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Ci sono due momenti dell’anno in cui le lancette di tutti i nostri orologi vengono spostate di un’ora, avanti o indietro: si tratta del passaggio dall’ora legale all’ora solare e viceversa.
Può sembrare un cambiamento insignificante, ma che in realtà rischia di avere ripercussioni sui nostri ritmi, soprattutto per quanto riguarda i più piccoli che, per un certo periodo di tempo, possono sentirsi stanchi, far faticare a svegliarsi oppure ad addormentarsi.
Che differenza c’è tra ora legale e solare
L’ora solare è il sistema di misurazione del tempo che segue esattamente la posizione del Sole nel cielo e sul meridiano; in Italia e in molti altri Paesi del mondo viene adottata nei mesi autunnali e invernali.
L’ora legale è, invece, una convenzione che porta avanti le lancette dei nostri orologi di 60 minuti nei mesi primaverili ed estivi per sfruttare al massimo la luce naturale durante il giorno. Ciò vuole dire che con il ritorno all’ora solare le lancette vengono riportate indietro di un’ora.
Con l’ora legale, quindi, avremo più luce naturale di sera, quando verrà buio più tardi; di contro ne avremo meno la mattina presto.
Chi ha “inventato” l’ora legale e quando
Il primo a parlare di ora legale (anche se non con questo nome) fu l’americano Benjamin Franklin nel Settecento: secondo la sua teoria, adattare l’orario segnato dagli orologi ai cambiamenti della luce naturale avrebbe permesso di risparmiare sull’energia destinata all’illuminazione.
In Italia l’ora legale venne adottata per la prima volta nel 1916, durante la Prima Guerra Mondiale, proprio per risparmiare sul costo dell’energia elettrica; questa convenzione divenne poi definitiva nel 1966.
Quando cambia l’ora
L’Unione Europea nel 2001 ha stabilito che l’ora legale ha inizio in ogni stato membro alle ore 1.00 del mattino secondo il meridiano di Greenwich in due momenti specifici dell’anno: nella notte tra sabato e domenica dell’ultimo fine settimana di marzo (quando si passa all’ora legale) e durante l’ultimo fine settimana di ottobre per tornare all’ora solare.

Foto di kalhh da Pixabay
In Italia questo passaggio avviene alle 2 del mattino, anche se per comodità spesso regoliamo le lancette dei nostri orologi già la sera prima. Per fortuna orologi digitali, smartphone e device tecnologici vengono in nostro aiuto aggiornandosi automaticamente!
I motivi che stanno alla base dei due cambi d’ora
Abbiamo visto che il passaggio tra ora legale e ora solare e viceversa consente di sfruttare al meglio le ore di luce, diminuendo così i consumi di energia elettrica con effetti benefici sia sulle nostre bollette che sull’ambiente. Questo è il vantaggio principale; ci sono però anche alcuni effetti collaterali che vengono sempre più spesso presi in considerazione.
Molte persone, infatti, reagiscono negativamente al cambio dell’ora, che scombussola i ritmi del sonno e dell’appetito, dando effetti simili a quelli che si sperimentano quando si fa un lungo viaggio e si cambia fuso orario. È proprio per questo motivo che il cambio dell’ora scatta sempre di domenica, cioè per dare alla maggior parte di noi la possibilità di adattarsi in maniera più dolce ai nuovi ritmi e per non rischiare “incidenti” con la sveglia per andare a scuola o al lavoro.
L’ora legale verrà abolita?
La Commissione Europea, nel 2018, ha chiesto ai suoi cittadini se volessero mantenere l’ora legale oppure no: risposero al sondaggio oltre 4,6 milioni di persone, delle quali l’84% chiedeva l’abolizione del cambio dell’ora, mantenendo quindi l’ora solare per tutto l’anno.
A causa di un impasse che ha ostacolato una risoluzione definitiva, alla base del quale c’è stata l’incapacità di raggiungere un accordo tra gli Stati membri, dal 2019 il dibattito sul tema è stato accantonato. Consapevole della difficoltà nel trovare un consenso unanime, la Commissione Europea ha deciso di abbandonare la questione, mantenendo in vigore l’attuale sistema di cambio d’ora ogni 6 mesi.
In breve
Due volte all’anno, in primavera e in autunno, dobbiamo spostare le lancette dell’orologio passando dall’ora solare all’ora legale e viceversa: lo scopo è quello di sfruttare al massimo la luce del sole, limitando il consumo di energia elettrica. Un cambiamento in vigore da anni, che però può avere ripercussioni negative sui ritmi naturali delle persone, specialmente dei bambini.