Vorrei dei consigli. Il mio bambino ha superato i 3 mesi di coliche e ha iniziato con il reflusso, che ho curato con il Gastrotuss per un mese. Dopo aver smesso lo sciroppo, si è ripresentato in una forma molto più grave, con tosse vomito a getto e pianti continui. La notte dormiva fino alle 5 prendendo l’ ultima poppata alle 20.30. Ora da circa 2 mesi si sveglia almeno 3/4 volte . Abbiamo iniziato con le pappe e il Ranidil ma niente. Sono andata dal gastroenterologo e mi ha dato il Nausil, levato il Ranidil, ed il Gastrotuss solo la sera prima della poppata. Non vedo miglioramenti . Io allatto al seno forse dovrei dargli il latte artificiale per il reflusso? Mi viene da piangere solo a pensarlo, ma se è per il suo bene farei di tutto. Si sovrappone il problema della dentizione quindi uso Dentinale per massaggiare le gengive e la Tachipirina per alleviare il suo dolore . Mi chiedo spesso se sbaglio la notte ad alzarmi appena si sveglia ed attaccarlo cosi si riaddormenta . Non so più cosa fare vorrei dormire almeno 4 ore di fila.
Leo Venturelli
Cara mamma,
ha pensato anche al fatto che il suo piccolo mangi parecchio e che si sommino più cause che concorrono all’agitazione-pianto-dolore-vomito? Forse anche quella di una alimentazione abbondante: le dico questo perché la sequenza da lei descritta coliche e poi ora reflusso non è quella classica: normalmente il reflusso si presenta già dai primi mesi e anzi è maggiore quando il bambino assume molto latte e diminuisce quando si introducono cibi solidi come le pappe. Il fatto che ci siano pianti e vomiti anche ora che ha introdotto due pappe lascia perplessi, come anche la non risposta ai farmaci che le sono stati prescritti. Se la crescita in peso del bambino è normale, provi anche a prendere in considerazione l’eventualità che sia iperalimentato, che mangi troppo insomma. Tenga pure il latte al seno, ma la notte lo usi per poppate rapide e veloci, di consolazione, non per nutrimento in senso stretto. Di giorno almeno si faccia aiutare nella gestione del bambino per evitare di arrivare stravolti la sera, lei per prima, con debito di sonno e tensione che poi finiscono per incrementare la criticità della situazione. Provi a riparlarne col suo pediatra, anche perché la visita, l’osservazione del piccolo sono fondamentali per inquadrare il problema da tutti i punti di vista. Se poi i disturbi gastrici non recedono, accertamenti specifici possono essere messi in campo, ovvero consultandosi con il pediatra può decidere se far valutare il bambino da un gastroenterologo pediatra.
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