Gentile Dottoressa, mio figlio di sei anni ha iniziato a manifestare il
proprio disagio (probabilmente collegato alla nascita del fratellino) con
tic nervosi che vanno dal colpo di tosse alle dita in bocca molto
accentuati.
Sicuramente anche l’interruzione forzata dell’attività sportiva e dei
rapporti con gli amici dopo la scuola, a causa dell’emergenza sanitaria in
atto, non ha giovato…
A breve vedrò la sua pediatra e mi confronterò sull’argomento ma vorrei
anche il Suo parere: qual è l’atteggiamento migliore da parte di noi
genitori?
Le confesso che spesso mi fa molto innervosire.
Ho anche provato più volte a parlare con lui con calma, a cercare di fargli
esprimere le sue emozioni ma non serve a nulla.
Quando è consigliabile il supporto dello specialista?
La ringrazio molto.
Angela Raimo
Gentile signora,
il tic dà fastidio all’ambiente non al bambino, lui grazie a questo allontana da sé quanto gli provoca sensazioni negative. Non ci sono spiegazioni che possono impedire l’attuazione dei tic, soprattutto con un bambino di sei anni, ma varrebbe anche se di anni ne avesse qualcuno in più, perché questa manifestazione sfugge al controllo razionale, è involontaria. Quello che serve è aiutarlo a trovare un canale in cui convogliare tensione, rabbia, gelosia per il fratellino. Di solito funziona ritagliarsi uno spazio a tu per tu con il bambino, per disegnare insieme (meglio su un grande foglio messo a terra), creare piccole sculture con la pasta da modellare e, perché no?, ballare al ritmo di una musica allegra. Bisogna cercare invece di non mostrarsi infastiditi davanti ai tic: l’indifferenza completa è l’atteggiamento migliore. E poi occorrono baci, abbracci, parole affettuose e la lettura di belle fiabe per bambini. Con cordialità.
Il parere dei nostri specialisti ha uno scopo puramente informativo e non può in nessun caso sostituirsi alla visita specialistica o al rapporto diretto con il medico curante. I nostri specialisti mettono a disposizione le loro conoscenze scientifiche a titolo gratuito, per contribuire alla diffusione di notizie mediche corrette e aggiornate.