Dottore buongiorno. A seguito di una sospetta asimmetria cranica ho fatto 2 visite neurochirurgiche al mio bambino: nel primo centro ci hanno consigliato di sottoporre il bambino a operazione e nel secondo centro è stata diagnostica una trigonocefalia di secondo tipo, quindi che non necessita di operazione. Lo stato di salute a livello neurologico è adeguato. Io le invio anche delle foto per sapere un suo parere. Grazie mille.
Carlo Efisio Marras
Gentile Signora,
le malformazioni craniche causate da una precoce fusione delle ossa craniche a livello del loro punto di contatto (suture) sono rare e di differente entità. Possono determinare alterazioni della morfologia della testa a seconda della sutura coinvolta. Nel caso della trigonocefalia, l’alterazione della morfologia cranica dipende dalla precoce saldatura della sutura metopica che separa l’osso frontale in due porzioni uguali e simmetriche e che normalmente si consolida entro il primo anno di vita.
L’elemento peculiare della trigonocefalia è quindi rappresentato da una salienza della porzione centrale della fronte che ne può determinare un aspetto più o meno appuntito. Questa malformazione si manifesta in forma lieve con la cosiddetta cresta metopica che non richiede alcun trattamento; nei casi più severi determina alterazioni che coinvolgono anche le orbite (che risultano così più vicine) e la porzione anteriore della base del cranio.
L’indicazione alla chirurgia può dipendere da differenti fattori, eventualmente tra loro associati, come lo sviluppo neuromotorio, la funzione visiva e l’aspetto estetico. Se la scelta della chirurgia è univoca nelle forme gravi, è invece più difficile quando si passa dalle forme moderate a quelle lievi.
Ciò che preoccupa maggiormente i genitori è ciò che potrebbe derivare dalla riduzione dello spazio a disposizione del cervello, dipendente dalla malformazione, con una interferenza sull’acquisizione delle competenze psicomotorie. I bambini con trigonocefalia severa hanno nei primi mesi di vita un quadro neurologico e cognitivo adeguato all’età che in seguito può subire un rallentamento. In queste circostanze la scelta dell’intervento chirurgico ha un importante valore preventivo ed è indicato già a partire dal 4°-6° mese di vita. Per contro attualmente non sono disponibili dati scientifici che dimostrino un effetto negativo su queste funzioni nelle forme lievi e moderate.
Probabilmente la ragione per la quale ha ricevuto questi due risposte apparentemente in contraddizione dipende dalla insufficienza di evidenze scientifiche che altrimenti avrebbero permesso ai due consulenti di darvi un parere unanime.
Purtroppo, un’indicazione basata sulla valutazione di fotografie del bambino anche se ben eseguite non è sufficiente per dare la risposta tanto attesa; un attento esame obiettivo insieme ad una valutazione neuropsicologica, oculistica, TC e/o RM dell’encefalo permette di raccogliere informazioni adeguate che, condivise con i genitori consentono di definire il percorso migliore.
Quando l’indicazione all’intervento viene proposta dallo specialista e condivisa dai genitori, si provvede ad una correzione chirurgica entro l’anno di vita con risultati positivi e rischio di complicazioni molto contenuto. Con cordialità.
Il parere dei nostri specialisti ha uno scopo puramente informativo e non può in nessun caso sostituirsi alla visita specialistica o al rapporto diretto con il medico curante. I nostri specialisti mettono a disposizione le loro conoscenze scientifiche a titolo gratuito, per contribuire alla diffusione di notizie mediche corrette e aggiornate.