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Il modo migliore per dare uno scossone al metabolismo lento e far funzionare una dieta? Prendersi una pausa dal regime dimagrante per qualche giorno. E poi ricominciare con nuovo entusiasmo. Secondo una ricerca dell’Università della Tasmania, in Australia, pubblicata sulla rivista International Journal for Obesity, interrompere la dieta per alcuni giorni può avere effetti positivi, aiutandoci a perdere peso.
16 settimane di dieta
La ricerca, denominata Matador (Minimising Adaptive Thermogenesis And Deactivating Obesity Rebound) intendeva confrontare gli effetti di una dieta continuativa con quelli di una dieta intermittente, analizzando i dati di 51 uomini obesi sottoposti a dieta per 16 settimane. Ai partecipanti sono stati assegnati in modo casuale un regime dietetico da seguire senza intervalli e un altro da seguire per 2 settimane con uno stop di altre 2, continuando un ciclo così composto di 16 settimane in totale.
Più peso perso senza riprenderlo
I partecipanti al regime dietetico intermittente non solo hanno perso più peso corporeo, ma, dopo la conclusione della dieta, ne hanno anche riguadagnato di meno. Nello specifico, a distanza di sei mesi dalla fine del periodo di restrizione alimentare, i partecipanti che avevano seguito la “dieta intermittente” hanno mantenuto, in media, un peso inferiore di 8 kg rispetto a quelli che avevano seguito la dieta dimagrante per 16 settimane consecutive. Il metabolismo lento sembrava ripartito.
Manca la “reazione alla carestia”
Secondo gli autori, la perdita di peso determinata dalla dieta discontinua sarebbe dovuta al fatto che questo regime alimentare modifica una serie di processi biologici, che avrebbero rallentato non solo la perdita di peso, ma anche l’eventuale riacquisto dei chili persi. Quando riduciamo l’apporto di energia derivante dal cibo durante la dieta, il metabolismo messo a riposo rallenta in misura maggiore del previsto, secondo un fenomeno chiamato “termogenesi adattativa”, che rende più difficile la perdita di peso. Questa cosiddetta “reazione alla carestia”, un meccanismo di sopravvivenza che ha aiutato gli esseri umani a sopravvivere come specie quando le forniture di cibo erano carenti nei millenni passati, sta ora contribuendo in generale alla crescita del girovita, data l’attuale disponibilità di provviste alimentari. Viceversa, seguendo per 14 giorni una dieta normale intervallata da una fase di riposo, questo serve a riavviare il metabolismo lento.