Va completato il ciclo vaccinale se la malattia si è sviluppata?

A cura di Elena Bozzola - Dottoressa specialista in Pediatria Pubblicato il 20/01/2020 Aggiornato il 24/07/2024

E' sempre opportuno effettuare l'intero ciclo di vaccinazione e questo vale anche se il bambino "a metà strada" (o anche oltre) contrae la malattia.

Una domanda di: Rosy
Ho una bambina che attualmente ha 11 mesi e che ha contratto la meningite da Haemophilus influenzae B quando ne aveva 9. Siamo ancora in ospedale e per
fortuna si sta risolvendo nei migliori dei modi. Si sostiene di continuare la profilassi vaccinale una volta che rientreremo a casa: lei ha fatto 2 dosi e le mancherebbe una terza che avrebbe dovuto
fare a gennaio. Io mi chiedevo se fosse il caso di farla comunque la terza dose visto che ha già contratto la malattia e mi sta sorgendo il dubbio che il vaccino nn
abbia prodotto gli effetti desiderati visto che lei ha contratto la malattia nonostante avesse 2 dosi in corpo. Da accertamenti fatti qui in ospedale è carente di IgA ma gli altri valori sono
nella norma. E gli altri vaccini fatti e/o che dovrebbe fare, mi lasceranno al sicuro o sarò sempre in allerta perché magari non è coperta anche se vaccinata??
Grazie per l’attenzione.

Elena Bozzola
Elena Bozzola

Gentilissima Signora,
innanzitutto le auguro una pronta risoluzione e un felice ritorno a casa con la sua bambina. In merito al suo quesito, le confermo che è importante completare il ciclo vaccinale con la terza dose di esavalente, che contiene anche il vaccino contro l’Haemophilus Influentiae B. Sottoporsi a un vaccino per cui si è già contratta la malattia non rappresenta assolutamente un problema o una controindicazione alla vaccinazione. (https://www.sip.it/2017/10/17/vaccin-quiz/). Il vaccino protegge nei confronti della malattia per cui si viene immunizzati e non è lui il responsabile della malattia. Tuttavia, ed è importante che lei lo sappia, nessun vaccino garantisce una protezione al 100 per cento. Pertanto, può verificarsi in alcuni rari casi che, anche se si è vaccinati si contragga la malattia (ma in questa eventualità comunque la malattia si manifesta generalmente in forma meno grave). Il rischio è maggiore se il ciclo vaccinale non è stato completato. Con cordialità.

Il parere dei nostri specialisti ha uno scopo puramente informativo e non può in nessun caso sostituirsi alla visita specialistica o al rapporto diretto con il medico curante. I nostri specialisti mettono a disposizione le loro conoscenze scientifiche a titolo gratuito, per contribuire alla diffusione di notizie mediche corrette e aggiornate.

Se non trovi la risposta al tuo quesito, fai la tua domanda ai nostri specialisti. Ti risponderemo prima possibile. Fai una domanda all’esperto

Gli Specialisti rispondono
Le domande della settimana

Secrezioni vaginali abbondanti a sei mesi dal parto: cosa segnalano?

31/03/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Claudio Ivan Brambilla

La comparsa di perdite trasparenti, prive di odore e non associate a particolari sintomi potrebbe essere espressione della ripresa dell'attività ovarica. Ma per avere la certezza che non si tratti di altro è meglio effettuare un controllo.   »

Gemelli: perché sono diversi?

31/03/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Faustina Lalatta

Se i gemelli sono dizigoti è normale che abbiano un aspetto differente, anche per quanto riguarda il colore di occhi e capelli. Questo perché, a differenza dei gemelli monozigoti, non condividono un identico patrimonio genetico.   »

Streptococco: dare l’antibiotico “solo” per sei giorni favorisce le ricadute?

24/03/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giorgio Longo

In caso di infezioni batteriche, la tendenza attuale è di ridurre la durata della terapia con antibiotico sia perché si rivela ugualmente efficace sia in quanto un trattamento breve diminuisce il fenomento dell'antibiotico-resistenza, che rappresenta una grave minaccia per la salute di tutti.   »

Fai la tua domanda agli specialisti
Le notifiche push sono disabilitate in questo browser