Sono alla 17 settimana di gravidanza. Dal controllo degli esami ematici risulta l’antitrombina III con valore 74NG. Premetto che sono sotto terapia con Clexane 4000 u.i. (è un’eparina a basso peso molecolare) a causa della mutazione genetica. Vorrei sapere se è un valore normale.
Elisa Valmori
Salve signora, l’antitrombina III è una glicoproteina plasmatica ad azione anticoagulante. Questa molecola – potenziata nella sua azione fino a 2000 volte dal legame con l’eparina – è in grado di inibire diversi fattori della coagulazione, in particolare la trombina e il fattore Xa. I valori di riferimento dell’antitrombina III possono variare da laboratorio a laboratorio; sono considerati normali quando sono compresi tra l’ottanta ed il centoventi per cento del valore di riferimento. Se una paziente è affetta da deficit di antitrombina III, si definisce trombofilica, ossia con una tendenza marcata a sviluppare coaguli nel sangue, in particolare in alcune circostanze (ad esempio: immobilizzazione prolungata, assunzione di pillola contraccettiva, gravidanza) Anche chi presenta una mutazione del fattore V Leiden (in omozigosi o in eterozigosi) fa parte delle pazienti con trombofilia e necessita pertanto della profilassi anticoagulante con eparina a basso peso molecolare in gravidanza. Ricordo che la profilassi è di 4000 UI/die fino a 80 kg di peso corporeo, superato questo limite andrebbe aggiustato il dosaggio a 6000 UI/die. Il valore che lei mi riporta di antitrombina III è in teoria lievemente sotto il limite minimo di normalità (80%) ma non ci deve allarmare in quanto, come le accennavo sopra, l’eparina che lei sta assumendo potenzia notevolmente questa molecola, mettendola al riparo da rischi a livello di coagulazione del sangue. Spero di averla rassicurata, sono a disposizione altrimenti, cordialmente.
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