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Negli ultimi anni le apnee notturne nei bambini hanno fatto registrare un aumento, come riportato dai dati raccolti dal Ministero della Salute, infatti, circa l’1-6% dei bambini accusa micro-arresti del respiro durante il sonno andando, dunque, in apnea.
Dietro questi disturbi può esserci una vera e propria patologia: la sindrome dell’apnea ostruttiva nel sonno (OSA), un disturbo che può colpire i più piccoli, compromettendone il giusto riposo e arrivando ad avere ripercussioni anche gravi sulla loro quotidianità, con potenziali ripercussioni nell’età adulta.
Che problemi portano le apnee notturne nei bambini
Andando a inficiare la corretta respirazione con frequenti interruzioni del flusso respiratorio durante il sonno, le apnee notturne possono far crescere il nervosismo, abbassare il livello di attenzione e produttività dei bambini, oltre che ripercuotersi sul benessere generale e arrivare a compromettere la notte, che diventa inquieta e, spesso, insonne.
Ma non solo, infatti, i piccoli che soffrono di questo disturbo hanno maggiori possibilità di andare incontro a problemi di natura cardiovascolare e metabolica nel corso della loro vita adulta.
Da che cosa sono causate le apnee notturne nei bambini
Le prime avvisaglie di Osa si possono registrare già dal secondo anno di vita. Nei neonati e fino ai due anni di età, le cause sono da ricercare in fattori come ostruzioni nasali o faringee, ma anche per la forma del viso o anomalie del cranio e, più in generale, per sindromi generiche. Oltre i due anni, invece, concorre un’altra serie di cause: dalle classiche problematiche di adenoidi e tonsille() al sovrappeso, fino a peculiari conformazioni cranio-facciali.
Come si scopre se il bambino soffre di apnee notturne
Dal punto di vista sintomatologico, spiegano gli esperti della Fondazione Umberto Veronesi, esistono segnali più o meno evidenti che rivelano apnee notturne nei bambini. Durante il giorno, per esempio, lo sono il respirare con la bocca, la sonnolenza, il naso chiuso e la rinite cronica, il mal di testa al mattino, l’abbassamento del livello di concentrazione e il rallentamento della crescita.
Nelle ore notturne, invece, il campanello d’allarme più evidente e immediato è il russamento. A questo si aggiungono sudorazione, insonnia, pause nel respiro (che è spesso fatto con la bocca) e, poi, anuresi e aumento del senso di paura e agitazione.
Come si curano le apnee notturne nei bambini
Intervenire per correggere le apnee notturne è possibile e necessario a qualsiasi età, in special modo nei bambini. Come rivelato dai medici dell’ospedale del Bambin Gesù, con apnee di lieve entità è possibile ricorrere a una terapia medica a base di cortisonici nasali, da associare eventualmente a un farmaco antileucotrienico. Per i piccoli che presentano ipertrofia adenotonsillare significativa, dopo un consulto specialistico, è possibile ricorre ad adenotonsillectomia.
Qualora, invece, ci sia un problema di malocclusione della mascella, il consiglio è di passare da una terapia ortodontica. La ventilazione meccanica continua a pressione positiva è, infine, indicata per tutti quei casi in cui le apnee resistano nonostante intervento chirurgico o assenza di ipertrofie a livello di adenoidi e tonsille.
Fonti / Bibliografia
- Apnee ostruttive del sonno: sintomi e cure
- Apnee notturne: quali rischi si corrono se non si curano? | Fondazione Umberto VeronesiLe apnee notturne non trattate peggiorano le performance cerebrali, aumentano le probabilità di coaguli e possono essere associate al rischio cancro
- Apnee ostruttive del sonno (OSAS) - Ospedale Pediatrico Bambino GesùCondizione che riduce l'apporto di ossigeno all'organismo, in particolare al cervello. Va diagnosticata prontamente con pulsossimetria e polisonnografia e va altrettanto prontamente curata
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