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Mangiare frutta e verdura migliora i voti a scuola dei bambini. È quanto sostiene una ricerca dell’University of Newcastle (Stati Uniti), secondo cui i vegetali hanno un effetto significativo nel rendimento scolastico in tutte le materie (salvo in matematica) e almeno due frutti al giorno si associano a voti più alti nella scrittura. Al contrario, lo zucchero e le bevande dolci sono associati a voti più bassi, in particolare nella lettura.
Come i cibi influenzano il rendimento
I ricercatori hanno analizzato le prestazioni scolastiche di 4.200 alunni delle diverse classi secondarie, tenendo conto del background sociale e del genere dei giovani: hanno dimostrato che mangiare frutta e verdura migliora i voti a scuola dei bambini, in quanto influenza positivamente l’attività neurologica, promuovendo una migliore funzione cognitiva.
Ancora poca attenzione
Secondo i dati del Sistema di sorveglianza Okkio alla Salute, promosso dal ministero della Salute, tuttavia, il 20% dei genitori dichiara che i figli non consumano quotidianamente frutta e verdura, mentre durante la giornata il 36% consuma tutti i giorni bevande zuccherate o gassate. Un peccato perché, non solo mangiare frutta e verdura migliora i voti a scuola, ma i vegetali, oltre che ricchi di vitamine, sali minerali e fibre, insieme ai legumi sono gli alimenti più ricchi in assoluto di fitonutrienti, sostanze indispensabili per la salute e il benessere dell’organismo.
Come invogliarne il consumo
Come convincere dunque i bambini a mangiarne di più? Niente minacce, bugie o inutili promesse, raccomandano gli esperti: per far mangiare frutta e verdura ai bambini basta spiegare loro quanto fanno bene, secondo quanto sostengono due ricercatrici dell’università di Stanford con uno studio pubblicato dalla rivista statunitense Psychological Science. A questo proposito, gli esperti consigliano di proporre ai bambini la frutta a colazione e nel momento dello spuntino, insistere con le verdure che hanno un sapore più delicato (carote, zucchine) e ridurre quelle dal sapore amaro e molto intenso come verze, cavoli, cipolle, e farsi aiutare dalla creatività in cucina: è possibile migliorare l’accettazione verso gli alimenti meno graditi preparandoli in maniera differente o miscelandoli con le pietanze più gradite.