Sto cercando una seconda gravidanza. Sono operatrice sanitaria e come ogni anno mi hanno proposto, nell’ospedale in cui lavoro, di effettuare il vaccino antinfluenzale. So che tale vaccino è raccomandato alle donne in gravidanza, ma solo nel II e III trimestre, per cui mi chiedo:
– se lo facessi, dovrei essere certa di non essere incinta, giusto?
– dopo averlo effettuato, per quanto tempo dovrei sospendere la ricerca della gravidanza?
– l’influenza contratta in gravidanza può causare aumento del rischio di problemi al feto (ho letto aumento rischio di difetti del tubo neurale, cardiaci, idrocefalo, e labiopalatoschisi) o è la febbre conseguente all’influenza a causarli? (quindi se contraessi l’influenza ma tenessi a bada la febbre con la tachiprina non avrei un aumentato rischio di malformazioni, esatto?)
Grazie.
Antonio Clavenna
Gentile signora Maria,
gli studi disponibili sulla vaccinazione antinfluenzale nel primo trimestre di gravidanza non hanno rilevato un aumento del rischio di malformazioni.
Anche se in Italia al momento la vaccinazione è raccomandata solo nel II e III trimestre, in altre nazioni (per esempio, Stati Uniti, Regno Unito, Australia) la raccomandazione è estesa a tutti i trimestri di gravidanza. L’indicazione del II e III trimestre è data principalmente dal maggior rischio di complicanze in questo periodo della gestazione.
Può, quindi, effettuare la vaccinazione anche subito; questo non comporta alcuna necessità di attendere del tempo prima di cercare una gravidanza.
Per quanto riguarda i rischi dell’influenza durante la gravidanza, i dati più solidi riguardano il maggior rischio di ricovero materno in ospedale per complicanze dell’influenza (per esempio, polmonite). Inoltre, l’influenza in gravidanza appare associata a un maggior rischio di parto prematuro, di basso peso alla nascita e di morte fetale.
I risultati degli studi sulle malformazioni congenite non sono, invece, al momento conclusivi. Come da lei evidenziato, alcuni studi hanno osservato un aumento del rischio di alcune malformazioni (per esmepio, difetti del tubo neurale, difetti cardiaci, labiopalatoschisi), non confermato, però, in altre ricerche. Inoltre, non è possibile valutare se questo rischio aumentato sia dovuto al virus dell’influenza oppure ad altri fattori (febbre, farmaci assunti,…).
Indipendentemente dalla vaccinazione antinfluenzale, le raccomando (se già non lo stesse facendo) di assumere l’acido folico alla dose di 400 microgrammi al giorno, come prevenzione del rischio di difetti del tubo neurale.
Cordiali saluti.
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