Ho 40 anni e da circa un anno assumo Lamictal 100 mg (50 mattina e 50 sera) come stabilizzante dell’umore. Ora sono incinta del secondo figlio alla 26esima settimana di gravidanza. Sono stata informata sugli eventuali rischi legati all’assunzione del farmaco dagli specialisti che mi seguono e anche in maniera autonoma ho reperito le informazioni. Fortunatamente fino ad ora è
tutto ok però sto cercando di capire come dovrei comportarmi con l’allattamento, se è possibile e sicuro allattare con l’assunzione del farmaco, quali sono i rischi.
Potreste cortesemente darmi delle delucidazioni in merito?
Vi ringrazio in anticipo.
Elisa Valmori
Salve signora, la lamotrigina (principio attivo del Lamictal) è un farmaco sicuro in gravidanza e in teoria compatibile anche durante l’allattamento al seno.
La cautela da avere in allattamento, riguarda il dosaggio. Mi spiego: durante la gravidanza è spesso opportuno aggiustare il dosaggio in crescendo, data la maggior rapidità di eliminazione dei farmaci. In allattamento è importante che si torni ai livelli di assunzione pregravidici per evitare che ci sia un accumulo di farmaco nel latte in grado di causare effetti collaterali al neonato (quali sedazione, ipotonia o alterazioni del respiro fino all’apnea intermittente).
Lei sta già assumendo un dosaggio molto contenuto di questo farmaco e non mi aspetto che possano esserci controindicazioni per l’allattamento al seno. Qualora il neonatologo non fosse di questo avviso, si potrebbe valutare di modificare la terapia assumendo in alternativa a Lamictal aloperidolo (stando entro i 2 mg/die di dosaggio) oppure acido valproico. Infine, mi permetto di suggerire di cercare di prendere accordi prima del parto con il responsabile della neonatologia dell’ospedale in cui desidera partorire: così avrete tutto il tempo di trovare una soluzione che metta d’accordo tutti.
Resto a disposizione se desidera, cordialmente.
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