare danni. Nell’immediato provocando eritemi e dolorose scottature, ma anche a lungo termine favorendo la comparsa di tumori in età adulta. I neonati non andrebbero mai esposti al sole diretto prima dei sei mesi, facendo molta attenzione anche a quello indiretto. Dopo questo periodo l’esposizione va sempre mediata con una crema solare per bambini ad alto fattore protettivo, da mettere prima di uscire di casa e rimettere ogni due ore e tassativamente anche dopo bagni in mare, tuffi in piscina, docce e attività scatenate che fanno sudare. Attenzione in ogni caso anche con la protezione solare a non dilatare mai eccessivamente i tempi di esposizione evitando le ore più calde, tra le 12 e le 16, a maggior rischio di danni alla pelle.

Regole per esposizione al sole dei bambini

Non c’è nulla di più bello per i piccoli di giocare all’aperto durante la bella stagione. E’ bene che lo facciano, non solo per una crescita sana dal punto di vista psicologico e relazionale, ma anche perché prendere il sole fa bene alla loro salute. Permette infatti l’assorbimento della vitamina D, indispensabile per una crescita forte delle ossa (non a caso un tempo i bagni di sole si prescrivevano contro il rachitismo) e stimola in senso positivo il sistema immunitario. Ma è naturale, ed è anche giusto, che i genitori si preoccupino del fatto che i piccoli giochino sotto il sole. Perché se i raggi fanno bene, mai dimenticare che possono essere anche molto pericolosi. «Innanzitutto va considerato il danno che provocano nell’immediato» precisa il professor Leonardo Celleno, dermatologo e presidente Aideco, Associazione italiana dermatologia e cosmetologia. «Stare al sole senza la protezione di un solare può provocare una reazione della pelle che può avere gradi diversi di intensità, partendo da un modesto rossore fino a una scottatura vera e propria. Se questo è valido per tutti, lo è ancora di più per i bambini che hanno una pelle con difese ancora poco sviluppate. Nella forma più lieve, l’eritema produce un arrossamento che può accompagnarsi a una sensazione di prurito che si risolve in genere in pochi giorni. Nel caso di un eritema moderato possono essere presenti piccole vescicole con gonfiore e una sensazione di dolore che aumenta nel caso di eritema intenso, spesso accompagnato da sintomi più gravi che vanno dalla febbre alla nausea, dalla cefalea alla perdita di sensibilità della parte. Da tenere presente poi che l’eritema porta a una desquamazione più o meno significativa: la pelle diventa ancora più fragile e per questo occorre massima attenzione quando, una volta ripristinata la condizione fisiologica, i piccoli tornano al sole». Un danno di cui tenere conto perché, oltre ad essere molto fastidioso per i bambini, impedisce loro di godere a pieno della vacanza e della vita all’aria aperta. Non vanno poi dimenticati i danni a lungo termine che può causare un’esposizione al sole senza crema solare per bambini. «Qualsiasi scottatura lascia un segno profondo nel DNA cellulare aprendo la strada in età adulta a una maggior probabilità di incorrere in tumori cutanei, più o meno gravi» commenta l’esperto.

Vediamo allora le regole perché i bambini possano godere del sole, senza correre nessun pericolo.

  • Mai esporre al sole i neonati sotto i sei mesi perché la loro pelle fragile non ha difese contro gli Uv. E attenzione anche i raggi indiretti che possono arrivare persino nella carrozzina: portare fuori i bebè nelle ore meno calde e stare il più possibile all’ombra tutela da qualsiasi possibile rischio.
  • Anche dopo i sei mesi, comunque, la precauzione con i neonati deve essere massima: la loro pelle non ha ancora sviluppato nessun tipo di difesa nei confronti delle aggressioni esterne, neppure delle radiazioni UV che rappresentano un grave pericolo.
  • La crema solare per bambini è l’indispensabile scudo protettivo che dovrebbe accompagnare le giornate all’aperto dei più piccoli, dai sei mesi in su. Va scelta con attenzione tra i prodotti solari formulati appositamente per uso pediatrico e usata con le dovute attenzioni perché la pelle non rimanga mai senza protezione sotto i raggi.
  • La crema solare per bambini va sempre applicata su tutte le zone esposte, senza dimenticare orecchie, collo dei piedi, naso che possono scottarsi facilmente. Va poi rimessa ogni due ore perché, pur avendo filtri fotostabili che preservano a lungo l’efficacia filtrante, il contatto con i tessuti, lo sfregamento con le superfici, il sudore portano via una parte di prodotto e limitano l’effetto protettivo.
  • Meglio evitare sempre che i bambini restino al sole nelle ore più calde della giornata, dalle 11 alle 16, quando l’intensità dei raggi è maggiore e il rischio di danni solari più elevato.
  • Insieme alla crema solare per bambini, sono di grande aiuto le barriere fisiche che aiutano a schermare i raggi: questo vuol dire che sotto i sole i piccoli dovrebbero sempre indossare un cappello, leggero e traspirante, meglio se con la visiera. Se fa molto caldo poi meglio bagnare spesso la testa dei piccoli con acqua. Sì, anche agli occhiali scuri che proteggono gli occhi dai possibili danni delle radiazioni Uv.
  • Attenzione invece alle magliette: non offrono adeguata protezione al sole soprattutto se sono in tessuto leggero; se i piccoli stanno a lungo all’aria aperta meglio sempre applicare un solare anche sui punti coperti dalle magliette, a mano che siano molto spesse.
  • Qualora nonostante tutte le precauzioni la pelle dei piccoli si presenti irritata o con un vero e proprio eritema da sole, è opportuno evitare del tutto l’esposizione e chiedere consiglio al pediatra o al farmacista.

