Tutti figli maschi: casualità o genetica?

Professor Paolo Gasparini A cura di Paolo Gasparini - Dottore specialista in Genetica clinica Pubblicato il 24/06/2022 Aggiornato il 29/06/2022

Ogni fecondazione costituisce una storia a sé e ogni volta si hanno le stesse probabilità di concepire un maschio o una bambina. È, dunque, sempre il caso a "tirare i dadi".

Una domanda di: Elly
Sono mamma di un maschietto e ho saputo da poco di attendere probabilmente un altro maschio. Avrei tanto desiderato una figlia femmina, mi chiedo se la determinazione del sesso sia davvero così casuale o se incide la genetica paterna. Mio marito ha infatti una famiglia in cui ci sono per la maggior parte maschi e ha un fratello. È possibile che sia predisposto ad avere solo maschi? Se tentassi una terza gravidanza, sarebbe sicuramente un altro maschio avendone già due o potrei avere speranza? Vedo molte coppie che hanno o solo maschi o solo femmine, quindi inizio a non credere più al dato della casualità. Grazie se potete darmi un chiarimento.
Paolo Gasparini
Paolo Gasparini

Gentile signora, continui pure a credere alla casualità per quanto riguarda il sesso del bambino. Si tratta infatti di una questione statistica che si ripete uguale a se stessa a ogni nuovo concepimento. Aggiungo che le probabilità di avere una figlia femmina sono a ogni nuova fecondazione circa del 51 per cento e del 49 per cento di avere un figlio maschio. Se, idealmente, lei facesse 100 figli (ovvio è solo un ragionamento per paradosso) di sicuro non ci sarebbe una grande differenza tra il numero dei maschietti e quello delle bambine. Ripeto: ogni fecondazione costituisce una storia a sé, quindi sarebbe del tutto fortuito se davvero il suo secondo figlio fosse ancora un maschietto. Esiste comunque una teoria (mai dimostrata con rigore scientifico) secondo cui ci potrebbe essere un modo per pilotare il concepimento di un figlio maschio o di una figlia femmina. Come lei sa gli spermatozoi maschili possono essere portatori della Y o portatori della X, mentre l’ovocita femminile è portatore solo della X. Quando lo spermatozoo Y feconda l’ovocita si avrà un maschietto, quando invece a fecondare è lo spermatozoo X si avrà una bambina. E vengo al punto: si sa che gli spermatozoi Y sono lievemente più veloci degli spermatozoi X nella loro risalita alle tube dove avviene il concepimento, ma si inattivano prima degli spermatozoi X, più lenti ma più persistenti. Di conseguenza, l’ipotesi (e sottolineo ipotesi!) è che avere rapporti lo stesso giorno dell’ovulazione possa favorire il concepimento di un maschietto (lo spermatozoo Y arriva prima a incontrare l’ovocita), mentre avere rapporti alcuni giorni prima dell’ovulazione (per esempio due-tre giorni prima, quando inizia il periodo fertile caratterizzato dalla presenza del muco fertile, simile per colore e consistenza all’albume dell’uovo) possa favorire il concepimento di una bambina. Gli spermatozoi X possono infatti arrivare quando l’ovocita entra nelle tube e ormai gli spermatozoi Y non sono più attivi. Il ragionamento c’è, ma naturalmente niente assicura che questo metodo possa realmente funzionare. Venendo alla sua ultima domanda non posso dunque che dirle che sì, che di sicuro, in caso di una terza gravidanza, potrebbe avere una figlia femmina, anche perché la statistica giocherebbe a suo favore: come detto sopra le probabilità di avere una figlia femmina sono maggiori rispetto a quelle di avere un figlio maschio). Con cordialità.

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