Salve dottoressa, mi scusi se la disturbo, ma non riesco a togliermi i dubbi che ho, forse lei potrà aiutarmi.
Il 9/11/2019 ho effettuato una risonanza magnetica all’encefalo con mezzo di contrasto, e il 20/11/2019 ho scoperto di essere incinta. A oggi, che è 03/12/2019, sono di 7+0 settimane precise, quindi a detta del ginecologo sarei rimasta incinta intorno al 15 di ottobre.
Ho mille paure perché ho letto che non è la risonanza in sé a fare male al feto, bensì il mezzo di contrasto.
Ho letto che può portare malformazioni sia fisiche che a livello celebrale, il ginecologo mi ha risposto che non fa niente e che è tutto ok…
Il neurologo alla quale poi ho chiesto mi ha risposto tranquilla che non c’è lo iodio! Molte persone che mi sono attorno mi dicono di rinunciare a questa gravidanza dato che non possiamo sapere come andrà, sono molto combattuta, e vorrei delle delucidazioni, sono mamma di due splendidi bambini e un po’ spero nella femmina…..
La ringrazio per il tempo che mi ha dedicato e spero di avere una risposta.
Cordialmente.
Elisa Valmori
Salve cara signora, i dati che mi ha fornito non mi convincono nel senso che, se lei oggi risulta di 7 settimane di gravidanza, significa che è rimasta incinta 5 settimane fa ossia verso il 29 ottobre e che quindi la gravidanza è iniziata a partire dal 15 di ottobre (data della ultima mestruazione “teorica”, non so se coincida con la sua ultima mestruazione effettiva ma in ogni caso fa fede la datazione ecografica).
Quindi lei ha effettuato la risonanza magnetica con contrasto a 3 settimane e 4 giorni di gravidanza, quando si era appena verificato l’impianto dell’embrione nell’utero. Questo implica una cosa fondamentale: il suo bimbo non ha avuto alcun contatto con il mezzo di contrasto semplicemente perché la placenta ancora non esisteva o meglio…aveva appena iniziato ad esistere e ancora non era in grado di scambiare sangue in modo efficiente come avverrà ad esempio dopo l’ottava settimana di gravidanza. Per questo motivo mi sembra davvero azzardato e fuori luogo suggerirle di interrompere una gravidanza: il suo bambino/a non è affatto a rischio di malformazioni!
Capisco sia difficile formarsi un giudizio obiettivo a partire da molti pareri e per giunta discordanti, tuttavia mi permetto di ribadire che non tutti i pareri sono fondati scientificamente. Il collega ginecologo e il collega neurologo hanno risposto in scienza e coscienza e altrettanto sto facendo io, non so chi altri lei abbia interpellato ma nel caso si trattasse di persone competenti in ambito medico, la pregherei di chiedere loro la documentazione scientifica a supporto delle loro indicazioni perché a fronte di simili decisioni non contano le opinioni personali ma solo l’attendibilità scientifica della fonte da cui prendono le mosse.
Quanto a me, ho trovato un articolo recente che ribadisce il fatto che la risonanza magnetica è l’esame di scelta (ossia raccomandato) in gravidanza per alcuni tipi di patologie.
Viene anche precisato che le radiazioni ionizzanti e il mezzo di contrasto andrebbero se possibile evitati, ma questo chiaramente riguarda gli esami che uno effettua di proposito nel corso della gravidanza stessa! Come le ho detto sopra, non vedo rischi di sorta per la sua gravidanza in essere…mi tenga informata se desidera sui suoi sviluppi: l’accompagno a distanza molto volentieri! Con cordialità.
https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S073386191930088X?via%3Dihub
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