Quale crema solare scegliere

«La fotoprotezione deve sempre essere su misura perché sia davvero efficace» spiega Celleno. «Ecco perché è opportuno usare sempre una crema solare per bambini, studiata in maniera specifica per le esigenze di una pelle particolarmente delicata e fragile che necessita di massima protezione sotto i raggi». Detto questo i genitori si trovano di fronte al grande dilemma di quale solare scegliere per essere certi che i bimbi siano protetti al meglio. Ci sono alcuni elementi da tenere presente che possono indirizzare nella scelta.

  1. I filtri. Bisogna distinguere tra filtri fisici e filtri chimici. I primi, chiamati anche filtri minerali, sono sostanze minerali come l’ossido di zinco e il biossido di titanio che, inserite nelle creme solari sotto forma di polvere micronizzata, creano sulla pelle una vera e propria barriera fisica in grado di isolarla dai raggi. «Sono presenti in molti solari per bambini perché offrono una protezione sicura soprattutto ai più piccoli e anche perché risultano ben tollerati dalla loro pelle sensibile» spiega Celleno. I filtri chimici invece contengono sostanze sintetizzate che assorbono le radiazioni ultraviolette, rilasciando l’energia catturata sotto forma di calore. Hanno una valida azione protettiva con il vantaggio in più di poter essere inseriti in formulazioni come i latti e gli spray: sono infatti meno “consistenti” rispetto ai filtri fisici che non a caso vengono usati in genere nelle creme che risultano così un po’ più corpose e meno facili da stendere. 
  2. L’SPF. E’ il dato basilare per misurare l’effetto protettivo di un prodotto solare. «Il consiglio è quello di proteggere sempre la pelle delicata dei piccoli con un SPF dal 30 al 50+, senza mai scendere sotto questo grado di protezione così da non correre rischi» precisa Celleno. «Va tenuto conto in ogni caso che una crema solare per bambini protegge nella misura in cui la si usa nel modo corretto». Questo vuol dire che va applicata su tutte le aree esposte, senza dimenticare punti facili a scottarsi come le orecchie, il naso, le scapole che magari nei bimbi molto magri tendono a sporgere, le ginocchia e il collo dei piedi. «La dose poi è decisiva» continua il dermatologo. «Per questo è importante che i genitori non lesino mai sulla quantità quando applicano la crema solare per bambini».   
  3. La formula. Inutile negare che ai bambini mettere la crema solare non piaccia, tanto da trasformarsi per alcuni in una tortura e per i genitori in un vero e proprio incubo. Gli spray solari possono essere un aiuto in questa direzione perché permettono di applicare il prodotto rapidamente, anche con il flacone capovolto, e senza necessità di spalmarlo sulla pelle. Attenzione in ogni caso che con lo spray può essere più facile usare una quantità ridotta di prodotto: per essere sicuri che la protezione sia adeguata, la pelle deve assumere un aspetto leggermente lucido. I solari specifici per i più piccoli vantano altre caratteristiche che li rendono particolarmente graditi ai bambini: non appiccicano, non lasciano tracce sulla pelle, non attirano la sabbia. In più resistono all’acqua e al sudore.  «Anche con i solari cosiddetti water resistant vale comunque la regola di riapplicarli sempre dopo il bagno in mare, il tuffo in piscina o i giochi scatenati» precisa Celleno. «Proteggono infatti mentre si è in acqua ma va sempre tenuto conto che il contatto con l’acqua stessa li porta via in parte lasciando quindi la pelle non del tutto difesa dai raggi».

