Scrivo perché da quando, due anni fa, è nato il mio primo figlio (dopo due giorni di travaglio) con un cesareo di emergenza a dilatazione
completa, mi è rimasta addosso una forte paura all’idea di affrontare un’altra gravidanza e un altro parto però, allo stesso modo, non vorrei rinunciare a fare un secondo figlio! Solo che provo solo tristezza e
paura all’idea di affrontare di nuovo tutto. Ho paura di essere più
debole avendo la cicatrice, e di lasciare solo il mio bimbo! Come
posso sbloccarmi? Come sapere se la cicatrice mi rende più debole o se è
guarita per bene?
Grazie.
Elisa Valmori
Buongiorno signora, ho buone notizie per lei: dato che sono già trascorsi due anni dal suo primo e purtroppo difficile parto, possiamo essere ragionevolmente certi che la sua cicatrice uterina si sia rimarginata completamente e che il suo corpo sia quindi pronto per affrontare l’avventura bellissima della gravidanza.
Inoltre, dato che sono trascorsi due anni e che la gravidanza dura nove mesi, avremo un intervallo tra i due parti di quasi 3 anni e questo le permetterà, se lo vorrà, di essere ammessa al travaglio di prova. So che sembra una follia dato quanto mi ha scritto, ma la verità è che lei si era dilatata completamente e quindi può essere che il problema sia stato nella progressione del bambino o nella sua presentazione anomala (magari di fronte o di faccia?).
Quello che posso dirle e che spero comunque le sia di conforto, è che non è uguale dal punto di vista medico partorire un bambino con un cesareo elettivo (ossia in assenza di contrazioni) oppure in urgenza (come nel suo caso).
Si è visto che sono molto più capaci di adattarsi alla vita extrauterina i bimbi che sono stati “stressati” dalle contrazioni uterine del travaglio, per quanto “inutili” ai fini del parto. Questo perché le contrazioni uterine massaggiano il torace del bambino e ne spremono fuori il liquido amniotico, così da facilitare i primi atti respiratori e da “allertarlo” in vista di ciò che gli sta per accadere. Quindi tanta fatica non è stata completamente inutile, non le sembra una buona notizia?
La seconda buona notizia è che appunto, se lo desidera, potrà provare a travagliare e a partorire per via vaginale. Certo, essendo lei pre-cesarizzata dovrà essere trattata con un occhio di riguardo e se il travaglio dovesse incepparsi vorrà dire che subirà nuovamente il taglio cesareo, ma per il suo bimbo ne sarà valsa la pena. Chissà se le ho dato abbastanza fiducia per proseguire nel suo desiderio di diventare nuovamente mamma, lo spero!
Se così non fosse, le direi di cercare una brava ostetrica che l’aiuti a prendere consapevolezza del perineo…è una zona che noi donne trascuriamo e che invece sarebbe importante conoscere meglio dal momento che ci “supporta/sopporta” tutti i giorni della nostra vita!
A disposizione se desidera, cordialmente.
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