Leggo sempre con molto interesse i vostri articoli e trovo le informazioni chiare ed esaustive. Si parla molto di vaccino antinfluenzale e
dell’importanza di farlo soprattutto per chi ha delle patologie e per i soggetti più deboli.
Vorrei avere delle spiegazioni in merito al vaccino, data la situazione epidemiologica, se è opportuno farlo al mio bimbo di 20 mesi, che non ha
alcuna patologia e ha una crescita normale. Non si hanno molte informazioni in merito, non so se sbaglio, mi sembra, invece, che in alcuni Stati
europei sia una prassi abbastanza comune. Io non vorrei farglielo, forse è più opportuno farlo fare ai genitori per evitare la trasmissione
dell’influenza?
Alberto Villani
Gentile Mamma,
quest’anno il Ministero della Salute ha dato indicazione, nella circolare sull’influenza che viene ogni anno emanata, di effettuare la vaccinazione antinfluenzale nella fascia di età sopra i 6 mesi ed entro i 6 anni. In alcune regioni la vaccinazione viene offerta in maniera attiva (vengono chiamati i soggetti da vaccinare ) e gratuita. Come Società Italiana di Pediatria da anni stavamo richiedendo di offrire questa opportunità in età evolutiva per proteggere i bambini, in particolare quelli della fascia di età coinvolta quest’anno, perché sono particolarmente suscettibili (si ammalano facilmente) e contagiosi (diffondono la malattia). E’ importante vaccinare tutti i soggetti in età evolutiva (0-18 anni) se affetti da patologie croniche e/o gravi.
Per quanto riguarda suo figlio, il consiglio è quello di vaccinarlo.
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