Vitamina D3 e ricerca della gravidanza

Dottoressa Elisa Valmori A cura di Elisa Valmori - Dottoressa specialista in Ginecologia Pubblicato il 30/01/2025 Aggiornato il 30/01/2025

Nei mesi invernali è frequente il riscontro di carenza di vitamina D e la si integra impiegando la sua forma inattiva ossia il colecalciferolo, comunemente noto come vitamina D3. Meglio però non eccedere per quanto riguarda i dosaggi.

Una domanda di: Elena
Gentile dottoressa,
ho appena compiuto 36 anni, a marzo dello scorso anno (dunque 10 mesi fa) io e il mio compagno abbiamo iniziato ad avere rapporti non protetti, senza
fare molto caso alle date “utili” per il concepimento. A maggio sono rimasta incinta, tuttavia con due ecografie a distanza di qualche settimana ho
scoperto che si trattava di ovulo bianco, perciò sono stata sottoposta ad un intervento di isterosuzione a fine giugno. Il ciclo è tornato ad agosto, e da ottobre abbiamo iniziato a tentare il concepimento, questa volta facendo riferimento alla finestra “utile”. Aggiungo che ho ovaio micropolicistico e ciclo piuttosto irregolare (e quasi
sempre lungo variando sui 31-32-33-34 gg). Trascorsi due / tre mesi senza “risultati”, la ginecologa a dicembre mi ha consigliato di assumere chirofert, e a gennaio mi ha effettuato un monitoraggio follicolare durante la prima parte del ciclo, dal quale abbiamo visto che questa volta l’ovulazione è stata anticipata rispetto al mio solito, cioè al 13/14 giorno (forse per via del chirofert?). Nel frattempo mi ha anche fatto fare analisi per vedere i valori di FSH (valore 11), 17beta estradiolo (valore 25) e vitamina D3
(valore 27). A suo parere la vitamina D3 è bassa e mi ha prescritto il Di Base da 25000 da assumere un flacone ogni 2 settimane, tuttavia, leggendo il
foglietto illustrativo ho notato che è assolutamente sconsigliato a donne in gravidanza e anche a chi è alla ricerca di una gravidanza. L’ho fatto presente e la ginecologa ha minimizzato, mentre il mio medico di famiglia mi dice che il valore della vitamina non è poi così basso e lui mi sconsiglia di assumere vitamina D3 con quel dosaggio. Ho visto che, oltre al chirofert classico, esiste il chirofert plus che contiene anche vitamina D3, per cui ho pensato che potrebbe essere di aiuto assumere quello, magari a giorni
alterni rispetto al chirofert classico, il mio medico di famiglia mi conferma che è una buona soluzione, lei cosa ne pensa? Rispetto all’assunzione
del Di Base, se si è alla ricerca di gravidanza, mi conferma le controindicazioni? Oppure assunto in un dosaggio inferiore può andare bene? Se siì, in base al mio valore di vitamina D3 (27), che dosaggio sarebbe consigliato secondo lei? Grazie infinite anticipatamente.
 
Elisa Valmori
Elisa Valmori

Salve signora,
nei mesi invernali è frequente il riscontro di carenza di vitamina D e la si integra impiegando la sua forma inattiva ossia il colecalciferolo.
Questa vitamina (vitamina D3 per la precisione) deve essere attivata a livello del rene (che la trasforma in di-idrossi-colecalciferolo o calcitriolo), mettendo quindi l’organismo al riparo da un eccesso di vitamina D (condizione davvero rara in letteratura medica).
Teniamo comunque presente che il calcitriolo viene prodotto anche a livello della placenta e che l’abilità del feto di produrre il calcitriolo sembra giocare un ruolo nel trasferimento di calcio a livello placentare.
Se volesse approfondire il tema, ho trovato interessante questo sito dell’Istituto Superiore di Sanità:
https://www.issalute.it/index.php/la-salute-dalla-a-alla-z-menu/v/vitamina-d?width=wide#sicurezza-effetti-indesiderati-e-interazioni-con-i-farmaci
Rispetto alle sue molte domande ritengo che un dosaggio di 25.000 unità ogni 15 giorni possa essere eccessivo, avrei proposto 25.000 unità 1 volta al mese almeno fino alla stagione estiva (con la luce solare abbiamo meno carenza di questa vitamina di solito) oppure un’integrazione compresa tra 600 e 1000 unità al giorno. Se invece assume Chirofert plus, dato che contiene 50 microgrammi di vitamina D3, arriva a 2000 unità al giorno di integrazione, quindi 60.000 unità al mese se la prende quotidianamente. Temo che assumere Chirofert e Chirofert plus a giorni alterni comporti una spesa considerevole.
Sarei più propensa a mantenere separata la terapia con vitamina D3 mensile (1 fiala da 25.000) oppure 3 volte al mese (esiste anche il dosaggio da 10.000 unità per le fiale di vitamina D3).
Rispetto alla ricerca della gravidanza, può essere molto utile a mio parere imparare a riconoscere i segnali della sua fertilità mediante l’apprendimento dei metodi naturali (metodo Billings o sintotermico tipo CAMEN o Roetzer). Sono metodi ormai validati a livello scientifico, l’insegnamento solitamente è gratuito, non richiedono la presenza di cicli mestruali regolari ma sono applicabili in tutti i tipi di ciclo, possono essere impiegati sia per ricercare che per rinviare il concepimento…direi che vale la pena di conoscerli! 
Spero di averle risposto, rimango a sua disposizione se avesse bisogno di ulteriori chiarimenti, cordialmente.

Il parere dei nostri specialisti ha uno scopo puramente informativo e non può in nessun caso sostituirsi alla visita specialistica o al rapporto diretto con il medico curante. I nostri specialisti mettono a disposizione le loro conoscenze scientifiche a titolo gratuito, per contribuire alla diffusione di notizie mediche corrette e aggiornate.

Se non trovi la risposta al tuo quesito, fai la tua domanda ai nostri specialisti. Ti risponderemo prima possibile. Fai una domanda all’esperto

Gli Specialisti rispondono
Le domande della settimana

Cisti del dotto tireoglosso: si può riformare dopo l’intervento chirurgico?

27/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Alessia Bertocchini

La cisti del dotto tireoglosso, nota anche come cisti mediana del collo (per via del fatto che in genere si trova a metà del collo) dopo essere stata asportata chirurgicamente può ricomparire e, quindi, richiedere un secondo intervento.  »

Sonno agitato a 3 anni: la cameretta condivisa con la sorellina può essere la soluzione?

27/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Leo Venturelli

È possibile che a disturbare il sonno di una bimba di tre anni e mezzo sia il pensiero della sorellina che, a differenza di lei, dorme ancora con i genitori: mettere le due bambine nella stessa cameretta potrebbe risolvere i risvegli notturni della maggiore.   »

Autismo: c’è un’indagine che può accertarlo con sicurezza in gravidanza?

20/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Giorgio Rossi

Come e più di altre anomalie del neurosviluppo, i disturbi dello spettro autistico sono legati a molteplici "errori" genetici. Alcune ricerche hanno indicato più di 1000 geni potenzialmente coinvolti: la complessità del problema non consente di accertarlo con sicurezza durante la gravidanza.   »

Fai la tua domanda agli specialisti