Sono molto preoccupata. Questa sarebbe la mia
seconda gravidanza. Il giorno 2 luglio ho ovulato (verificato con stick) e
ho avuto un rapporto completo. Giorno 15 luglio test positivo e beta a
15,6. Giorno 17 luglio beta a 56, giorno 30 luglio beta a 9930. Faccio
ecografia il giorno 4 agosto in cui dovrei essere di 6+5 (considerando due
settimane in più rispetto all’ovulazione, dato che per qualche problema il
mese di giugno non ho avuto ciclo ma solo un giorno di perdite leggere
il 18) e si vede solo la camera gestazionale ma non il sacco vitellino e non
l’embrione…La ginecologa mi ha detto che potrebbe essere un uovo cieco e mi
ha prescritto dosaggio beta ripetute a distanza di 48/72 ore e un’altra
eco a distanza di una settimana. La mia domanda è: ho qualche speranza? Sono
davvero combattuta e in ansia. La ringrazio anticipatamente per la sua
cordiale risposta.
Elisa Valmori
Buongiorno Giulia, mi scusi per averla fatta attendere, spero nel frattempo la sua situazione si sia chiarita con i successivi accertamenti.
E’ difficile all’inizio avere la certezza che tutto stia andando per il meglio e come lei stessa mi ha raccontato, non bastano né gli svariati prelievi del sangue per dosare le beta-hCG, né l’ecografia interna…ci vuole tempo e pazienza per poter vedere germogliare il seme!
Tra l’altro la parola “embrione” viene proprio dal greco e significa “germoglio dentro”…ecco perché da fuori è difficile scoprire cosa sta combinando il suo “fagiolino”!
Rispetto al riscontro ecografico di camera gestazionale vuota (il cosiddetto uovo chiaro) può capitare, come plausibile nel suo caso a giudicare dal deciso incremento delle beta-hCG che ci testimoniano una gravidanza in corretta evoluzione, che l’ovulazione ritardi di alcuni giorni e cada non al 14° giorno ma sia posticipata di una e a volte anche due settimane…non siamo delle macchine e il meccanismo dell’ovulazione può risentire di una malattia, uno stress, una restrizione dietetica e persino di alterazioni del ritmo sonno-veglia…
Questo implica che il suo piccolo risulti più giovane rispetto all’atteso in base all’inizio della “mestruazione” precedente.
Per questo motivo si ridata ecograficamente la gravidanza e in particolare la data presunta del parto, in modo da evitare confusione rispetto alla crescita (se non la ridatassimo, rischieremmo di credere che sia cresciuto poco rispetto alla sua settimana gestazionale) e anche rispetto a quando indurre un travaglio di parto in caso dovesse andare oltre il termine. Attenzione: solo nel primo trimestre di gravidanza è possibile stabilire con precisione la datazione.
Nelle settimane successive entrano in gioco nella crescita fetale svariati fattori e non è più così “standard” come nel primo trimestre.
A mio avviso, quindi, la sua gravidanza sarà con tutta probabilità iniziata più tardi del previsto e per questo motivo non si è potuto visualizzare l’embrione alla prima ecografia. In alternativa, potrebbe trattarsi di uovo chiaro vero e proprio e allora in questo caso al controllo a distanza di una settimana non sarà possibile visualizzare l’embrione e si dovrà porre diagnosi di aborto interno. Se vuole tenermi informata sono disponibile. Spero di averle risposto, cordialmente.
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