Sono una mamma, ho il bimbo di 3 anni che frequenta il primo anno di infanzia, da quando ha iniziato ha sempre la tosse che non lo
molla mai soprattutto la notte è molto persistente, abbiamo provato con tachipirina, aerosol con aircort lavaggi nasali, con tachipirina trova
beneficio ma ovviamente non gli si può dare ogni giorno; sono disperata non so più che cura trovare perché non dorme lui e non fa dormire nemmeno me. Mi
dia una soluzione, la prego.
Giorgio Longo
Cara signora, come ho già più volte ricordato sulle pagine di questa rivista, le IRR (infezioni respiratorie ricorrenti) pressoché tutte di natura virale, con più o meno febbre e più o meno tosse, sono un pedaggio obbligatorio che ogni bambino deve pagare nell’età della socializzazione. Obbligatorio e necessario a farli crescere sani e con un bagaglio di difese immunitarie ben fornito.
La tosse, ancor più della febbre, è parte integrante della sintomatologia di queste infezioni e questo lo sottolineo per ricordare che la tosse è la difesa più importante, un vero e proprio “spazzino” delle vie respiratorie da non contrastare mai. A questo proposito sappia che la tachipirina non ha nessuna possibilità di calmare la tosse e, se così vi fosse sembrato, era solo per caso.
Detto questo è giusto anche ricordare che “di tosse non ce n’è una sola”; e che ogni bambino pur con la stessa infezione può tossire in modo più o meno acceso, o per tempi più o meno lunghi.
Tornando al suo problema e valorizzando l’aspetto del tanto disturbo che la tosse di suo figlio arreca, specie di notte (“non fa dormire nessuno”), posso dedurre che si tratta di una tosse “secca”, la sola che, di fatto, può essere tanto insistente e disturbante. In qualche caso questa tosse “terribile” si ripete eguale all’esordio di ogni raffreddore, “sempre “al massimo”, specie all’addormentamento. Una tosse che per almeno tre giorni non lascia dormire nessuno, anche perché nessuna terapia (sciroppi, aerosol, cortisonici o antibiotici) riesce realmente a calmare. Questa particolare tosse (terribile e dura da affrontare) è legata ad una individuale eccessiva sensibilità del riflesso della tosse e viene oggi definita con l’acronimo SIRT (Sindrome da Ipersensibilità dei Recettori della Tosse). Malgrado sia oggettivamente una pesante condizione è bene sapere che non si tratta di una malattia e come tale si risolverà sempre spontaneamente con l’avanzare dell’età.
Diversamente dalla tosse secca, la tosse “grassa”, quella con catarro, che di norma segue di qualche giorno la tosse secca, non è mai particolarmente disturbante. Al contrario però, specie in alcuni bambini, può durare molto a lungo, magari fino all’arrivo di una nuova IRR, dando così l’impressione ai genitori che il loro bambino: “ha sempre la tosse”.
In conclusione, come avrà già capito, l’unica cosa da fare è di seguire i vecchi consigli della nonna (due cuscini, arieggiare bene la camera e il latte caldo con il miele) senza cercare nei farmaci una soluzione improbabile e specialmente armandosi di tanta pazienza, nella certezza che nulla può succedere né in fase acuta, né mai. Cari saluti.
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