I prodotti migliori

La crema solare per i bambini è indispensabile quando i piccoli stanno all’aperto. «Non solo al mare, ma in tutte le occasioni in cui possono prendere il sole, dalla piscina alla gita in campagna, dalla pedalata nel verde ai giochi al parco» commenta il dermatologo. «Un SPF dal 30 al 50+ è la scelta più opportuna per la protezione della pelle delicata dei piccoli a due condizioni: la prima è che se ne usi la giusta quantità. Il fattore protettivo viene calcolato in laboratorio testandolo su una dose di crema che in genere è maggiore rispetto a quella che si utilizza: meglio quindi essere generosi nell’applicazione. Attenzione poi che la scelta di un fattore protettivo alto non deve costituire un alibi per lasciare i bambini ore e ore al sole: la crema solare per bambini è basilare ma è soprattutto il buon senso che evita danni anche importanti».

La consistenza del solare, più o meno ricca, si può scegliere invece in base alle preferenze, alle situazioni di utilizzo e anche alle zone su cui lo si applica. Se i bambini, ad esempio, sono vestiti e hanno scoperte solo le braccia e il viso si può usare un latte da spalmare con un delicato massaggio.

È adatto anche ai neonati Rilastil Sun System Latte Vellutato Baby SPF 50+ formulato per ridurre al minimo il rischio di bruciore agli occhi quando lo si applica sul viso. Una crema solare andrebbe comunque tenuta sempre a portata di mano perché occorre prestare attenzione non solo al sole diretto ma anche ai raggi che possono giungere in maniera indiretta quando i bambini giocano sotto un ombrellone in un terrazzo o sotto una pianta in un parco.

Se cercate una protezione solare appositamente studiata per la pelle sensibile di neonati e bambini fin dal primo giorno di vita, FRESH baby sunscreen SPF 50 di RINGANA potrebbe fare al caso vostro. Grazie ai filtri minerali e agli oli essenziali, questa crema agisce come uno scudo protettivo da raggi UVA e UVB dannosi per i più piccoli e senza dimenticarsi di nutrire la pelle. 

FRESH baby sunscreen di Ringana

FRESH baby sunscreen di Ringana. Prezzo:19,60 €

Sole Bimbi Crema Solare SPF 50+ di Helan è in un pratico formato da 50 ml che si può tenere comodamente in borsa per poter applicare lo schermo in ogni situazione. Anche quando si viaggia in macchina, ad esempio, visto che i raggi filtrano attraverso i vetri. I bambini, come del resto gli adulti, non amano sentirsi appiccicaticci. È importante quindi nel momento in cui si sceglie un solare puntare su consistenze leggere come i latti, i fluidi e le lozioni che si assorbono in un attimo, senza lasciare tracce di unto o striature biancastre. Le versioni spray sono sicuramente le più pratiche: sono veloci da applicare anche mentre i piccoli sono già pronti per scappare a giocare.

Baby&Kid Latte Spray 50+ di BioNike unisce all’azione protettiva di filtri solari ad ampio spettro, una difesa dai danni a lungo termine grazie a un complesso che rafforza i naturali meccanismi di riparazione della cute. Importante in ogni caso leggere sempre le indicazioni sulla confezione dove viene specificata l’età in cui il prodotto può essere usato.

Lo Spray Bambini Idratante SPF 50+ Bariésun Uriage, ad esempio, è un latte spray da usare dopo i quattro anni: resiste all’acqua e rispetta l’ambiente marino. Dal momento che il solare va sempre applicato anche nelle situazioni di gioco in città quando i bambini sono vestiti, è facile che ne restino tracce sui tessuti, macchie in genere molto dure da eliminare.

Spray Idratante di Uriage.

Spray Bambini Idratante di Uriage. Prezzo: 21,52€

Eucerin ha pensato anche a questo con Kids Trigger Sun Spray Sensitive Protect SPF 50+ che, oltre ad essere così efficace nella protezione da essere adatto alle pelli più delicate come quelle atopiche, ha una formula studiata per ridurre gli aloni gialli sui tessuti dopo il lavaggio.

Mustela Spray Latte Solare SPF 50+ sceglie di proteggere la delicata pelle dei piccoli con filtri protettivi organici selezionati per la loro elevata tollerabilità e con una formula testata sotto controllo pediatrico.

Filtri minerali anche per la Lozione Solare Sensitive Kids SPF 50 di Lavera: priva di profumazione per rispettare la delicatezza della pelle dei bimbii, è ultraresistente all’acqua e arricchita con vitamine E per aumentare le difese antiossidanti e burro di karité anti-secchezza. D

Lozione Solare Sensitive Kids di Lavera.

Lozione Solare Sensitive Kids di Lavera. Prezzo: 18,19€

ella linea Bee Sun Safe di Apivita fa parte Hydra Sun Kids Lotion SPF 50: facile da applicare, non lascia tracce bianche e in più con estratto di propoli brevettato, alghe marine e calendula rende più forte la pelle e insieme la idrata e la calma. Sono molte, infatti, le formule protettive per bambini che affiancano ai filtri solari altre sostanze che rendono ancora più efficace la protezione, oltre a prendersi cura della pelle.

