L’omeopatia è indicata per i bambini di ogni età, a patto che sia prescritta da un pediatra omeopata in seguito a una visita scrupolosa e a una diagnosi corretta. Le cure naturali, infatti, anche se dolci, vanno effettuate, come ogni altra medicina, in presenza di disturbi accertati dal medico, seguendo la posologia indicata. Ecco come curare il bambino con l’omeopatia e non solo.
Quanto alle possibilità di utilizzo si possono distinguere due livelli: la malattia acuta e le recidive. Per le manifestazioni acute, i margini d’intervento sono abbastanza stretti: l’omeopatia va bene per le malattie virali, ma non per quelle di origine batterica, che necessitano dell’antibiotico, come per esempio il mal di gola da streptococco.
Nella prevenzione di eventuali recidive, l’omeopatia ha grandi potenzialità, a patto che il medico inquadri il bambino in una tipologia di paziente specifica per reazione individuale ai farmaci e alla malattia. Si tratta di un protocollo dettato dall’esperienza omeopatica, che permette di orientare la prescrizione dei rimedi adeguati in base alla costituzione corporea del bambino, a seconda che sia più robusta o più longilinea.
L’origine dei preparati può essere di natura vegetale, minerale o animale, comunque pensata per abituare l’organismo a difendersi dal disturbo in causa: è proprio questo il motivo per cui omeopatia significa “simile alla malattia”.
In Italia le medicine complementari quali l’omeopatia, la fitoterapia e l’agopuntura, sono riconosciute in un’ottica di libertà di scelta del paziente; pertanto, anche se non vengono erogate dal Servizio sanitario nazionale in tutte le regioni italiane (in Toscana sì), i costi per visite, trattamenti e medicinali possono essere regolarmente detratti dalla dichiarazione dei redditi, esattamente come le prestazioni di cura tradizionale.
Durante i mesi invernali il nasino che cola è all’ordine del giorno: starnuti e qualche linea di febbre sono i classici sintomi del raffreddore.
Per catarro copioso è consigliabile Hydrastis Canadensis 9 CH, se il bambino è magro; Kali Bicromicum 9 CH se il bimbo è grassottello. Se il nasino continua a colare, Ammonium Muriaticum, tre granuli tre volte al giorno.
Dopo il raffreddore, è facile che compaia la tosse. I lattanti, stando sempre sdraiati, non riescono a espellere il catarro che resta nel retro-faringe; di conseguenza sono soggetti a una tosse fastidiosa e talvolta a vomito.
I lavaggi nasali sono il primo passo, magari aggiungendo alla soluzione fisiologica anche qualche goccia di Argento all’1%. Se la tosse è grassa, vanno bene Pulsatilla o Kalium Bichroicum, entrambi 5 CH, tre granuli per tre volte al giorno. Se invece la tosse è secca e abbaiante, serve Bryonia 5 CH, tre granuli, dalle tre alle cinque volte al dì.
Se la gola è molto rossa e durante la giornata compare la febbre, potrebbe trattarsi di un’infezione virale o batterica: nel primo caso non serve l’antibiotico, se invece il disturbo è dato dalla presenza di batteri, l’antibiotico è necessario.
Il medico potrebbe prescrivere un test rapido per escludere un’infezione da streptococco. Se fosse positivo, è necessario un antibiotico specifico per 10 giorni. Nel frattempo, per ridurre il fastidio, è consigliabile Phytolacca 5CH, tre granuli, quattro volte al giorno. Se la lingua è bianca e c’è essudato, serve Mercurius Solubilis 5CH, tre granuli, tre volte al dì; invece, per calmare il dolore, Belladonna 5CH, quattro volte al giorno. Per rafforzare le difese immunitarie, è utile Tintura madre di Echinacea, 20 gocce in poca acqua, due volte al di.
L’otite è l’infezione dell’orecchio medio e può provocare dolore anche molto intenso, con febbre e, in alcuni casi, secrezione. Quando questi sintomi compaiono tutti insieme, in genere il pediatra riscontra l’arrossamento della membrana del timpano e prescrive l’antibiotico.
Per lenire il dolore, sono utili Belladonna 5CH, tre granuli cinque o sei volte al giorno, o in alternativa Capsicum Annuum 5 CH, tre granuli per tre volte al giorno. Se le otiti sono un disturbo ricorrente, oltre a una cura per rinforzare le difese immunitarie, serve Ferrum Phosphoricum 9 CH, tre granuli la sera per tre mesi.
