Ho una figlia di due anni e mezzo e un figlio di due mesi. Da quando il bimbo aveva circa 3 settimane la bambina ha iniziato ad avere delle fissazioni (esempio: non voleva fare la pipì nel water perché diceva che era sporco, voleva bere l’acqua solo in un determinato bicchiere, ha iniziato ad avere restrizioni alimentari mai avute prima)…; da settimana scorsa le è anche comparso un tic vocale (dice scccc come per dire stai in silenzio) e io sono preoccupata. Avrei due domande:
1) settimana scorsa mia figlia ha avuto per due giorni un lieve raffreddore senza febbre né altri sintomi. Il raffreddore è sparito in due giorni ma le è rimasta una voce lievemente nasale per altri 5 giorni (senza più altri sintomi di raffreddore): ho letto che i tic possono essere scatenati da infezioni da streptococco (pandas). Questo raffreddore può essere streptococco? Tenderei ad escluderlo perché non aveva febbre né mal di gola, quindi tenderei a imputare questo tic alla nascita del fratellino: è corretto o devo pensare ad una causa organica e non solo psicologica?
2) cosa posso fare? Oltre a fare finta di nulla e farla sentire amata eccetera nonostante l’arrivo del fratellino? (cosa che già faccio?). Faccio fatica a trovare momenti solo per lei perché il bimbo viene allattato a richiesta e inoltre il padre torna sempre tardi la sera. Cerco comunque di metterla a letto io in modo da avere ogni sera un momento insieme solo noi due, ma durante il giorno è ovvio che sto di più con il piccolo (lei inoltre spesso la mando dalla nonna perché non riesco sempre a gestirne due insieme, comunque lei va molto volentieri dalla nonna e anzi spesso lo chiede lei). Una volta che il bimbo sarà svezzato potrò sicuramente dedicarle più tempo ma per ora cosa posso fare? Inoltre di notte lei dorme con il papà e io con il bimbo piccolo perché il neonato ancora si sveglia tante volte di notte e devo allattarlo e lei si sveglierebbe…
Sono molto triste e preoccupata per mia figlia per questo tic e per tutte queste fisse che le sono venute…
Angela Raimo
Gentile signora,
credo che lei stia affrontando questa seconda maternità con un carico di ansia e di preoccupazione davvero sproporzionato ed è possibile che i comportamenti della sua bambina, che lei definisce “fisse”, dipendano da questo. Il solo fatto che lei arrivi a pensare che un raffreddore possa essere dovuto allo streptococco, mentre razionalmente è consapevole che si tratta di un timore infondato, suggerisce che lei si trovi in un momento di instabilità emotiva, forse riconducibile al delicato periodo del post parto caratterizzato da modificazioni ormonali che possono incidere in maniera significativa sul tono dell’umore. Non trascurerei questo suo momento di fragilità. Il tic di sua figlia passerà spontaneamente, come sempre accade in questi casi, tuttavia lo prenderei in considerazione come un campanello d’allarme: la bambina non è serena. Del resto, mi perdoni la franchezza, la dinamica familiare che si è instaurata non è delle più felici: probabilmente sua figlia avverte che “viene mandata dalla nonna” perché la mamma in questo modo è alleggerita da un impegno che le pesa e questo potrebbe farla sentire esclusa o, peggio, respinta. Anche il fatto che lei di notte si divida da suo marito e dorma con il bebè non è il massimo per la tranquillità di una bimba di due anni e mezzo: diciamolo, è uno dei modi più sicuri per suscitare la sua gelosia verso il fratellino, per non parlare delle ripercussioni che potrebbe avere sulla coppia. Quello che a mio avviso servirebbe al vostro nucleo familiare è più allegria, più leggerezza, meno tensione: mi fa pensare il fatto che lei abbia addirittura ipotizzato la Pandas (pediatric autoimmune neuropsychiatric disorder associated with A Sptreptococci), una conseguenza legata all’infezione da streptococco, nonostante la sua bambina non abbia avuto questa malattia, ma solo un raffreddore (infezione causata da virus). Mi permetto di dire che non c’è alcun bisogno di cercare di avvicinarsi a un modello stereotipato di madre perfetta, ché tanto sarebbe inutile, mentre è di vitale importanza relazionarsi con i figli gioiosamente e non con lo stesso spirito con cui si affronta una gravosa incombenza, sostenuti solo da un implacabile senso del dovere. Posto tutto questo, le consiglio di smantellare il rapporto esclusivo che ha instaurato con secondogenito in favore di una triade in cui anche la bambina trovi posto durante la giornata, in attesa che il papà, quando torna dal lavoro, si unisca a voi. Cari saluti.
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