Argomenti trattati
La commissione Affari costituzionali del Senato ha approvato i due emendamenti identici, a firma M5S e Lega, all’articolo 6 del Decreto “proroghe”. Decade così quanto previsto dall’articolo 3 della legge Lorenzin (la 119/2017) che un anno fa aveva ripristinato l’obbligo vaccinale per bambini e ragazzi da zero a sedici anni, e secondo cui la presentazione della documentazione sull’avvenuta vaccinazione costituisce requisito d’accesso. “Per il prossimo anno scolastico tutti i bambini, compresi quelli sprovvisti di documentazione sulla loro vaccinazione, potranno accedere alle scuole per l’infanzia. L’obbligo slitta al 2019-2020. Una decisione di buon senso per la quale esprimiamo grande soddisfazione”, ha dichiarato il sottosegretario alla Salute, Maurizio Fugatti.
Il ministro della Salute
Il provvedimento arriva in linea con quanto espresso nelle scorse settimane dal ministro della Salute Giulia Grillo: “L’obbligatorità della vaccinazione si può graduare: nell’intensità, nel tempo e anche livello territoriale. Perché ci sono regioni che hanno coperture altissime e altre molto più basse. Si possono prevedere interventi mirati. Questo è un razionale di buon senso, non fare un decreto che mette 10 vaccini all’improvviso quando il giorno prima erano 4″.
Nessun bambino resterà fuori dalla scuola
“Ci sono tante forme di obbligatorietà”, aveva sottolineato Grillo. “Quella dell’esclusione scolastica è un atto estremo, quindi prevederla deve essere fortemente giustificato di fronte alla popolazione. Ci sono delle gradualità nei meccanismi sanzionatori che uno Stato può tranquillamente utilizzare prima di arrivare all’estremo”, aveva precisato il ministro della Salute, evidenziando che “abbiamo fortemente criticato il decreto Lorenzin proprio perché non è stato né graduale né preceduto da un graduale lavoro di un Governo che si è reso conto che le coperture vaccinali erano scese. Peccato che erano scese in 4 anni, quindi se ne poteva accorgere pure prima visto che la precedente ministra è stata in carica 5 anni”.