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A chiarire i molti dubbi, luoghi comuni e falsi miti che gli italiani hanno sugli integratori sono stati esperti autorevoli provenienti dal mondo della medicina, della farmacia e dell’università che sono intervenuti al convegno “Integratori alimentari in pillole: vero o falso?” organizzato da FederSalus. Per districarci in questo “mercato” di prodotti da banco, spesso venduti come “elisir benefici”, ecco quello che c’è da sapere per capire le differenze tra un prodotto e un altro.
Farmaci e integratori non sono la stessa cosa
La funzione del farmaco è quella di agire in risposta a una patologia manifesta. È in quel caso che viene utilizzato o, per usare, la medesima definizione degli esperti: “il farmaco risponde ai canoni della medicina d’attesa”. L’uso dell’integratore è, invece, legato al concetto di prevenzione e riduzione del fattore di rischio, oltre che ad avere l’importante compito di ripristinare un’alterata omeostasi, il processo che serve a mantenere in equilibrio tutti i parametri del corpo.
Integratori alimentari e nutraceutici: ci sono differenze
L’integratore alimentare facilita la reintegrazione di sostanze già presenti nell’organismo (come per esempio i sali minerali persi dopo un’intensa attività fisica), oppure lo svolgimento di una funzione fisiologica. Il nutraceutico è, invece, una sostanza in grado di apportare benefici alla salute se assunta quotidianamente.
Effetti collaterali anche con gli integratori
Spesso, a differenza dei farmaci, si prendono gli integratori alimentari senza preoccuparsi della quantità. Concetto sbagliatissimo, riferiscono gli esperti, perché anche gli integratori, se assunti in dosi eccessive, possono provocare effetti collaterali, alcuni anche con qualche rischio.
Integratori alimentari e sport
Secondo Marco De Angelis, professore presso la facoltà di Scienze motorie dell’Università dell’Aquila: “Quello che conta è adeguare il contenuto in macro e micro nutrienti, di qualunque provenienza essi siano, alla tipologia di attività fisica. Visto che un’alimentazione normale, per quanto curata, non è in grado di fornire tutti gli elementi necessari ad affrontare prestazioni sportive di un certo tipo, ne deriva che è importante integrare la dieta ed assicurarsi gli elementi giusti, nella giusta quantità e proporzione”. Insomma sì all’integrazione alimentare in chi fa sport, ma a livello agonistico, e soprattutto non tanto di tipo energetico, quanto di enzimi e coenzimi, elementi essenziali che permettono il corretto svolgimento di tutte le reazioni metaboliche dell’organismo “sotto sforzo” per l’intensa attività fisica sportiva.