Salve dottoressa mi scusi per il disturbo… ho posto questo mio problema già qualche mese fa e una sua collega mi ha risposto che posso stare assolutamente tranquilla…allora le spiego tutto: Ottobre 2023 ho iniziato la cura con xanax 1 mg rp e zarelis 37,5 mg per poi gradualmente arrivare a 75 mg…. Dopo un po’ il medico mi tolse lo xanax e salimmo zarelis a 150 mg… ma l’ho preso per poco questo dosaggio dato che a febbraio ho scoperto di essere incinta era meno di un mese che assumevo 150 mg e insieme a lui decisi di annullare la terapia… iniziò a farmela scalare a giorni alterni ma iniziai con forti vertigini… e capii che erano i farmaci… così ho continuato con zarelis 75 mg ed ora sono arrivata alla 35^ settimana di gravidanza e assumo sempre questo dosaggio. Mi trovai a parlare con lui ad agosto e gli posi la domanda per l’allattamento e mi disse che questo farmaco provocava agitazione al bambino… La mia ginecologa disse di solito i farmaci presi in gravidanza vanno bene anche per l’allattamento però informati bene…. Posi questo problema qui e una collega mi disse che assolutamente non recava alcun problema… anzi era un dosaggio minimo e se avessi avuto bisogno poteva anche aumentare un po’ perché ogni mamma merita di sentirsi il meglio possibile per godersi il tutto…. Ora mancano 5 settimane al parto e diciamo che mi sento un po’bordeline…ho paura di ricaderci dentro. E mi sto ponendo sempre lo stesso problema per l’ allattamento. Mi può aiutare?
Elisa Valmori
Salve signora, ho buone notizie da darle: non solo venlafaxina è compatibile in gravidanza ma lo è anche in allattamento.
Lei al momento sta assumendo un dosaggio contenuto di questo farmaco: ci sarebbe anche spazio per un aumento del dosaggio già in queste ultime settimane di gravidanza se il Curante psichiatra lo ritenesse indicato.
Ritengo che troppo spesso ci si lasci condizionare nel sottodosare le terapie con psicofarmaci in gravidanza, dimenticando che il metabolismo di questi ultimi è accelerato rispetto all’adulto. Infatti avrà visto quanto spesso si va in bagno a far la pipì quando si è in gravidanza!
Ebbene, questo comporta un tempo minore di permanenza dei farmaci nel nostro organismo, limitandone l’effetto farmacologico.
Inoltre, di sicuro sarà aumentata di peso in questi ultimi mesi, di conseguenza lo stesso dosaggio di farmaco andrà a distribuirsi in un volume corporeo maggiore…
Riguardo all’allattamento al seno, la Venlafaxina sarebbe invece perfettamente compatibile: le allego il link di un database a libero accesso che riporta i vari studi in proposito e che spero possa convincere il mio collega a concederle il privilegio di allattare…è davvero il modo più bello di proseguire la gravidanza!
https://e-lactancia.org/breastfeeding/venlafaxine/synonym/
Anzi, mi permetto di osservare che proprio i bambini esposti a venlafaxina in gravidanza, hanno meno agitazione se vengono allattati al seno!
Questo perché il farmaco presente nel latte (seppure in quantità certamente inferiore rispetto alla gravidanza) rende meno brusco il distacco da questa terapia.
Spero di averla rassicurata e aiutata, rimango a sua disposizione per ogni evenienza in vista del parto che le auguro sia bellissimo.
Cordialmente.
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