Argomenti trattati
Preoccupa l’ossessiva attenzione delle ragazze di oggi per la magrezza a tutti i costi, che aumenta il rischio di soffrire di disturbi del comportamento alimentare, come anoressia e bulimia nervosa. Negli ultimi tempi, l’età di insorgenza di questi disagi si è abbassata, tanto che si comincia a parlare di “baby anoressia”. A fomentare questa attenzione maniacale sono soprattutto le immagini idealizzate e i modelli di corpo perfetto proposti dai media.
Tutto cominciò con Barbie
Il primo stereotipo di corpo femminile snello e scolpito è quello della popolarissima Barbie: gambe chilometriche, vitino da vespa, seno prosperoso e fianchi ben torniti. Per non parlare degli occhi da cerbiatta, della bocca a cuore e dei fluenti capelli biondi.
Il nuovo modello
Per sdrammatizzare un po’ le aspirazioni da top model delle bimbe, arriva la bambola dalle misure imperfette, ma raggiungibili. Già ribattezzata l’anti-Barbie, ha capelli castani (il colore statisticamente più comune), viso paffuto, collo tozzo, altezza media e forme burrose. Si chiama Lammily e arriverà presumibilmente nelle mani delle bambine a novembre 2014. Lammily è opera dell’artista Nickolay Lamm, da cui prende il nome, che per realizzarla ha utilizzato le misure di una donna media di 19-20 anni, fornite da Centers for disease control, struttura americana che si occupa anche di prevenzione dell’obesità. Anche l’abbigliamento dell’anti-Barbie sarà quello di una donna “normale”: scarpe da ginnastica, camicetta, pantaloni corti. Il tutto con un chiaro messaggio: la bellezza femminile sta in un viso armonico e un corpo proporzionato. Per valorizzarla, non servono minigonne inguinali né tacchi a spillo.