Morbillo
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Cos’è il morbillo?
Il morbillo è una malattia esantematica (cioè caratterizzata dalla comparsa di esantema, un’eruzione cutanea a forma di macchie), che compare soprattutto tra la fine dell’inverno e l’inizio della primavera, è più frequente tra i 3 e i 9 anni di età ed è estremamente contagiosa: circa il 90 per cento dei bambini esposti al contagio si ammala. Secondo le disposizioni di legge del Ministero della Sanità, la presenza di morbillo va notificata dal pediatra alle autorità sanitarie e il bimbo ammalato va tenuto in isolamento per cinque giorni dalla comparsa dell’esantema. In realtà, il piccolo è contagioso già a partire dal settimo giorno di incubazione, quando i sintomi del morbillo non si sono ancora manifestati. La malattia, una volta contratta, conferisce in genere un’immunità permanente.Le cause
Il morbillo è provocato da un virus del genere Morbillivirus, appartenente alla famiglia dei Paramixovirus. Prima dell’arrivo del vaccino, che ne ha ridotto drasticamente l’incidenza, rappresentava una delle più diffuse malattie infettive dell’infanzia.Come si trasmette il morbillo?
La trasmissione del virus avviene attraverso le microscopiche goccioline di secrezioni infette che si diffondono nell’aria quando la persona malata tossisce, starnutisce o parla. Il morbillo è una malattia molto contagiosa: il rischio inizia nel periodo di incubazione, cioè prima che si manifestino i sintomi, e continua fino a 5 giorni dopo la comparsa dell’esantema.I sintomi del morbillo
I segni caratteristici del morbillo compaiono, in media, un paio di settimane dopo il contagio. L’incubazione, che non presenta sintomi specifici, dura infatti otto-quindici giorni. Per i primi due-quattro giorni, dunque, il morbillo assume le caratteristiche di una comune malattia da raffreddamento con:- tosse secca o catarrale;
- raffreddore;
- febbre (anche alta);
- malessere;
- spossatezza.
- congiuntivite (l’infiammazione del rivestimento interno della palpebra e della parte anteriore dell’occhio),
- insofferenza alla luce, fastidio e bruciore agli occhi,
- comparsa di chiazzette biancastre sulla mucosa interna della bocca (le “macchie di Koplik”), che durano uno-due giorni e scompaiono con l’apparire dell’esantema.
Come riconoscere il morbillo?
Il morbillo non si riconosce subito perché all’inizio ha sintomi generici che possono confondersi con quelli di altre malattie di tipo influenzale. Il primo sintomo inconfondibile è costituito dalle macchie biancastre di Koplik, che si manifestano all’interno della bocca sulla mucosa delle guance e del palato. L’altro segno caratteristico è dato ovviamente dalle macchie esantematiche tipiche del morbillo, che si manifestano appena scompaiono le macchie di Koplik. Si tratta di piccole eruzioni di colore rosso vivo, leggermente in rilievo, con margini frastagliati e un diametro variabile da due a 10 millimetri, con tendenza a confluire in macchie più grosse.L’esantema del morbillo compare inizialmente sul collo e sul viso, per poi passare al resto del corpo.Attenzione alle complicazioni del morbillo
In circa un caso su sei, il morbillo può determinare complicanze come laringite, otite media (l’infezione dell’orecchio medio, al di là del timpano), diarrea e broncopolmonite (l’infiammazione acuta dei bronchi e dei polmoni). Queste infezioni sono provocate dallo stesso virus del morbillo oppure, più spesso, dalla sovrapposizione di infezioni batteriche favorite dall’indebolimento del sistema immunitario, cioè di difesa naturale, connesso alla malattia. Per curare queste complicanze, il pediatra può prescrivere un ciclo di antibiotici. Molto più raramente (in circa un caso su mille) il morbillo può provocare un’encefalite, una malattia molto seria che colpisce l’encefalo (il cervello) e può avere conseguenze irreversibili. In questo caso, occorre ricoverare d’urgenza il bambino in ospedale.Le cure per il morbillo
Trattandosi di un’infezione di origine virale, non esiste una cura specifica contro il morbillo. Il pediatra può, però, prescrivere un antifebbrile a base di paracetamolo, se la temperatura supera i 38,5°-39° C misurati nel sederino, e un antistaminico se il prurito provocato dall’esantema diventa troppo fastidioso.Si può prevenire con la vaccinazione?
La vaccinazione contro il morbillo è importante soprattutto per evitare le complicazioni che contrarre la malattia può comportare. In Italia rientra, infatti, tra le vaccinazioni obbligatorie. La prima dose di vaccino viene somministrata tramite un’iniezione tra i 12 e i 15 mesi di età con un richiamo verso i 5-6 anni. Il vaccino è, in genere, associato a quelli della parotite, della rosolia e della varicella (la cosiddetta vaccinazione “tetravalente” MPRV).I consigli per i genitori
Per ridurre il fastidio agli occhi, può essere utile abbassare la luce nella cameretta e tamponare gli occhi del piccolo con una garza sterile imbevuta di acqua bollita e lasciata raffreddare o di soluzione fisiologica (acqua e sale) in vendita in farmacia. Occorre fare bere molto il bambino, offrendogli acqua, camomilla o una tisana. La febbre alta lo espone, infatti, al rischio di disidratazione. È anche bene non coprirlo eccessivamente e praticargli delle spugnature di acqua fredda su gambe e braccia per abbassare la temperatura. Revisione testo a cura della direttrice Silvia Huen, ultima modifica 18/02/2020Fonti / Bibliografia
- Malattie infettiveSito tematico del Ministero della Salute dedicato alla Malattie infettive
- Morbillo - sintomi - incubazione e terapia - prevenzioneIl morbillo è una malattia infettiva causata da un virus del genere morbillivirus (famiglia dei Paramixovidae)
- Morbillo - Ospedale Pediatrico Bambino GesùSi trasmette dal malato all'individuo sano attraverso le goccioline infette diffuse nell'ambiente dai colpi di tosse e dagli starnuti; non è trasmessa dagli animali e non esistono portatori sani.
- Vaccino tetravalente per morbillo, parotite, rosolia e varicella (MPRV): reazioni avverse e rischi correlati alle malattie
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