Il 17/11 ho avuto la prima visita dopo la scoperta di una gravidanza. Premetto che arrivo da un background di poliabortività e soffro di ovaio policistico non trattato con cure ormonali per pregressa TVP (trombosi venosa profonda n.d.r.). Si scopre che ero di 8+3, l’embrione era di quasi 2cm e aveva un battito di 179 bpm. Il tutto si è impiantato nel posto giusto, placenta perfetta, liquidi regolari. I miei unici sintomi sono stati il seno dolente, problemi di digestione (aerofagia), rinite gravidica e lievi crampi uterini. Verso la 9+0 i sintomi hanno iniziato a diventare sempre più lievi e, ogni tanto, mi rimane il dolore al seno. Rispetto a prima ho iniziato a percepire sciatalgia (nel lato del corpo dove si è impiantato l’embrione) e la frequenza di necessità di urinare (ma non capisco se è il freddo a stimolare la cosa). Ad oggi i sintomi sono praticamente spariti. Mi impongo di star tranquilla e di non ricorrere eccessivamente a visite inutili. La prossima visita è la traslucenza l’11/12. Secondo lei, questo calo può essere considerato fisiologico? Ho letto che in queste settimane il corpo potrebbe iniziare ad abituarsi agli ormoni. Sono un po’ preoccupata.
Elisa Valmori
Salve signora, vista la storia di poliabortività capisco la sua preoccupazione a seguito dell’attenuarsi dei sintomi gravidici. In gravidanza a volte insorgono dei fastidi (ad esempio la sciatalgia o la tensione al seno) che per fortuna non sono destinati a perpetuarsi per i successivi 9 mesi di attesa. Diciamo che il corpo trova un equilibrio e il fastidio tende ad autolimitarsi spontaneamente, non è detto che l’unica spiegazione sia l’interruzione della gravidanza e il conseguente calo ormonale! Dal punto di vista medico il modo più semplice e diretto per valutare che tutto proceda regolarmente è costituito dall’ecografia. Dato che si tratta di un esame non invasivo, se la data dell’11 dicembre le sembrasse troppo lontana, si potrebbe immaginare di fissare un controllo intermedio col suo Curante, in modo da stemperare l’ansia che immagino non le dia tregua in questo periodo. In alternativa, si può tenere presente il principio “nessuna nuova, buona nuova” che è valido almeno fino a metà gravidanza, quando si iniziano a percepire i primi movimenti fetali. Se lei non vede perdite ematiche vaginali e non avverte dolori pelvici, significa che tutto procede per il meglio. Spero di averla rassicurata, mi tenga aggiornata se desidera, cordialmente.
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