La stomatite è una malattia virale e infettiva, purtroppo molto frequente nei bambini, specie quelli che frequentano il nido e hanno l’abitudine esplorativa di portare tutto alla bocca. Il dolore intenso è dovuto alla presenza di ulcerazioni e afte nel cavo orale, a volte accompagnate da febbre.
Per stare meglio si possono effettuare due spray in bocca di vitamina E pura, emolliente e lenitiva, per poi passare a Borax 5 CH, tre granuli in poca acqua, tre volte al giorno. Nitricum Acidum 5 CH, tre granuli, tre volte al giorno è utile per dare sollievo alle ulcerazioni. A tavola vanno bene i cibi liquidi e freddi, no agli alimenti caldi o acidi, come la spremuta d’arancia.
I primi dentini in genere compaiono tra i 5 e i 13 mesi di vita. Per alcuni bambini l’eruzione dei dentini può accompagnarsi a una serie di piccoli fastidi, come salivazione abbondante, gengive rosse e infiammate, irritabilità, febbricola.
Se il piccolo mostra sollievo nel mordere e tende a mettere tutto in bocca, gli anelli da dentizione refrigeranti sono una soluzione naturale alla portata di tutti. Ma anche l’omeopatia può rappresentare un valido aiuto: Chamomilla 9 CH, tre granuli ogni quattro o sei ore, è il rimedio principale per dare sollievo quando la dentizione sembra particolarmente dolorosa, con gengive rosse e infiammate, sonno disturbato e lieve rialzo della temperatura.
Se l’origine è virale, spesso vomito e diarrea compaiono insieme, in alcuni casi accompagnati dalla febbre: arrivano così, all’improvviso, e sono destinati a passare nel giro di poche ore, lasciando il piccolo un po’ abbattuto.
Per il vomito il rimedio è Nux Vomica 5 CH (o Ipeca 5 CH), tre granuli cinque volte al giorno, più le soluzioni reidratanti che riducono i chetoni, responsabili dell’acetone. Per la diarrea è necessario prendere i fermenti lattici per riequilibrare la flora batterica intestinale. L’omeopatia suggerisce Arsenicum Album 5 CH, tre granuli tre volte al giorno. A tavola solo riso, patate lesse e mela.
Le cause dei risvegli notturni sono molteplici, per prima cosa è importante capire perché il bambino si sveglia, quante volte per notte, da quanto tempo va avanti e se poi si riaddormenta sereno. Tra le motivazioni potrebbe esserci il desiderio di essere rassicurato, specie se la mamma ha appena ripreso a lavorare.
Se il bambino è particolarmente ipereccitabile e fa solo sonnellini brevi, è utile Coffea 9 CH, tre granuli la sera per 10/15 giorni. Va ricordato che i rimedi omeopatici per dormire non danno assuefazione, perché non agiscono sui centri nervosi del sonno, ma aiutano a riequilibrare il ritmo sonno-veglia.
Le coliche gassose del neonato sono un disturbo molto frequente che colpisce circa il 10% dei neonati. Si tratta di una condizione transitoria che si presenta dopo le prime due o tre settimane di vita e che si risolve spontaneamente entro il terzo mese di vita.
Si consiglia Colocynthis 9 CH, cinque granuli sciolti in un po’ d’acqua e assunti 10/15 minuti prima della poppata, o anche ogni mezz’ora se la colica è molto forte, fino a quando il disturbo non accenna a diminuire. Chamomilla 9 CH è utile se il piccolo strilla in continuazione, ha l’addome gonfio e si calma solo se tenuto in braccio e in movimento: tre o cinque granuli tre volte al giorno.
Cosa prendere per ansia e paure del bambino?
Se solo la parola “asilo” genera ansia nel bambino, è possibile aiutarlo ad affrontare il momento di passaggio rassicurandolo con tanta pazienza e, se necessario, ricorrere ai rimedi dolci.
Gli oligoelementi come Manganese e Cobalto possono rafforzare l’equilibrio. Se poi lo stress rischia di trasformarsi in segnali psicosomatici come mal di pancia, vomito, sonno disturbato, allora può essere utile somministrare al bambino Argentum nitricum o Ignatia. La posologia dipende dall’entità dei sintomi e dall’età del bambino.
Fonti / Bibliografia
- Agopuntura: i benefici e come funziona
- L’otite nei bambini - Humanitas San Pio XChe cos’è l’otite? L’otite è una patologia infiammatoria acuta che può colpire l’orecchio medio o esterno. Chiamata comunemente con un termine semplice come “mal d’orecchio”, l’otite è una delle più comuni malattie dell’età pediatrica specialmente nella fascia tra i 6 mesi e i 6 anni. Questo accade sia perché i bambini vivono spesso in ambienti […]