Le scrivo per informarLa della mia situazione un po’ particolare. Ho 20 anni e il 18 marzo mi sono dovuta sottoporre ad angiografia per una MAV nella parete toracica sinistra, mentre il 16 marzo ho avuto sempre nella stessa zona una radiografia. Vorrei chiederle se è possibile adesso rimanere incinta e in caso se ci sono problemi (malformazioni ecc.) per il futuro bambino, purtroppo sono anche epilettica e ho dovuto cambiare terapia a causa di un’allergia, prima prendevo Topamax che ho pian piano diminuito per sostituirlo con Vimpat 50 milligrammi che però devo aumentare a breve fino ad arrivare ad una dose complessiva di 50+100mg in tutta la giornata. Quali rischi ci potrebbero essere con il principio attivo Lacosamide in gravidanza? È bene provare adesso oppure devo aspettare un po’? La ringrazio anticipatamente. Le scrivo per informarLa della mia situazione un po\’ particolare. Ho 20 anni e il 18 marzo mi sono dovuta sottoporre ad angiografia per una MAV nella parete toracica sx, mentre il 16 marzo ho avuto sempre nella stessa zona una radiografia. Vorrei chiederle se è possibile adesso rimanere incinta e in caso se ci sono problemi (malformazioni ecc.) per il futuro bambino, purtroppo sono anche epilettica e ho dovuto cambiare terapia a causa di un\’allergia, prima prendevo topamax che ho pian piano diminuito per sostituirlo con Vimpat 50mg che però devo aumentare a breve fino ad arrivare ad una dose complessiva di 50+100mg in tutta la giornata, quali rischi ci potrebbero essere con il principio attivo lacosamide in gravidanza? È bene provare adesso oppure devo aspettare un po’? La ringrazio anticipatamente.
Elisa Valmori
Salve signora, la ricerca della gravidanza non viene messa in pericolo dall’aver effettuato una angioTAC e una radiografia al torace, quanto piuttosto dall’impiego di un farmaco, Vimpat ossia Lacosamide, su cui non abbiamo ancora le idee sufficientemente chiare in materia di rischio malformativo fetale, dato l’esiguo numero di casi esposti e documentati in letteratura scientifica fino ad oggi. Sarebbe a mio avviso indicato un confronto con il neurologo curante per poter intraprendere una terapia farmacologica maggiormente collaudata, con farmaci quali Levetiracetam (Keppra) o Lamotrigina. A prescindere dall’impiego di farmaci in gravidanza, pare che le pazienti con storia di epilessia abbiano un rischio malformativo maggiore rispetto alla popolazione generale (rischio in quest’ultima categoria stimato intorno al 3-4%) e che quindi siano raccomandabili sia dei controlli ecografici supplementari, sia un dosaggio di acido folico “rinforzato”. Per indagare il rischio di malformazioni fetali, oltre all’ecografia denominata “traslucenza nucale” da effettuarsi nel primo trimestre, consiglio di effettuare un’ecografia ostetrica di II livello (con esenzione M50 ossia gravidanza a rischio) a 16 settimane di gravidanza per poter valutare con maggiore accuratezza la corretta formazione degli organi del nascituro. Il quesito diagnostico potrebbe essere “epilessia in terapia in gravidanza”. Quanto all’acido folico, raccomando l’assunzione di Folina 5 mg 1 compressa al giorno almeno per tutto il primo trimestre di gravidanza per prevenire eventuali difetti congeniti fetali, in particolare questa vitamina aiuta a formare correttamente la colonna vertebrale ed il cuore fetale…inoltre contribuisce nella formazione dei globuli rossi materni e fetali. Resto a disposizione se occorre per ulteriori chiarimenti, cordialmente
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