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Capita a tutte dopo la stagione invernale. Gli anglosassoni hanno anche coniato un termine, “puffy look”, per descrivere l’aspetto post inverno: gonfio, a palloncino e pesante per l’accumulo di tossine nell’organismo. Ma ritrovare un aspetto radioso e “primaverile” è possibile, avendo una pelle luminosa, un fisico più scattante, persino una mente più fresca.
Le strategie a tavola
Per disintossicarsi, oltre a portare in tavola ogni giorno due porzioni abbondanti di verdure di cui la primavera è ricca (in particolare quelle amare come radicchio, rucola, carciofi), non si deve dimenticare di bere molto: almeno due, tre litri di acqua oligominerale naturale. Joelle Ciacca, guru francese del detox, suggerisce di bere al risveglio un bicchiere di acqua tiepida con un cucchiaino di bicarbonato e di pulire sempre bene la lingua con l’apposito strumento oppure con un cucchiaio partendo dal fondo fino alla punta.
Un aiuto dalle erbe
Se non si allatta si può ricorrere alle erbe, in particolare all’aloe, il tarassaco, la bardana, la piantaggine da assumere sotto forma di tisane oppure di integratori già pronti.
Un occhio alla cura della pelle
Le strategie disintossicanti da mettere in atto all’arrivo della primavera prevedono anche un’accurata pulizia della pelle con lo scrub: a grana grossa per le parti più robuste del corpo oppure con microgranuli sottili per i punti delicati, dal décolleté alle braccia, aiuta a liberare i pori dalle cellule morte e dalle impurità permettendo alla cute di respirare e di ossigenarsi a fondo. Anche un lungo bagno caldo aiuta a disintossicarsi. Dopo una doccia tiepida per portare via sporco e sudore, si riempie la vasca con acqua molto calda, si aggiunge un chilo di sale grosso e si resta in immersione per venti minuti. Durante il bagno è importante bere almeno mezzo litro di acqua tiepida con succo di limone per favorire l’eliminazione delle tossine. Per completare gli effetti detossinanti del bagno può essere utile un automassaggio che stimola gli organi preposti all’eliminazione delle tossine, in particolare il fegato e l’intestino: si può usare dell’olio di mandorle dolci al qualche aggiungere due, tre gocce di olio di estragone da massaggiare sul ventre con movimenti circolari in senso orario che partono dall’ombelico per allargarsi fino ai fianchi, insistendo per almeno un paio di minuti.