Bee Sun Safe di Apivita

Bee Sun Safe di Apivita. Prezzo:

Nel Latte Solare Spray Dermopediatrico SPF 50+ proposto da Lafarmacia. è presente una miscela di prebiotici che favoriscono l’equilibrio del microbiota cutaneo a massima difesa della delicata cute infantile.

Latte Solare Spray di Lafarmacia.

Latte Solare Spray di Lafarmacia. Prezzo:

La scelta di Nature’s cade invece per lo Spray Fluido Solare SPF 50+ per Bambini sull’estratto di calendula bio, tradizionalmente noto per la sua azione calmante e addolcente. Proprio come quella dei grandi, anche la pelle dei bambini ha bisogno di essere riconfortata alla fine di una giornata di sole, caldo e sudore. Ha questa funzione il doposole, una formula che oltre a idratare e nutrire vanta una spiccata azione lenitiva e rinfrescante, preziosa per ridare comfort alla cute che dopo il sole può essere accaldata. 

PiccoloSole Doposole per bambini proposto da L’Erbolario contiene principi attivi ricavati da malva, riso e avena dal deciso effetto calmante e riconfortante sulla pelle. Se i piccoli stanno all’aperto di sera meglio evitare doposole profumati che possono attirare gli insetti.

PiccoloSole Doposole di L'Erbolario.

PiccoloSole Doposole di L’Erbolario. Prezzo: 14,90€

Il Doposole Baby di Linea MammaBaby®, oltre ad essere rinfrescante e calmante, è arricchito con olio di neem sgradito ai fastidiosi insetti.

Linea MammaBaby®,Doposole bambini. Prezzo:16€

Linea MammaBaby®,Doposole bambini. Prezzo:16€

Per i neonati che, pur non avendo preso sole possono avere la pelle irritata da caldo e sudore, può essere preziosa l’azione lenitiva e addolcente di Fresh Baby Cream di Ringana che evita la secchezza con oli ed estratti vegetali.

Per i più grandicelli che, nonostante tutte le precauzioni hanno la pelle leggermente arrossata, possono essere utili anche i classici rimedi della nonna come impacchi fatti con uovo sbattuto, olio d’oliva, fette di patate, banane, pomodori e mollica di pane bagnata. Possono dare sollievo ma solo in presenza di un arrossamento molto lieve. Attenzione invece se il danno cutaneo è più importante perché in questi casi la parte deve respirare e ha comunque bisogno di essere reidratata e riparata: rivolgersi al medico è assolutamente necessario perchè il professionista possa prescrivere i rimedi più idonei a risolvere velocemente la situazione. «Molta attenzione va comunque prestata al momento di asciugare la pelle: servono tessuti morbidi ed è bene procedere senza strofinarla visto che lo strato più superficiale si può ledere aprendo la strada a possibili infezioni» conclude Celleno.

 

*** In questo articolo sono presenti link di affiliazione: se acquisti o ordini un prodotto tramite questi link, riceveremo una commissione. Offerte e prezzi dei prodotti potrebbero subire variazione in base alla disponibilità, anche dopo la pubblicazione degli articoli***

 

 

 

In sintesi

I bimbi dopo i sei mesi possono stare al sole in serenità se la loro pelle delicata è protetta da un solare con un indice di protezione alto, resistente all’acqua e al sudore, che va applicato ogni due ore e in qualunque situazione in cui i piccoli si trovino esposti ai raggi. L’uso di un solare accompagnato dal rispetto di una serie di regole di buon senso evitano nell’immediato arrossamenti, eritemi e scottature ma anche possibili danni di una certa entità in età adulta.

 

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola i tuoi giorni fertili

Calcola le settimane di gravidanza

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Elenco frasi auguri comunione

Elenco frasi auguri compleanno

Elenco frasi auguri cresima

Calcola la data presunta del parto

Gli Specialisti rispondono
Le domande della settimana

A sei settimane messa a riposo a letto per 20 giorni per via di un distacco

18/11/2024 Gli Specialisti Rispondono di Professor Augusto Enrico Semprini

I "distacchi" a inizio della gravidanza sono comuni e, soprattutto se viene già rilevata l'attività cardiaca dell'embrione, non impediscono la buona evoluzione della gravidanza. Il riposo a letto è ininfluente nel bene e nel male.   »

Bimba di 4 anni che respinge la mamma e vuole solo il papà

18/11/2024 Gli Specialisti Rispondono di Professoressa Francesca Simion

Leggi anche:  »

In 5^ settimana la camera gestazionale è vicina alla cicatrice del precedente cesareo

18/11/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

La posizione della camera gestazionale in prossimità della cicatrice nei primissimi tempi della gravidanza è inevitabile perché l'utero è ancora di piccole dimensioni.   »

Fai la tua domanda agli specialisti