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Imparare a utilizzare spezie ed erbe aromatiche in cucina, aiuterebbe a ridurre il consumo di sale nella dieta, indicazione di vitale importanza soprattutto per gli ipertesi, diabetici e in sovrappeso. È quanto riporta un recente studio dell’Università della California di San Diego, negli Usa, presentato al Meeting dell’American Heart Association di San Francisco.
Prima fase dell’esperimento
Al campione, il 60% del quale era in sovrappeso e soffriva di diabete o di ipertensione, è stato chiesto di seguire una dieta con poco sodio per quattro settimane.
Seconda fase dell’esperimento
Metà del gruppo partecipava a un corso di cucina di 20 settimane con l’obiettivo di acquisire l’uso delle spezie e delle erbe aromatiche per insaporire le portate, utilizzando il sale solo per un apporto giornaliero di 1.500 mg. Il restante gruppo iniziava, invece, a cucinare allo stesso modo, ma senza il supporto di un corso.
Che cosa è risultato
Nella prima fase, il consumo di sodio giornaliero è complessivamente diminuito: da 3.450 mg a 1.656 mg. Nella seconda fase, dopo un aumento iniziale dell’apporto di sodio in entrambi i gruppi, chi aveva seguito il corso era riuscito a ridurlo notevolmente, facendolo arrivare a 966 mg al giorno.
Una scelta più consapevole
Secondo i ricercatori, il gruppo di persone che aveva seguito il corso di cucina per imparare a utilizzare le spezie e le erbe aromatiche, era diventato più consapevole del fatto che non era necessario aggiungere sale per dare più gusto ai cibi preparati e in più, il supporto ricevuto dal percorso seguito era diventato un aiuto anche nel “guidare” le scelte verso cibi ipocalorici durante i pasti fuori casa.
Meno sale, tanti benefici
Ridurre il consumo di sale:
– abbassa la pressione arteriosa
– migliora la funzionalità del cuore, della circolazione sanguigna e dei reni
– riduce il gonfiore e la ritenzione idrica
– aumenta la resistenza delle ossa
– accresce la sensibilità gustativa consentendo di apprezzare il sapore dei cibi poco salati.