Da mesi ho sintomi di cacosmia. Il mio otorino ha prescritto di fare una RM massiccio facciale senza e con mezzo di contrasto e anche una RM encefalo e tronco encefalico. Non ho ricevuto ancora l’appuntamento e questo mi causa un enorme preoccupazione perché dall’inizio di maggio farò PMA. La mia domanda sarebbe: quanto tempo bisognarebbe ad aspettare dopo la RM con mezzo di contrasto prima del pick-up (prelievo degli ovociti)?
Grazie mille in anticipo.
Aldo Messina
Gentile Rebecca.
non avendomi fornito alcune informazioni (prima tra tutte la sua età) utili per una risposta personalizzata e volendo risolvere rapidamente la sua ansia ( è già sufficiente il Coronavirus), mi propongo una risposta aperta, riservandomi di completare la nota successivamente.
Con il termine cacosmia si indica la costante percezione di odori non semplicemente, come nella disosmia, alterati ma in grado di determinare la percezione di un odore francamente cattivo, fetido.
La sintomatologia può essere espressione di una patologia o dei recettori olfattivi che in grande quantità abbiamo nelle fossa nasali o delle vie nervose che trasportano questo tipo di sensazione dalle cellule olfattive sino al cervello. Nel primo caso, essendo che lo stimolo olfattivo è presente ma percepito dal paziente in modo distorto, si tratta di un’ illusione ed è pertanto una sensazione oggettiva. Per spiegare questa sintomatologia si chiameranno pertanto in causa infezioni del naso acute o croniche ad eziologia virale, batterica o micotica (fungina). Interessante evidenziare che anche i disturbi ormonali possono influenzare la funzionalità della mucosa olfattiva. D’altronde il riconoscimento sessuale negli animali è principalmente determinato dalla sensibilità ad alcuni ormoni(ferormoni) della struttura vomero-nasale. In quest’ottica può essere utile valutare con attenzione le motivazioni che, nel suo caso, hanno comportato la necessità della prossima PMA (Procreazione Medicalmente assistita).
Si è anche detto però che sussiste la possibilità di un’origine neurologica della cacosmia. In questa seconda ipotesi, la percezione del cattivo odore sarà soggettiva ed inquadrabile, essendo lo stimolo percepito irreale ma riconosciuto come tale dal paziente (viceversa sarebbe una allucinazione) nel contesto delle allucinosi neurologiche. Una fantosmia. Le cause dovranno essere ricercate in problematiche di tipo neurologico. In uno studio pubblicato nel 2018 questo quadro sarebbe anche frequentemente imputabile alla funzione aberrante dei neuroni periferici. Un quadro simile lo si riscontra nel determinismo degli acufeni.
Nel bulbo olfattivo ricordiamo essere presenti, oltre alle già citare cellule olfattive, anche quelle dopaminergiche che, come è noto, si riducono nel morbo di Parkinson determinando in questa malattia disosmia.
Infine ricordiamo che il fenotipo olfattivo è età correlato.
Recentemente alcuni otoneurologi dell’Università di Chieti – Pescara (e tra questi l’amico Carlo De Luca) hanno pubblicato alcuni lavori che dimostrano la possibilità di effettuare indagini elettrofisiologiche (pertanto obiettive) della funzione olfattiva. Questi studi aprono le porte ad una terapia mirata della cacosmia.
Si conferma nel suo caso l’opportunità di eseguire la risonanza magnetica nucleare del massiccio facciale, effettuata la quale, il pick up sarà il medico del centro radiologico da lei scelto a incicarle quando potrà sottoporsi alla procedura, in quanto è lui che sa il grado di invasività del mezzo di contrasto usato e le precauzioni da adottare in seguito al suo impiego. Con cordialità.
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