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Quando siamo davanti al pc o abbiamo uno smartphone in mano le azioni in contemporanea che siamo in grado di svolgere sono davvero tante, tra uso di social network, ascolto di musica, consultazione di giornali online, mail e chat istantanee. Uno studio pubblicato sulla rivista World Psychiatry da un gruppo di ricercatori della Western Sydney University, della Harvard University, del Kings College, dell’Università di Oxford e dell’Università di Manchester ha messo però in evidenza come l’uso di internet sia in grado di modificare il cervello, migliorando la capacità di concentrarsi in contemporanea su più stimoli, e quindi aumentando l’abilità al multitasking nel breve termine, ma riducendo i tempi di concentrazione.
Più attenzione, meno concentrazione
Gi studiosi hanno raccolto ed esaminato una serie studi condotti sull’uso di internet nell’ambito della psicologia, della psichiatria e del neuroimaging. Dopo aver accorpato i dati, hanno rilevato che un uso di internet intensivo può effettivamente avere un impatto sul cervello: il flusso continuo di notifiche, per esempio, stimola lo sviluppo della cosiddetta attenzione divisa, ovvero la capacità di concentrarsi contemporaneamente su stimoli diversi. Che potrebbe essere una cosa buona, se non fosse che questo comportamento può però a sua volta ridurre – spiegano gli autori del report – l’abilità di mantenere la concentrazione su un singolo compito.
Attenzione ai bambini
Se su un cervello adulto e formato l’uso di internet può comportare la diminuzione della concentrazione, c’è da chiedersi quali effetti possa sortire l’essere multitasking sulle menti ancora in formazione dei bambini. Attualmente le Linee guida dell’Organizzazione mondiale della sanità consigliano, per i bambini tra i 2 e i 5 anni di età, di non superare un’ora al giorno davanti agli schermi, e i pediatri ribadiscono ormai con fermezza l’assoluto divieto dell’utilizzo di smartphone e simili nei bambini con meno di due anni di età e anche per i più grandicelli in particolari situazioni, per esempio durante i pasti e prima di andare a letto. Poiché però finora, spiegano gli autori dell’indagine, la maggior parte delle ricerche svolte si sono concentrate sugli effetti sulla popolazione adulta, è urgente svolgere nuovi studi per poter determinare i benefici e gli svantaggi dell’uso di internet nei più giovani. Nel frattempo, è sempre bene stimolarli a trascorrere più tempo possibile all’aria aperta e a fare sport.