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Nella maggior parte dei casi, la fame nervosa ci sorprende quando stiamo vivendo un brutto momento, come quello attuale che ci vede forzati in casa a causa dell’emergenza coronavirus, e sentiamo il bisogno di trovare un immediato conforto. È così che, senza nemmeno rendercene conto, ci ritroviamo faccia a faccia con la dispensa alla disperata ricerca di qualcosa che ci permetta (solo apparentemente) di dimenticare i nostri problemi.
Spesso, però, anche quando ci accorgiamo che stiamo esagerando con cibi come patatine e caramelle, non riusciamo a controllarci e, anzi, finiamo per cedere alla necessità di affogare i dispiaceri nel cibo. Come ne usciamo? Esistono alcuni semplici trucchi per evitare di cadere nel vortice della fame nervosa e un po’ di buna volontà!
Che cosa alimenta la fame nervosa
Anzitutto occorre chiarire la motivazione alla base del grado di soddisfazione che si prova assecondando la fame nervosa. La causa ha una doppia natura: fisica e psicologica. La prima è la dopamina, un neurotrasmettitore che viene rilasciato quando si assume cibo particolarmente goloso e agisce sui centri del cervello adibiti alla ricompensa e al piacere. Per quanto riguarda il risvolto psicologico, il cibo riaccende il calore del seno materno, insostituibile e rassicurante prima esperienza di alimentazione.
Attenzione alla spesa
Evitiamo di acquistare i cibi ricchi di grassi saturi o che ci spingono ad assecondare la fame nervosa e avremo meno tentazioni quando, a casa, saremo sorpresi dal raptus. Anzi, approfittiamo della spesa per rifornirci di alimenti gustosi, ma sani, come yogurt e frutta e sostituiamo le bibite zuccherate con una tisana rilassante.
DA SAPERE!
Tra i disturbi alimentari, la fame nervosa è di solito uno dei più facili da controllare, ma bisogna evitare che degeneri nel disturbo da alimentazione incontrollata, per il quale occorre rivolgersi a uno specialista.
Fonti / Bibliografia
- Fame nervosa: cos'è e come affrontarla - IPSICO, FirenzeLa fame nervosa è un termine di uso comune per indicare quella che gli esperti di comportamento alimentare chiamano “Emotional Eating”, e può essere definita come la tendenza ad utilizzare il cibo come strategia per fronteggiare eventi stressanti ed emozioni negative.