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La situazione in Italia è critica. L’uso di psicofarmaci tra gli adolescenti e i giovani è in crescita e senza alcun controllo. Se i dati ufficiali parlano di 30-40mila minori tra i 10 e i 18 anni che prendono psicofarmaci sotto prescrizione medica, si pensa che vi sia anche una buona percentuale (si stima il 15%) che li assume senza un consiglio medico. In più, il 52% di coloro cui sono stati prescritti gli psicofarmaci, continuano poi ad assumerli senza più essere seguiti.
Più di un minorenne su dieci
I dati arrivano dal progetto Espad (European school project on alcohol and other drugs), progetto europeo di indagini sull’uso di alcol, droga e sostanze psicoattive nelle scuole, curato per la parte italiana dall’Istituto di fisiologia clinica del CNR di Pisa, giunto alla sua quindicesima edizione. Si è visto che nel 2012 1,5 minorenne su 10 utilizza impropriamente psicofarmaci. La ricerca ha indagato nel dettaglio le abitudini dei minori tra i 15 e i 16 anni in 35 Paesi europei.
Ben oltre la media europea
“I dati italiani di consumo di molecole psicoattive non sono allineati alla media europea, ma sono significativamente più alti”, ha spiegato la ricercatrice del CNR Sabrina Molinaro, che da anni si occupa di queste tematiche. In questo ambito infatti la media europea è del 6-7%%, più bassa rispetto a quella italiana che è del 15,4%.
Antidepressivi, farmaci contro l’insonnia e l’iperattività
Gli psicofarmaci che più attraggono i ragazzi sono soprattutto quelli per l’insonnia, quelli per regolare l’umore (antidepressivi) e quelli per l’iperattività (inclusi vari anfetaminici). L’8% degli studenti dice di averne fatto uso una volta negli ultimi dodici mesi, il 4% almeno una volta negli ultimi 30 giorni e ben l’1% dice di averne fatto uso almeno 20 volte nell’ultimo mese.
Acquistati via Internet
I ragazzi riescono a procurarsi i farmaci o prendendoli dall’armadietto dei farmaci dei genitori o, con maggiore frequenza, acquistandoli via internet con carta di credito. E oggi manca ancora una seria regolamentazione per arginare il fenomeno dell’acquisto di farmaci tramite il web.
Grandi rischi per i ragazzi
I rischi sono molteplici, anche perché genitori e medici spesso non sanno i giovani assumono certi farmaci. Gli effetti possono andare da complicazioni cardiache anche gravi fino al suicidio, a seconda del farmaco utilizzato, senza contare i problemi di carattere psicologico e pedagogico.